Ultimo post su Meditaggiasca, ma poteva essere il primo. E’ la festa dell’oliva taggiasca ed ovviamente è la festa dei produttori. Sono loro in fondo i veri protagonisti che ringraziamo. Ci hanno fornito olio ed olive per il nostro show, ci hanno raccontato le loro storie, ci hanno mostrato i loro grandi prodotti. A tutti loro và il nostro ringraziamento ed in primis a Luciano Beranger presidente dell’Associazione Oro di Taggia e ad Eros Mammoliti presidente dell’Associazione Produttori Moscatello di Taggia. Ed infine i ringraziamenti finali a Chiara Cerri vicesindaco e a Mario Conio sindaco, una nuova amministrazione, per loro era la prima volta, e si sono prodigati oltre ogni aspettativa. Arrivederci a Meditaggiasca 2019!
Mario Conio
Il complesso del Convento di San Domenico a Taggia che ospita l’evento colpisce per la serena bellezza ed armonia delle varie strutture, la sagoma del campanile che domina il bel chiostro, e la qualità degli spazi che gravitano intorno. Dentro la chiesa il ciclo pittorico dei quadri e affreschi è tra i più importanti di tutta la costa ligure nizzarda. Insomma è un piccolo (nemmeno tanto) capolavoro che ci ha allietato nei giorni dell’evento.
Il cuore di meditaggiasca è sempre il momento del Cooking Show. In sei edizioni sono passati tantissimi chef di grande valore e questa volta non è stato da meno, anzi! Inizia Marcello Trentini di Magorabin di Torino, ristorante stellato, riproponendo la ricetta della cena di beneficenza e un’altra ricetta che unisce Piemonte e Liguria: i tajarin alla pissaladiere. Luca Collami, altro chef della cena del sabato presenta una fresca insalatina di verdure cotte e crude con i muscoli, che saranno i protagonisti del nuovo format ristorativo che aprirà a Genova. Dal Monferrato, Locanda del Sant’Uffizio, importante e storica struttura dell’ospitalità, ecco Gabriele Boffa con un’insalatina piemontese alle taggiasche e un risotto ai 3 peperoni di bella presentazione abbinato ad un ottimo drink con il gin taggiasco ideato dall’estroso Emanuel Di Mauro del Soda di Alba. Dennis Cesco Resia è chef giovane e conferma la sua preparazione tecnica conun altro risotto al sedano rapa con rapa rossa fermentata. Enrico Marmo è il giovane chef piemontese che ha la responsabilità del rilancio dei Balzi Rossi, storico ristorante al confine. Le sue tagliatelle di riso ai gamberi e taggiasche si rivelano buonissime e funzionali. Conosciamo Christian Milone , altro chef stellato, fin dagli inizi, e lo troviamo più responsabile e maturo in attesa del suo nuovo ed ambizioso progetto che aprirà nel 2020. Si presenta con un originalissimo raviolo di cucurbitacea a crudo. Altro chef della sera prima è Simone Perata che colpisce con le sue teiere con le quali ravviva la spugna di taggiasche e conclude con il gelato all’oliva taggiasca con spuma di peperone. A chiudere prima Manuel Marchetta, del prestigioso nuovo 5 stelle di Sanremo, l’Hotel Miramare, con un elegante rivisitazione del brandacujun e un complicato ma buon predessert alla zucca. Chiude Jumoei Kuroda, uno dei pochi chef giapponesi stellati d’Italia (ai Buoi Rossi di Alessandria), con un bellissimo branzino in crosta di zucchine e fiore ripieno, e la cagliata con taggiasche e liquirizia.
