Ringraziamo Marta Bidi dei Tre Baroni per aver portato Fausto Arrighi ed il sottoscritto a scoprire questo piccolo caseificio che fa quello che è probabilmente il miglior abbucciato del territorio. Forme stagionate di medie dimensioni che affinano per quasi un anno. Alla base un lavoro quotidiano e paziente, dalle pecore allevate in proprio, alla mungitura e alla lavorazione della cagliata. Silvia e Marco Fioravanti portano avanti con modestia e passione il loro lavoro, speriamo non si stanchino! la nuova generazione sembra avere altri interessi.
Marta Bidi
I Tre Baroni, cioè i tre fratelli Andrea Matteo e Filippo, sono a capo di un piccolo ma significativo gruppo di strutture aperte all’ospitalità (locande, camping, caffè e questo bell’albergo). Filippo in particolare segue da vicino la ristorazione, si è appassionato, ha acquisito le basi tecniche dal grande Gaetano Trovato ed è rimasto fulminato sulla via di Damasco da Niko Romito. Ce la mette tutto ed il risultato non manca: il Mater oggi è un signor ristorante, bello ed ambizioso con una cucina interamente a vista sulla sala e una cucina ansiosa di dimostrare la sua qualità. Il pranzo che abbiamo fatto è di indubbio livello, si tocca con mano e con il palato la tecnica acquisita, il lavoro ben svolto di una brigata coesa, l’accortezza delle preparazioni che seguono una linea contemporanea moderna. Manca a nostro avviso l’ultimo e decisivo passo: una forte identità che faccia sentire da vicino l’originalità della situazione (siamo nel Parco di Camaldoli) e vivere un’esperienza meno trascritta (anche se molto bene) da quanto visto altrove, ma più ispirata al circondario. I piatti migliori? pensiamo al piccione di Laura Peri e al goloso dessert alla meringa, i meno riusciti forse i due primi poco equilibrati. Completa una sala preparata e la gentile e cortese accoglienza di Marta Bidi.