Di passaggio a Modena, non c’è tempo per un pranzo all’Osteria Francescana, ma per fortuna c’è Da Panino, l’intelligente locale di Beppe Palmieri che in effetti ci accoglie e ci nutre con due bei panini. Prima di andar via un saluti al grande Massimo, non c’è, ma ci sono i suoi due alfieri. Vincere a Bilbao, in casa degli spagnoli! un’altra leggenda da raccontare.
Massimo Bottura
Ieri sera, cena di gala al FoodExp di Lecce, l’evento ideato da Giovanni Pizzolante, siamo sul palco con Antonio Guida, Paolo Lopriore, Antonio Zaccardi ed altri ancora e arriva la notizia da Bilbao: Massimo Bottura è di nuovo al vertice assoluto dei 50 Best. L’applauso di tutti è stato vivo e spontaneo, il commento: è un orgoglio per tutti noi, è una grande vittoria per l’Italia. Grazie Massimo! Un piccolo commento, se nei primi 50Best l’Italia ha complessivamente una buona presenza, è preoccupante invece la carenza nella seconda fascia, quelli da 50 a 100. E’ un vuoto che dobbiamo colmare: forza giovani cuochi, avete un grande esempio avanti!
Massimo Bottura presenta il suo libro a Napoli e poi poco distante eccoci a cenare in un ristorante un tempo famoso che di recente è stato rinnovato e riaperto. Una serie di saletta con forse un pò troppi tavoli e coperti conducono all’ultima saletta dove si affaccia anche la cucina. Dentro una giovane brigata condotta da Pasquale Cocozza e Antonio Prota, trentenni. Fuori all’accoglienza e al servizio Antonio Triunfo, figlio dei fondatori, che dà quindi continuità a questo nobile indirizzo, e Gaetano Russo. Sono occasioni dove è difficile giudicare, però registriamo con piacere questa riapertura di un locale che a fine dello scorso millennio ha dato tanto alla città.
Presentazione a Napoli del libro di Massimo Bottura, il Pane è Oro, e pienone di pubblico e lunghi applausi. Non per vedere un cuoco in cucina, non per assaggiare le sue ricette. Solo per sentirlo parlare e poi acquistare un libro. Il perchè è presto spiegato: Massimo Bottura ormai non è più solo uno chef, ma potremmo dire un cuoco universale. Che interagisce a tutto campo con il mondo contemporaneo, ne intercetta le problematiche e di alcune, di quelle che la sua sensibilità avverte, ne prende atto e cerca anche di dare messaggi e risposte. Ormai la sua azione verso la povera gente, la battaglia contro gli scarti e lo sperpero, sono diventate di dominio pubblico. Da Milano a Rio, da Londra a Parigi, e presto a Napoli e forse speriamo anche a Roma, la sua attività benefica si espande, acquisisce consensi e supporti preziosi. E’ un esempio per tutti, ed è bello che questo esempio nasca in Italia. E’ alla fine anche un bel contributo per la nostra immagine.
Un Massimo Bottura scatenato e contento ieri a Identità Golose. In primis l’annuncio del nuovo refettorio a Parigi, che si aprirà a breve con una cena a 4 mani Alleno e Ducasse. Ed è proprio con Yannick Alleno sul palco che Massimo da quest’annuncio. Poi il tema è la pasta e si scatena con la brigata in un menù di sola pasta, dall’antipasto al dessert, presentato e fatto assaggiare a molti dei presenti in sala, alcuni perifno imboccati dallo chef. Il pubblico in 45 minuti è stato bombardato non tanto dagli assaggi, quanto dalle emozioni, battute, coinvolgimenti dello chef. Da parte nostra abbiamo apprezzato anche un altro messaggio: non è mai stato solo sul palco ma ha voluto condividere ogni momento con la sua squadra.
