La scelta coraggiosa si è dimostrata vincente e Pino e Marianna oggi rappresentano una realtà (tra le poche) consolidata nella ristorazione napoletana. Gli appassionati hanno imparato che con la tangenziale ci si arriva in poco tempo, che il parcheggio è accanto e l’ambiente ampio e piacevole. Pino gestisce bene la sala e propone etichette interessanti, Marianna prepara ricette a sua immagine: fresche leggere e gustose. Inizio di notevole impatto con la elegante e varia insalata di mare piena di frutta e foglie, si cresce di sapore con lo sgombro e con gli anemoni, si conclude bene con un dessert un pò piacione ma buono. Unica piccola delusione lungo il percorso il baccalà con parmigiana, non male ma di modesta presentazione. Il loro sorriso e il conto finale invitano al ritorno.
Marianna Vitale
21simo congresso dei JRE con una bella esposizione dei programmi ed eventi svolti, che ha toccato il punto più alto nella descrizione delle varie iniziative dedicate alla solidarietà. Poi è arrivata la presentazione della guida particolarmente apprezzata per il taglio divertente delle fotografie (anche se la diffusione è rimandata al numero di AD di aprile, dove sarà allegata). Ultimo atto ufficiale la presentazione del nuovo JRE: un JRE a tutto tondo, Paolo Trippini e il convegno di sole donne, tema l’imprenditoria femminile, che probabilmente è carente, ma forse al maschile andiamo pure peggio in questi momenti. Poi tutti nello splendido Palazzo Lana per la cena di gala organizzata con tema: il pranzo di Babette. Anche qui sole donne chef con grembiule e crestina, e gli uomini a servire al tavolo. Tutto sotto l’occhio vigile delle due Cristine al comando: Cristina Ziliani padrona di casa e Cristina Parizzi perfetta organizzatrice. Insomma un Congresso veramente al femminile.
Bella idea quella dei JRE di fare una festa sulla spiaggia domenica sera, e sono stati anche fortunati nell’azzeccare la serata perfetta, per clima e serenità. Ben organizzata e gestita, con un grande lavoro da parte soprattutto della coppia Parizzi con Cristina infaticabile, si sono bevuti con grande allegria i vini di Antinori (quelli più leggeri e piacevoli, mentre per i grandi rossi è prevista la serata del lunedì). Momento emozionante quello del volo delle lanterne cinesi e poi ancora brindisi fino a tarda notte. E’ indubbio che i JRE si dimostrano forse l’unica associazione a resistere nel tempo e ad avere la forza di proporre contenuti che trovano largo consenso.
Pippo Dalla Vecchia, presidente del Circolo Savoia, può essere ben fiero del suo regno: il Circolo ha lasciato tutti i visitatori a bocca aperta, per come è bello ed è tenuto. E pensiamo che il nostro evento abbia contribuito a farlo conoscere meglio. Un evento che ha visto rispetto alle scorse edizioni, un numero almeno doppio di visitatori, e gli espositori in deciso aumento. Sono cifre che testimoniano la validità dell’evento che rappresenta anche l’unica vera vetrina della cucina giovane ed emergente d’Italia. Arrivederci (per il Sud) al 2013, mentre le altre sfide del Centro e del Nord si avvicinano. La Finale sarà a Roma lunedì 22 ottobre alle Officine Farneto.
Il Congresso è a Udine ed è quindi una buona occasione per assaggiare qualche prodotto e ricetta tipica, come ad esempio il “bisato” (qui sopra). La splendida giornata permette a tutti di godere non solo dei prodotti, ma anche della bellezza del Castello dove si svolge il convegno e dove vengono presentati i nuovi associati.
Emanuele Scarello e Andrea Sarri si passano oggi ufficialmente le consegne. Andrea, chef del ristorante Agrodolce di Imperia, guiderà per qualche anno quella che è comunque l’ associazione di cuochi più vivace d’Italia. Potrebbero fare di più? sono troppi o troppo pochi? è troppo nordista? sono mediamente troppo anziani? Sono tante le domande, ma alcune risposte arrivano: tra i nuovi JRE aumentano ad esempio le donne (Klugmann e Vitale) , che comunque sono sempre poche non solo nei JRE ma nell’universo della cucina professionale.
Peccato lasciare a metà la festa, ma almeno ce la siamo goduta fino a tardi. I primi banchi sono esauriti, ma birra, vino e franciacorta reggono l’ urto della folla. Ormai sono in tanti, chef famosi (che stasera si esibiranno) giornalisti e appassionati. Arrivederci al prossimo anno. Trento ci chiama.
L’ unica donna in gara, Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto non è entrata in finale (per un pelo), ma con la Sua grazia ha conquistato il pubblico di Cooking for Wine. Ma tutti sono stati veramente bravi, una selezione quest’anno di grande qualità. Ecco i concorrenti di Sicilia e Campania.
Ne parlan tutti in città, o almeno quelli del settore. Sud, detto con orgoglio proprio qui, a Quarto in una periferia difficile di Napoli, dove il Sud mostra le sue problematiche profonde.