Non è l’ennesimo campionato mondiale di panettoni, ma una gara confronto formativa quella organizzata dal Club Richemont e che ha coinvolto associati italiani e non solo visto che il club è internazionale. Abbiamo assaggiato ben 44 panettoni, alti e bassi, piacevoli e meno piacevoli, ma il numero testimonia il crescente interesse mandiale per questo tipico dolce italiano che è ormai diventato il dolce iconico sul quale confrontarsi per tantissimi pasticcieri di tutto. Ospiti della Cast Aliment, sotto la guida attenta di Roberto Perotti e Matteo Cunsolo del Club Richemont Italia, con accanto alcuni bravi Maestri panificatori e pasticcieri, e la collega Annalisa Zordan, abbiamo passato ore ad assaggiare panettoni. Ognuno con il suo stile, con i suoi sapori, a confermare che un prodotto artigianale non è mai uguale e anche nelle sue imperfezioni non ti stanca.
Matteo Cunsolo
Il panettone più buono del mondo lo fanno ad Ischia e quello più buono per la critica lo fanno a Pompei. Il curioso verdetto fa sensazione, anche perché a convalidarlo sono due giurie, una di grandi pasticcieri e chef, perlopiù lombardi o dei dintorni, la seconda di critici esperti (e noi che eravamo lì ad assaggiare abbiamo potuto vedere che i pareri alla fine sono stati molto simile). C’erano anche alcuni panettoni venuti da lontano, perfino dal Giappone per dare a questo evento un orizzonte internazionale. L’evento ha l’ambizione di mettere un po’ di ordine tra le tante iniziative (a volte un po’ estemporanee) che affollano il settore. Ci sembra che ci siano i presupposti, qualcosa bisognerà migliorare nell’organizzazione, ma la voglia di fare bene c’è e già si vede.