Il panettone più buono del mondo lo fanno ad Ischia e quello più buono per la critica lo fanno a Pompei. Il curioso verdetto fa sensazione, anche perché a convalidarlo sono due giurie, una di grandi pasticcieri e chef, perlopiù lombardi o dei dintorni, la seconda di critici esperti (e noi che eravamo lì ad assaggiare abbiamo potuto vedere che i pareri alla fine sono stati molto simile). C’erano anche alcuni panettoni venuti da lontano, perfino dal Giappone per dare a questo evento un orizzonte internazionale. L’evento ha l’ambizione di mettere un po’ di ordine tra le tante iniziative (a volte un po’ estemporanee) che affollano il settore. Ci sembra che ci siano i presupposti, qualcosa bisognerà migliorare nell’organizzazione, ma la voglia di fare bene c’è e già si vede.
Marisa Fumagalli
Tanti gli avvenimenti della seconda giornata. Continua la selezione degli chef e passano il turno Luca Caviola del ‘Chimpl della val di Fassa, e Oliver Piras dell’Aga di San Vito di Cadore, al temrine di una sfida di ottimo livello con gli altri due chef veneti: Alberto Basso e Andrea Rossetti. In parallelo continua la gara della pizza e si aggiungono le premiazioni del Touring Club: è la volta degli alberghi, oggi lunedì è il turno dei ristoranti. Un ringraziamento dovuto al numeroso pubblico che nonostante l’inclemenza del teempo è accorso numeroso.
L’azienda Rigoni è datata, e, come in tutte le famiglie che si rispettino, c’è una nonna che ha occupato una posizione chiave. Dalla Nonna al figlio Vittorio e da qui all’attuale generazione che ha reso il marchio conosciuto in tutto il mondo. Andrea e Alessandro Rigoni ci presentano i loro mieli bio all’Hilton di Venezia e poi ce li fanno assaggiare in versione”elaborata” grazie all’abilità del team “La Tana” guidato da Alessandro dal Degan e Stefano Fracaro, al teatro la Fenice. Il tutto al termine di una performance musicale che si merita il suo post a parte. Una bella esperienza davvero e un’azienda che riesce a coniugare qualità con (moderata) quantità. Evviva! in Italia non è così facile.
Si possono mangiare una dozzina di ricette attorno alla nocciola e continuare a vivere felici? ….Si può!