Grande Cucina e Grande Serata in un curioso spazio eventi di Milano scoperto da Claudio Sacco, viaggiatore gourmet. Una location inusuale suggestiva ed esclusiva un pò come vuole essere Grande Cucina. 4 chef per 4 piatti ben riusciti, in particolare il risotto cucinato in condizioni non semplici (tanti bagni intorno, ma nessuna cucina attrezzata). Tanta bella gente che ha applaudito al coraggio di lanciare una rivista di profilo alto e mirato in un momento non certo facile. Siamo coinvolti anche noi e ci uniamo all’applauso, sicuri del successo che non potrà mancare visto anche l’impegno dell’inimitabile Carla Icardi, direttore della Rivista, donna creativa affascinante e decisa.
Massimo Gianolli
Bellissimo è il Museo dell’Arena che ospita anche un bel ristorante rilevato recentemente dal gruppo di Massimo Gianolli. La cucina è sotto l’occhio vigile di Silvio Salmoiraghi e quindi offre squarci anche tecnici (ma il format è volutamente easy), e in queste sere di Vinitaly la baraonda è totale anche perchè è coinvolto anche Luca Gardini, palato supremo, ma anche energia straripante. Finiamo a visitare il nuovo Eat’s sotto a Coin a via Mazzini per trovarci con altri amici. Insomma a letto non ci si arriva mai! E con questo finisce la parentesi del Vinitaly.
il lunedì al Vinitaly è sempre la giornata più densa di appuntamenti. E a parte il lavoro si fanno sempre incontri interessanti e si rivedono colleghi e amici che magari da tempo non si vedono. Il Vinitaly è sicuramente stancante ma è anche la più grande occasione di ritrovarsi con gli operatori del settore.
A tavola il Sud comanda a qualsiasi latitudine, anche se dobbiamo dire che Andrea Aprea sembra quasi più piemontese che campano: alto come Taglienti (per altro a cento metri), preciso nei tempi e nei metodi come Berton (ora meno vicino), ci offre una cucina ben equilibrata tra mediterraneità e nuovi stimoli, elegante e raffinata nelle presentazioni. La sua “caprese” merita da sola il viaggio, e tutto il resto sfila veloce su un binario corretto dove si privilegia l’estetica, si affollano un pò troppo gli ingredienti, e non si lesinano i sapori. Oltre alla sopracitata caprese, abbiamo apprezzato le due carni, il bufalo più essenziale e il coniglio più giocoso, mentre nei due primi l’abbondanza dei sapori tende a trasformarsi in ridondanza delle calorie e della carica del gusto. Un servizio eccellente un pò formale come l’ambiente, viene vivacizzato da una sommelier simpatica e sorridente. In sintesi un posto che merita.
Grande folla, gran successo e piccolo buffet. In tanti abbiamo applaudito le condivisibili scelte di Enzo Vizzari e dei suoi tanti collaboratori riuniti alla Stazione Leopolda in una magnifica giornata di ottobre. Poche le novità, pochi gli aggiustamenti e poche le polemiche a conferma di una situazione tutto sommato solida nella continuità. Nonostante la crisi è un settore che si difende e che trascina avanti un’Italia zoppicante. Brindiamo all’amico Enzo. Lunedì 28 ci sarà la guida Touring a Roma e poi ai primi di novembre si chiude con la Michelin.
Un altro Vinitaly, e per non farci mancar niente iniziamo il giorno prima. In realtà non siamo soli. Aperitivo? a disposizione la bella Villa Mattarana del’ing Zamoner per una verticale di ottimi spumanti, e poi alla Gran Guardia per sentirsi subito presi nel vortice dei 100 migliori vini secondo Wine Spectator e per finire nella quiete della valle d’Illasi, dai Trabucchi, famiglia ospitale per una cena conviviale come se ne vedono poche in giro (purtroppo).
Una nuova guida? una nuova classifica? Non sappiamo bene l’evoluzione futura, per ora registriamo alcune annotazioni. Primo la compagine che ci sta dietro è prestigiosa, gente come Vizzari Atkin Cernilli ecc.. sono noti in tutto il mondo vinicolo e alla guida sono soprattutto in due, Andrea Grignaffini e Luca Gardini, due palati formidabili che conoscono il vino come pochi altri al mondo. Detto questo ogni classifica può essere fine a se stessa, questa sembra però non un gioco, ma un voler selezionare il meglio “esportabile” per semplificare lontano dai confini patrii il lessico del vino italiano e concentrarlo su un panel scelto con cura e classe. Vedremo quindi come la cosa evolve e se a fianco di 50 best ci saranno 50 best cheap, 50 best sparkling, 50 best bio o altro ancora. Auguri.
Apre Menchetti, famoso per il suo ciaccino (e non solo) in quel di Arezzo, un suo punto caldo al Consorzio Agrario nel centro di Siena. Corrado è bravo ed è un caro amico, e non potevamo non salutarlo. Tra l’altro insieme ad altri cari amici tutti invitati per una cena a Siena, ed è stato un aperitivo formidabile quello che ci siamo fatti in questo nuovo angolo goloso.
Luna piena sulla Torre del Mangia, temperatura quasi estiva sulla piazza del Campo. Una serata con amici alla Speranza, un locale che gode una location tra le migliori, dentro offre scorci suggestivi, ha anche spazi interni e volumi funzionali. La proprietà ci crede, la cantina è in crescita, la cucina è volenterosa, e di certo non ci ha abbagliato, ma la Speranza è l’ultima a morire.