Ed eccoci all’attesa cena nel convento del chiostro. Un posto magico, reso ancora più suggestivo dal bel gioco di colori. Oltre 100 coperti per una raccolta di beneficenza curata dal Centro Culturale Tabiese a favore delle Confraternite di Taggia con il compito di portare avanti il restauro dei due preziosi organi antichi della città. Cena che ha avuto un altro momento ufficiale e direi istituzionale: l’accettazione da parte dell’Associazione Borghi più belli d’Italia della candidatura di Taggia. Presenti per l’Associazione il Direttore Umberto Forte e il vice presidente Pier Achille Lanfranchi che hanno consegnato a Mario Conio, e a Espedito Longobardi, rispettivamente Sindaco e Assessore al Comune, l’attestato e lo stendardo dell’Associazione. Un riconoscimento di prestigio che ha contribuito a creare un’atmosfera di indubbia allegria e festosità. Venendo alla parte gastronomica la cena, presentata e organizzata da Witaly, ha coinvolto 4 chef: Marcello Trentini del Magorabin di Torino che ha aperto con il suo coniglio ligure piemontese, poi Luca Collami che presto ritornerà a Genova con un suo nuovo progetto ha presentato il primo, plin di taggiasche con salsa di zucchine trombetta. Poi il piatto di Simone Perata de A Spurcacciuna di Savona con il pesce di fondale in crosta di taggiasche e salse colorate di bietoline ed infine Dennis Cesco Resia di Villa d’Amelia ha chiuso con il dessert anguria in osmosi con mousse al cioccolato bianco e frutto della passione. Le olive taggiasche e l’olio erano quelle dei produttori locali, il vino dei produttori dell’Associazione del Moscatello di Taggia serviti dai sommelier dell’AIS, il servizio del catering coordinato dal bravo ed esperto Matteo Calabrese. Una serata all’insegna del buono e del bello, che è volata via perchè dalla cornice del chiostro alla qualità dei piatti, tutto è andato per il meglio.
Meditaggiasca inizia presto al mattino con lo sport: la run nordic walking, poi è il momento del Convegno organizzato da Marcello Scoccia, con Roberto De Andreis, Andrea Giomo. Un convegno di pochi relatori, ma un messaggio preciso dal minicorso di Scoccia sull’olio d’oliva che riesce in pochi minuti a chiarire molte cose, all’appello di De Andreis a legare in modo sicuro il nome della taggiasca a questo territorio, e la via della dop sembra la più certa.
Meditaggiasca è anche, ovviamente, la festa dei produttori della famosa oliva e di altri prodotti tipici correlati, e per l’appunto la giornata della domenica sarà a loro dedicata. L’appuntamento è alle 10 nel Chiostro del Convento di San Domenico e, mentre nel Refettorio si alterneranno i vari chef per il cooking show, nel chiostro ci saranno fino a sera in esposizione e vendita gli eccellenti prodotti del territorio, con in primo piano ovviamente le olive taggiasche e l’olio extravergine di oliva. Hanno dato conferma di partecipazione: IL CONSORZIO VALLE ARGENTINA; IL POGGIO DI MARO’ DI CARDONE BARBARA; AZ. AGR. DA PARODI SONIA; LIBRERIA ATENE; BIRRIFICIO NADIR; AZ.AGR. DI IARIA ANTONINO – IL FORMAGGIO DI NINO E DENISE; ANTICA DISTILLERIA CUGGE; OLIO ROI; OLIO di Boeri Giuseppe; CASA OLEARIA TAGGIASCA SRL; A RESTA SOC. COOPERATIVA – SLOW FOOD PRESIDIO AGLIO DI VESSALICO; IL PROFUMO DELL’ULIVO DI SABATINI VALENTINO; AZ. AGR. CASTELLARONE DORIANA; AZIENDA AGRICOLA GARINO VINCENZO E PASTORINO MADDALENA; ARMATO CRISTINA; CAVIGLIA MASSIMO E ORENGO GIOVANNA; DONZELLA ELENA; ASSOCIAZIONE ORO DI TAGGIA; ASSOCIAZIONE PRODUTTORI DEL MOSCATELLO DI TAGGIA; ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER, come dire l’eccellenza gastronomica del territorio. In sintesi un parterre di chef famosi con accanto i migliori produttori del territorio in una location d’eccezione. Meditaggiasca celebra così al meglio la sua sesta edizione.
