E’ comodo, a un chilometro dal casello, ma un pò nascosto nel piccolissimo borgo storico accanto a quel che rimane del ponte di pietra. Dentro la sala, ampia e moderna, sorprende, come la cucina del giovane chef cresciuto con Flavio Costa. Una cucina quasi più di mare che di terra, (ma qui in effetti siamo in bilico tra la Riviera e le Langhe), che spazia con varietà di sapori e abbinamenti dove forse un pò insistenti sono le note dolci (la nocciola liquida, la vaniglia, le castagne ecc..), ma che si esprime con naturale eleganza e mano lieve. Nel lungo percorso le cose migliori arrivano all’inizio (sugarello e crema di carciofi) e nei secondi di carne, meno convincenti le capesante e una crema di fagioli dove manca il giusto contrappunto. Buoni, ma un pò semplici i dolci finali.
Massimiliano Torterolo
Questione di millesimi (gli abitanti del luogo si chiamano proprio così). Per noi però Massimiliano Torterolo, chef e patron, è un ottimo millesimato con la sua cucina che sapientemente attinge, secondo le stagioni, un pò di qua o di là secondo se venite dalla Liguria o dal Piemonte. In entrambi i casi i buoni prodotti non mancano e Massimiliano li riesce a gestire con mano sicura. Sapevamo che era bravo, ne abbiamo avuto conferma e ora, che è arrivata anche la stella Michelin (meritata) saranno in tanti a fermarsi, anche perchè tra Torino e Savona è facile e comodo arrivarci.
by Roberto Mostini e Luigi Cremona, pubblicato in contemporanea su armadillo blogspot e porzionicremona