25 anni meritano una grande festa! Ed in effetti hanno fatto le cose in grande. La cena di gala lo testimonia per la cornice, l’eleganza, la partecipazione e la lunga serie delle portate. Un bell’incontro tra i JRE italiani che per l’occasione hanno invitato a cucinare i loro colleghi stranieri, e gli invitati romani (e non solo), con molti colleghi della stampa. L’associazione negli anni ha conosciuto turbolenze e divisioni (ma è la vita ad imporle), oggi però si presenta compatta ed unita, ed anche più numerosa. Questi i nuovi ingressi: Oliver Piras e Antonella Del Favero di Aga, Fabiana Scarica di Villa Chiara, Nikita Sergeev dell’ Arcade, Davide Maci di The Market Place. Salvo l’ultimo, tutti ex Emergente Chef! Un buon segno.
Marco Parizzi
Non bastava il Teatro Regio, eccoci nell’ancora più eclatante teatro Farnese per la consegna dei “premi speciali” e la cena di gala. Difficile immaginare un contesto più emozionante e sarà difficile quindi dimenticare questa serata. Complimenti alla Michelin e a tutti coloro che l’hanno pensata ed organizzata.
Passano gli anni, tanti se includiamo anche la generazione precedente, ma indubbiamente questo locale rimane sempre il riferimento giusto della ristorazione in città. Ha tanti pregi, la posizione centrale e comoda, la tranquillità di non affacciarsi sulla strada, la pulizia di una sala elegante ma non formale, uno dei migliori servizi d’Italia grazie all’efficienza e bella presenza di Cristina, una cantina da sballo, e una cucina sempre solida. Ai tanti pregi si sono aggiunte da qualche tempo anche delle belle camere nei piani superiori. Difficile trovare quindi dei difetti, forse quello di complicarsi un pò la vita con una carta un pò tanto lunga e una serie di ricette fin troppo articolate, dove a volte qualcosa in sottrazione andrebbe forse a migliorare il risultato finale. Ma è un bello sfoggio di classe quello che mostra Marco, spaziando tra carne e pesce, tra primi e dessert, con uguale energia e determinazione, anche se il vertice viene spesso raggiunto nella materia più difficile, la selvaggina. E anche stavolta il wafer di lepre era eccellente, come pure il capretto con il suo patè.
Doveva essere un aperitivo e poi man mano è diventata una cena, e questo la dice lunga sull’ospitalità e l’accoglienza del ristorante. Non per caso in sala Cristina è vera mattatrice, mentre dietro le quinte (ma poi si fa vedere anche Lui) è Marco sempre attivissimo che ci presenta le sue ultime ricette.
Riunire le Soste significa riunire il meglio d’Italia e non solo visto che sono ormai parecchi i ristoranti oltre i confini. E uno di questi, il Pri Lojzetu di Tomas Kavcic, è stato il protagonista della serata con altri tre chef nuovi entrati nell’associazione: La Trota dei Fratelli Serva, Joia di Pietro Leeman e il Devero di Enrico Bartolini che ci ha regalato un coraggioso pollo.
SETTEMBRINI…..DIECI ANNI E NON SENTIRLI, ANCHE GRAZIE AD UNA GRANDE SALA!
Di LORENZA VITALI
E si torna a Roma, finalmente una Roma calda di un dolce settembre. L’occasione sono i dieci anni del noto locale “Settembrini” tempio del buon bere, di piatti con ingredienti sublimi, ma soprattuto del gran servizio, segreto che rende felici i clienti, ma soprattutto li fa tornare.
Per il patron, Luca Boccoli, si sono mossi un po’ da tutta Italia, i migliori colleghi, i più non casualmente accomunati anche sotto il cappello “NOI DI SALA”, la recente associazione che ha come obbiettivo il mettere in valore il servizio di sala. Tante facce conosciute, tanti amici, il locale pienissimo di vecchi e nuovi avventori, ma c’eravamo anche noi, con i nostri flyer, a ricordare che tra poche settimane, il 28 ottobre, parte il primo premio “EMERGENTE SALA”, ovvero, in collaborazione con l’associazione NOI DI SALA e con i JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE ITALIA (presente l’attivissima Cristina Parizzi, ma anche Marco, vicepresidente) andremo ad individuare il giovane con meno di trent’anni che saprà convincere una giuria di esperti sulla propria determinazione a diventare un cameriere ai massimi livelli.
Stay tuned, viva la Sala!
Si entra nel vivo nella seconda giornata con il Congresso dei JRE, la presentazione dei nuovi associati: Alessandro Dal Degan, Leonardo Vescera, Giuseppe Iannotti, Pier Giorgio Siviero. Poi la sera a Guado al Tasso con i vini della splendida azienda degli Antinori e una cena toscana, preparata da Tomei, Stabile, Trovato, e Saporito, nella magia della pineta di Bolgheri al traamonto.
Bella idea quella dei JRE di fare una festa sulla spiaggia domenica sera, e sono stati anche fortunati nell’azzeccare la serata perfetta, per clima e serenità. Ben organizzata e gestita, con un grande lavoro da parte soprattutto della coppia Parizzi con Cristina infaticabile, si sono bevuti con grande allegria i vini di Antinori (quelli più leggeri e piacevoli, mentre per i grandi rossi è prevista la serata del lunedì). Momento emozionante quello del volo delle lanterne cinesi e poi ancora brindisi fino a tarda notte. E’ indubbio che i JRE si dimostrano forse l’unica associazione a resistere nel tempo e ad avere la forza di proporre contenuti che trovano largo consenso.
L’Academia Barilla ha un’altra virtù: è vicina al centro della città e vicinissima a Parizzi, il ristorante ormai storico di Parma. Storico e in un certo senso nuovo e innovativo perchè Marco Parizzi, seconda generazione, l’ ha rivoluzionato, ha aperto alcune suites nei piani di sopra il locale e accanto al suggestivo ingresso uno studio/scuola di cucina. Così al termine della giornata con gli chef internazionali, siamo andati a trovarlo per passare un momento di felice relax , anche gastronomico, grazie ai suoi ottimi tortelli.