Domenica 2 settembre saremo nuovamente al Convento di San Domenico a Taggia per la giornata tradizionale di Meditaggiasca: la mostra dei piccoli produttori di olio e di olive taggiasche e il cooking show degli chef. Dei produttori parleremo domani, ecco invece gli chef della domenica. Al mattino si ripresenteranno gli chef della serata del sabato di beneficenza: Marcello Trentini, Luca Collami, Simone Perata e Dennis Cesco Resia. Riproporranno la ricetta della sera prima e accanto un’altra ricetta pensata per l’occasione. A seguire un gruppo di giovani chef particolarmente interessanti: Jumpei Kuroda dei Buoi Rossi di Alessandria, è uno dei pochissimi chef giapponesi stellati d’Italia (gli altri due sono a Milano). Ormai naturalizzato conserva nel suo stile i ricordi del paese di origine che conferiscono una nota intrigante ai suoi piatti. Enrico Marmo ha raccolto la pesante eredità di un ristorante celebre come i Balzi Rossi di Ventimiglia che sta riportando con la sua cucina al successo di una volta. Unisce con sapienza estro e tecnica per realizzare ricette che sposano il mare della Liguria con i sapori del retroterra. Christian Milone de i Zappatori di Pinerolo è chef a noi assai caro. Dotato di grande creatività ed istinto sicuro, riesce a volte a sorprendere con delle soluzioni apparantemente semplici, e la stella Michelin ha giustamente premiato le sue capacità. Gabriele Boffa è un altro giovane chef di sicuro avvenire, già si è fatto conoscere, e bene, in un posto prestigioso come il Castello di Guarene, oggi è alla guida della ristorazione della Locanda del Sant’Uffizio a Penango, altro celebre ristorante che viene ora riportato nuovamente alla ribalta. Gode anche della consulenza di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia. Chiuderà questa edizione di Meditaggiasca lo chef più vicino: Manuel Marchetta, del ristorante Mimosa del Hotel Miramare, il nuovo 5 stelle di Sanremo. Manuel è anche lui molto giovane, ma di sicuro assai capace e determinato a far conoscere questa nuova realtà della Riviera che vuole di certo puntare in alto anche da un punto di vista gastronomico. In sintesi un programma di tutto rispetto, una vera chicca per gli appassionati che cercano di capire dove sta andando la ristorazione italiana. Sarà quindi un vero piacere seguire le loro ricette, che avranno ovviamente l’oliva taggiasca al centro. Meditaggiasca, un evento da non perdere.
La novità più importante di Meditaggiasca edizione 2018 è sicuramente la grande cena di beneficenza che sarà organizzata nel bellissimo chiostro del Convento di San Domenico a Taggia la sera di sabato 1° settembre. Sarà a cura del Centro Culturale Tabiese, onlus di Taggia con la collaborazione di Witaly e il sostegno del Comune di Taggia per raccogliere fondi destinati al restauro e conservazione dei preziosi organi della Confraternita del Gonfalone e di SS Trinità. E i protagonisti sono chef d’eccezione, di alto profilo tecnico. Aprirà la cena con il suo coniglio con olive taggiasche e profumo di limone Marcello Trentini del Magorabin di Torino, ristorante stellato. Trentini è ormai un personaggio assai noto sia per le sue qualità che per il suo inconfondibile estro che lo rende personaggio di sicura presa ed effetto, in questi giorni è tra l’altro assai impegnato per l’apertura del suo secondo locale sempre a Torino. Luca Collami presenterà il primo piatto: plin di olive taggiasche con salsa di verdure di stagione. Luca è chef assai noto per lo storico Baldin di Sestri, a lungo ristorante stellato, ed ora è impegnato in consulenze che lo portano da Milano a Londra senza dimenticare la scuola di cucina ligure. Cluadio Tiranini è un altro ristoratore famoso, anche lui molto innovativo ed estroso alla Spurcacciuna di Savona che recentemente è stata doppiamente rinnovata, sia nell’ambiente, ora ancora più elegante, sia nello stile di cucina. Claudio ha voluto accanto a sè uno chef giovane e tecnico come Simone Perata per dare maggiore slancio e contenuto alla sua cucina basata soprattutto sulla freschezza e qualità del pescato locale. E saranno loro gli interpreti del secondo piatto: pesce del nostro golfo in crosta di olive taggiasche con zucchine trombetta bietoline colorate e limone amaro. Un altro giovane chef chiuderà la cena: Dennis Cesco Resia, braccio destro di Damiano Nigro a Villa D’Amelia, altro ristorante stellato delle Langhe. Dennis è reduce da quasi tre anni con Yannick Alleno a Parigi (lo chef in questo momento più famoso di Francia per i suoi due ristoranti ognuno con 3 stelle michelin) e quindi pensiamo che sorprenderà tutti con il suo dessert: mousse di cioccolato bianco e frutto della passione con salsa e frolla alle olive taggiasche, anguria in osmosi. A completare la cena i vini delle aziende locali dei produttori dell’Associazione Moscatello di Taggia, il servizio dell’AIS di Imperia, e ringraziamo per alcuni prodotti (olio ed olive taggiasche) i produttori di Taggia: Casa Olearia Taggiasca, Frantoio Boeri Giuseppe, Frantoio Nuvolone e per il supporto l’associazione Oro di Taggia diretta da Luciano Beranger e il servizio coordinato da Matteo Calabresi. Un ultimo ringraziamento al contributo prezioso in termini anche di impegno personale al Comune di Taggia, dal sindaco Mario Conio all’infaticabile Chiara Cerri.