In estate arrivano qui chef di grande fama, quest’estate accanto a qualche nome famoso c’è spazio anche per qualche chef di minor impatto mediatico ma che non fa rimpiangere certi personaggi. Come Errico Recanati, ultima generazione di una storica famiglia dedita alla ristorazione a Loreto, che ha saputo riallineare lo storico locale in linea con i tempi. E conferma le sue doti con un bel menù giocato in trasferta dove spicca la serie degli antipasti sfiziosi e divertenti.
Matteo Iannaccone
L’altro ieri c’è stata la presentazione del nuovo direttore de Les Paillottes: Gabriel Griffa, competente e con grande esperienza anche internazionale. A Lui spetterà di condurre e sviluppare la ristorazione di questa bella struttura sulla spiaggia di Pescara e torneremo più avanti sugli eventi che saranno organizzati in estate. Occasione anche di assaggiare i piatti di Matteo Iannaccone, con la consulenza di Heinz Beck. E buona Pasqua a tutti con queste prelibatezze.
Stefano Baiocco, tra i vari due stelle è forse uno dei meno noti, ma non per questo meno bravi. Una conferma delle sue capacità ce l’ha data l’altra sera a Les Paillottes, nell’ambito delle cene stellari che abbiamo organizzato in questo bel ristorante di Pescara. Una serie di ricette leggere e piacevoli, mai banali o piaciose, che hanno mantenuto alta l’attenzione lungo l’intero percorso dagli antipasti (ottima l’ostrica) ai dessert finali (complimenti anche al pasticciere). Tra pochi giorni Villa Feltrinelli chiude, ma speriamo di essere puntuali alla sua riapertura.
Le “cene stellari” si avviano al termine, e dopo tanti illustri nomi ecco arrivare Alessandro Gilmozzi, forse meno noto di Uliassi e Cerea (tanto per fare due nomi) ma molto bravo e con una cucina di grande interesse e diversa da quello che si vede abitualmente in giro. Porta dalle Alpi il profumo dei boschi e il sapore delle erbe di montagna, e sorprende tutti con una serie di assagi di alto livello che terminano con un piccolo capolavoro: la finta corteccia di crumble diversi con gelato e radice amara di liquirizia caramellata. Complimenti infine a tutti i ragazzi de Les Paillottes, una squadra formidabile, in cucina come in sala, tutti giovani simpatici e anche di bella presenza che sotto la guida di Andrea La Caita dimostrano come si può conciliare la quantità dei grandi numeri con la qualità dell’efficienza e del sorriso.
Luccicante e splendente di strass, questo il tacco 12 giudicato il migliore. Capendone poco abbiamo ripiegato sulle bollicine, che abbiamo assaggiato con larghezza e ci sono parse di buon livello, con lo champagne Richard Lucien e Cavaillès in testa e dietro l’interessante nuovo spumante di Casavic. Ed ecco l’attesa serata di gala: doveva svolgersi sulla spiaggia, ma la prudenza ha consigliato di ripiegare sul classico servizio in sala, lasciando solo la conclusione del buffet dei dessert alla brezza del mare. Una serie di esecuzioni brillanti da parte delle varie donne chef coinvolte che con partecipazione e professionalità si sono espresse ad alto livello. Ottimo al solito il servizio di sala, considerando anche i tempi inevitabilmente lunghi e dilatati dalla contemporaneità della finale dei mondiali di calcio. E nonostante questo luglio inclemente ci siamo divertiti fino a tarda notte godendoci la bellezza e l’allegria insita nello spirito di questo evento.
Gran finale giovedì sera al Cafè Les Paillotes!
Terminata la gara “Chef Emergente Abruzzo 2014” e brindato al vincitore Daniele D’Alberto, la serata è continuata con una cena preparata a 12 mani. In cucina, si potevano trovare nomi come, Nadia Moscardi, Arcangelo Tinari, Nicola Fossaceca, Valerio Centofanti, Mattia Spadone ed il padrone di casa, Matteo Iannaccone. Una sfilata di piatti accompagnati da ottime etichette di Masciarelli. Le serate al Cafè Les Paillottes non finiscono mai e questo è stato solo l’inizio di una lunga serie.
Riprendono con Heinz Beck, consulente de Les Paillottes che ha come chef resident il bravo ed esperto Matteo Iannaccone, le Cene Stellari che lo scorso anno hanno avuto un folgorante successo. Anche quest’anno una dozzina di chef con un numero di stelle di gran lunga superiore si avvicenderanno in genere il venerdì, e ci saranno inoltre anche delle novità che vi racconteremo più avanti. Intanto ci godiamo una cena come al solito perfettamente organizzata con, questa volta, i grandi vini della Cantina Tramin, e i piatti di un Beck sempre fresco e sempre in forma nonostante il tourbillon di progetti che lo vedono protagonista in tutto il mondo. Una bella serie di piatti, dove forse l’unico che ci ha meno convinto è la spigola sovrastata dal contesto, ma ce n’è anche uno sorprendente: le capesante, un vero tocco di classe ed eleganza.
Rotazione significativa nella cucina de Les Paillottes, esce Davide Pezzuto e arriva Matteo Iannaccone, 32 anni di Caserta (ex Le Chef) anche Lui allievo importante di Heinz Beck che continua ad essere il consulente del locale. Locale bello, che diventa bellissimo in estate quando offre la sua superba spiaggia, ma nell’attesa della stagione ci godiamo comunque la cucina ben impostata di Matteo che ancora per qualche giorno si avvale anche della presenza di Andrea Baldassarre che invece è sul punto di partire per Mumbai, dove sarà lo chef di riferimento dell’Hotel Oberoi. Matteo è appena arrivato, quindi è bene essere prudenti, ma il suo polpo e le triglie hanno già colpito nel segno.
Titolo e contenuti coincidono: tutto il locale ruota intorno a questo giovane chef, Matteo Iannaccone, che dopo un apprendistato al Plaza Athenèe, da Perbellini e Heinz Beck, è tornato a casa per aprire questo piccolo ristorante in un quartiere residenziale di Caserta. La tecnica c’è, l’impostazione è ovviamente corretta e il risultato è sicuramente soddisfacente.