Festival della Gastronomia, gli eventi collaterali: Wine Net e Parmigiano Identity
Due importanti eventi collaterali hanno animato l’ultima giornata del Festival della Gastronomia a Milano: Wine Net e Parmigiano Identity. Wine Net è l’Associazione di Cantine Cooperative del Vino creata da Fabio Piccoli che idealmente rappresenta i vari territori vocati d’Italia dal nord alla Sicilia attraverso 6 cantine cooperative, decine di etichette, centinaia di produttori. Si sono presentati al Festival con le loro migliori etichette, ben illustrate dai rispettivi responsabili (Presidenti o Direttori) che le hanno spiegate al pubblico in abbinamento alle varie ricette degli chef. Altro evento collaterale: Parmigiano Identity. E’ la seconda volta che questi piccoli produttori sono stati con noi. Hanno avuto il piacere di far assaggiare le loro forme ai tanti ristoratori e albergatori convenuti per l’occasione. Crediamo e speriamo che sia stato un’ottimo e proficuo incontro per entrambe le parti.
In finale a Roma nel 2018 andranno solo in due, nonostante l’ottimo livello generale. I due vincitori sono due Christian, il primo piemontese del Geranio di Chieri, Christian Mandura, il secondo romagnolo del Magnolia di Cesenatico Christian Fava. Ambedue hanno superato con disinvoltura la prova della Mistery Box che quest’anno aveva come tema il Natale e infatti conteneva, tra l’altro, cotechino e erbe. Un parterre de Roi ha accompagnato la prova, ma almeno citiamo Gianfranco Vissani in giuria e Massimo Bottura come ospite d’eccezione. Premio speciale Confagricoltura al bravo Stephan Zippl di Bolzano.
22 nuove 1 stella, 3 nuovi 2 stelle, 1 nuovo 3 stelle. In totale 26 promozioni, e se andiamo a vedere, sono quasi tutti ristoranti di albergo, salvo 9 che andiamo a ricordare: La Rossa ad Alba, Contraste Trussardi ed Essenza a Milano, Undicesimo Vineria a Treviso, Culinaria a Merano, Magnolia a Cesenatico, Cum Quibus a San Gimignano, Tordomatto a Roma. Fino a qualche anno fa il pensiero comune della gente era che in albergo si mangiasse male, o comunque in modo un pò anonimo, la famosa “cucina d’albergo”. Ormai, anche nelle grandi città e non solo nelle località turistiche, questo non è più vero e anzi vediamo come la percezione di qualità sia ormai competamente “cappottata”. E’ il ristorante d’albergo quello che tira, quello che fa qualità, quello che la critica apprezza maggiormente. A suo favore la continuità e la solidità che offrono le strutture alberghiere, l’apporto della clientela ospite che costituisce un comodo zoccolo duro, le complementari attività di convegni ed eventi che garantiscono un alto fatturato e quindi la possibilità di investimenti. Insomma volete la stella Michelin? Più facile se avete le camere alle spalle.
40 anni de L’Espresso! e’ emozionante, soprattutto per chi l’ha vissuta, risentire le parole di Federico Umberto D’Amato del lontano 1977 che scrisse nella prefazione della prima edizione della Guida, con le quali Enzo Vizzari ha aperto la presentazione della nuova edizione della Guida. A quei tempi mi avvicinavo a questo mondo che conoscevo ancora poco, ma dal quale ero profondamente attratto. 5 anni dopo mi incontrai con Federico Umberto D’Amato e da quel giorno è indubbio che la mia vita è profondamente cambiata. Devo molto, come tanti, alla guida de L’Espresso e brindo con sincerità ed amicizia a Enzo Vizzari che da tanti anni porta avanti il testimone.
Una grande serata che Massimo ha voluto condividere con chi comunque l’ha fortemente voluta: Davide Di Fabio, il suo fedelissimo e bravo braccio destro che è nato due colline dopo Civitella. Una serata che è durata tanto, fino alle 2 di notte, ma che poteva durare anche di più. C’erano, al centro e motivo conduttore, i piatti di Massimo, ma c’erano anche altre suggestioni di arte cinema e musica prima e dopo. E tornando alle note gastronomiche, i piatti presentati pur essendo ben noti, non finiscono mai di stupire. Anzi per noi che cerchiamo sempre le novità è un piacere riassaggiarli per capire che non invecchiano, che quello che è buono veramente, è buono forse per sempre. E complimenti infine a Daniele Zunica e Gino Natoni che sommando gastronomia e cultura ci hanno regalato qualcosa che ricorderemo a lungo.