Non è il primo cambio di gestione, ma speriamo che questa volta la situazione possa consolidarsi. Le buone premesse ci sono: moderno e pulito l’arredo, impegnativa e brillante la carta dei vini, attento il servizio, bravo e diligente lo chef, che in questo piccolo e raccolto locale di pochi tavoli si lancia in una lunga proposta di ricette che ne evidenziano le molte qualità, tenendo anche a mente che la cucina è piccola e la brigata pure. Certo stride un poco la mostra del pescato (anch’essa piccola in quanto gli spazi sono quello che sono e quindi viene da pensare che forse potrebbe essere ridondante) con la voglia di proporre una cucina più elaborata, e ci sembra che gli spazi non suggeriscono la coabitazione di due linee e due pensieri. Comunque vedremo poi nel futuro quale sarà la direzione, a noi preme sottolineare la buona prova dello chef che forse se si concentrasse ulteriormente evitando troppe dispersioni (le tipologie di pane, stuzzichini, tante ricette, e l’articolata pasticcieria finale) potrebbe anche risaltare meglio. Tra le tante proposte in rilievo la tartare di scampi, l’originale crudo e cotto di gamberi, i tortelli. Meno ci è piaciuto il riso e un pò debole la chiusura finale dei vari dessert. Servizio un pò formale, ma pregevole.
Massimiliano Valenti
Fiore, crudo e vapore a Roma
Nuovo ed ampio locale a metà della via, che offre varie alternative che aumenteranno quando sarà pronta anche la terrazza superiore nel frattempo cresce l’orto. Ma già al piano terra non ci si annoia: frullati, centrifugati e smoothies, insalatone e crudità, piatti a vapore grazie anche all’alta tecnologia in dotazione, e per finire cucina più normale ma di sana impostazione. La direzione è affidata a Luigi Mazzei, la consulenza ad Heros De Agostinis (sous chef di Heinz Beck), la cucina del quotidiano a Massimiliano Valenti, il bar a Gabriele Pizzi. C’è anche una cucina normale di pochi piatti di carne e di pesce, per gli avventori più tradizionali. Locale giovanile e moderno, consigliabile a tutti per un pasto sano, molto frequentato dal pubblico femminile.
Ed ha avuto un buon successo l’idea di far improvvisare gli chef che volevano esibirsi. D’altronde avevano a disposizione una serie di prodotti di altissimo livello, completati da un banco frutta e verdure allestito per l’occasione. E ci siamo così divertiti fino al brindisi finale. In conclusione un ottimo inizio per un evento che voleva essere limitato, esclusivo, di qualità. E pensiamo che sia andato bene oltre le previsioni.