L’attenzione all’altro e l’importanza della relazione umana sono valori che Les Collectionneurs, community di ristoratori, albergatori e viaggiatori, mette al primo posto. Collezionare emozioni, dare la possibilità al viaggiatore di raccogliere ricordi, alla ricerca di posti unici. Ed è anche per questo che per rafforzare le interazioni tra chef ed esploratore, per la prima volta Les Collectionneurs sarà presente al Merano WineFestival come nostro partner per la selezione di Emergente Sala Nord 2020 il 7 e 8 Novembre.
Questa filosofia oggi si estende sempre di più, con lo scopo di creare una community di condivisione e reciproco scambio, una comunità che rispecchi il viaggiatore. Essere esigenti : architetture prestigiose, arredate con stile ed eleganza, con il paesaggio che contribuisce a creare una cornice suggestiva. Il piacere della scoperta e la voglia di condividere con gli altri , “ Collezionisti” di esperienze, luoghi e sentimenti dove interagire e mantenersi in contatto.
Massimo Spigaroli
Come ogni anno eccoci a Vico per la Festa che da tanti anni Gennaro Esposito organizza. Un successo duraturo e consolidato sia per l’atmosfera che si viene a creare sia per le finalità benefiche dell’iniziativa. Quest’anno ci sono anche molti produttori selezionati dagli chef ospiti a testimoniare che il buon cibo è strettamente legato alla terra. Momento clou dell’evento la cena di gala nella grande sala di Pizza a Metro con decine di chef e centinaia di invitati.
Abbiamo visto nascere, o meglio rinascere, questa Antica Corte e il ristorante lì dove le mura si aprivano con uno squarcio doloroso verso l’argine del fiume. Il recupero è stato grandioso e spettacolare e ora questa sala è sicuramente tra le più belle, anche grazie all’arredo in stile e al recupero di vecchi e importanti oggetti. Negli anni Massimo ci sembra che sempre di più abbia trovato la sua misura. E’ ristoratore di lungo corso, per cui attento ai dettagli, alla tovaglia stirata sulla tavola, al mantenere i tavoli larghi e spaziosi, ad istruire a fondo il servizio di sala che è infatti molto gradevole. L’ambiente sembra guardare al passato, ma l’ipad con la carta dei vini riconduce al presente. E anche la linea di cucina è impostata sui grandi classici, ovviamente centrata sul maiale, ma non disdegna altre direzioni pur restando fedele al territorio. Abbiamo scelto una linea di orto e pesce d’acqua dolce, con soddisfazione. L’uovo e le insalate erano buone e ben presentate. Anche il risotto buono, anche se l’estetica lasciava un pò a desiderare e sul secondo meglio lo storione della tinca. Del servizio abbiamo detto e ultima cosa apprezzabile la giovane età delle due brigate di sala e di cucina.
In parallelo ai Salumi da Re, in corretto abbinamento, si è svolto anche Chef to Chef, giornata di incontro tra i vari, tanti e bravi, chef dell’Emilia Romagna. Da Raschi a Rimini alla Mazzocchi a Borgonovo la via Emilia in effetti è lunga e ci offre tante alternative e buone tavole. Un’occasione per incontrare le varie anime di questi posti dove l’ospitalità è garantita.
Si sta sempre di più consolidando questo evento nato e cresciuto sui salumi. E location migliore ovviamente non si poteva avere: ormai l’Antica Corte Pallavicina è stata completamnte recuperata, così oltre agli ampi spazi della tenda destinata all’esposizione, si è affiancata una funzionale Osteria del maiale. Il cerchio è quindi chiuso.
Ed è stata una bella festa, anche quest’anno alla Pilotta, ma senza la magia della visita al Teatro Farnese. In compenso una serata equamente divisa tra postazioni d’obbligo (il Consorzio del Prosciutto e del Parmigiano Reggiano) e gli chef: per Bib Gourmand i Due platani, per 1 stella Massimo Spigaroli, per 2 stelle Kniderkofer poi passato pubblicamente a 3 e per le 3 stelle Massimiliano Alajmo con il buffet finale dei dolci di Alma. Due assaggi fulminati: la tartare di Norbert, la zuppetta di Massimiliano (e molto buona la cucina tradizionale dei Due Platani).
Trenta anni di Gambero Rosso. Ci sembra ieri quando andai a trovarli in via Ripetta, e poi ancora più vicino casa a via Arenula, sempre con un grande e dovuto rispetto al loro lavoro. E in questi trentanni abbiamo visto crescere una realtà importante e consolidata. Una grande festa quella di ieri, con tanti personaggi che hanno fatto un pò la storia dell’Italia del gusto, con una bella regia e tanti applausi. Tutto perfetto? Quasi, un ricordo di Stefano Bonilli sarebbe stato secondo noi opportuno, e magari anche di Daniele Cernilli. E, dulcis in fundo, ci avrebbe fatto piacere abbracciare anche Clara Barra.
30 anni di Paolo Teverini, 30 anni di continuità nella ricerca della qualità, 30 anni di una lunga carriera cominciata anche prima, al Cantunzein di Bologna (chi se lo ricorda più?) e poi in questo luogo che sembrava un pò sperduto ma che invece ha conosciuto tanta notorietà e gloria. Il tutto grazie all’impegno della famiglia, unita più che mai, e al sostegno di una clientela negli anni fedele. Si veniva negli anni ottanta da queste parti per un triangolo classico: la Grotta a Brisighella, la Frasca a Castrocaro e appunto l’Hotel Tosco Romagnolo. Purtroppo di questo triangolo rimane solo un vertice (anche se la Frasca continua con meno ambizioni e con una buona cucina di territorio grazie alla figlia di Bolognesi). E brindiamo a Giordana e Paolo con tanti amici e noti ristoratori, con la seconda e terza generazione che allegra la sala e fa presagire che di questo ristorante se ne parlerà ancora molto a lungo.
Non bastava il Teatro Regio, eccoci nell’ancora più eclatante teatro Farnese per la consegna dei “premi speciali” e la cena di gala. Difficile immaginare un contesto più emozionante e sarà difficile quindi dimenticare questa serata. Complimenti alla Michelin e a tutti coloro che l’hanno pensata ed organizzata.