I Walser candidano il loro mondo all’Unesco, ed è un’occasione per presentarlo anche ai romani. Dalla storia alll’architettura delle loro tipiche abitazioni, dalla musica alle ricette. Un bel brindisi finale con l’ottimo vino Heida (vigna ad oltre 1300 metri) di vitigno savagnin, e buffet preparato da Matteo Sormani della Walser Schtuba di Riale. Amiamo i Walser, ne ammiriamo le qualità e la loro unione, nel nostro piccolo ne appoggiamo la candidatura.
Matteo Sormani
Diamo atto a Matteo Sormani di aver creato quasi dal nulla un posto attraente e una sosta d’obbligo per il goloso errante. Certo la località, Riale, è un vero paradiso, ed è famosa anche per motivi gastronomici essendo la patria del bettelmatt, tra i formaggi più famosi d’Italia. Ma per il resto in tutta la valle fino a pochi anni fa la cultura gastronomica si fermava ai prodotti e non entrava in cucina. E’ proprio grazie a lui che oggi è tutto cambiato, c’è un gruppo di chef unito e sempre più valido, c’è fermento e voglia di fare. Sono già parecchi i locali interessanti, ma Lui rimane sempre il vero punto di riferimento, l’ultimo quando salite dal fondovalle, lì dove la strada finisce e le montagne ti circondano, ma arrivare fin quassù rimane sempre un vero piacere. Un bell’ambiente, una buona cantina, un pane ottimo, grandi formaggi e salumi, una cucina semplice ma non banale, che ha spunti di arguzia ed eleganza con giusta misura, e un prezzo rimasto piccolo. Bravo Matteo.
Trattoria Vigezzina a Masera
Gli amanti della carne vengano tranquilli, ne troveranno tanta, di varie tipologie e di ottima qualità. Siamo poco distanti da Domodossola e questa trattoria risponde perfettamente ai requisiti di chi cerca un posto tranquillo e confortevole, prezzi corretti in relazione all’abbondanza delle porzioni e come dicevamo ottima carne ben frollata, di manzo e anche di selvaggina secondo le stagioni. Cruda o cotta a puntino come la rpeferite, tutto nella norma e anche godibile con l’unico appunto per il contorno di patate quasi irricinoscibili.
La patata dagli occhi rossi ci mancava. Nasce sulle Alpi, in poche zona, l’eccellenza è in Valdossola dove la stanno seguendo con cura ed attenzione e dove ormai sono ben 10 i produttori coinvolti. Le patate di montagna sono parecchie, solo in Valdossola ne stanno valorizzando già 3,4 tipologie. Questa si distingue per il facile utilizzo negli gnocchi, ma si presta anche ad altre manipolazioni cone la serata ha dimostrato. Vari chef in campo, gli Alpine Chefs della Valdossola con anche Davide Brovelli e Marco Sacco in una bella serata organizzata nello storico Hotel della Cascata, al bordo della Cascata del Toce, dotato di varie sale una più bella dell’altra. Un menù interessante, con il primo che ci è particolarmente piaciuto per come ha valorizzato la patata. Buoni anche gli abbinamenti, con la croatina Barbaglia di Boca in evidenza.
Non conoscevamo questo ristorante e ci è piaciuto: senza ambizioni, senza uno chef che se la tira, eppure la sequenza dei piatti (imperniata sulla ottima carne di vitella di un allevatore locale) è stata più che corretta, in pieno rispetto di quello che al Touring segnaliamo come “Buona Cucina”, una cucina dove si può avere un pasto equilibrato e aderente al territorio ad un prezzo competitivo. Bravo Gianni Bona, chef patron che da qualche anno ha preso in gestione questo locale comodo, a cinquanta metri dalla bella piazza centrale di Santa Maria Maggiore.
Grande festa ai territori con i prodottidei vari territori presenti animati dallo showcooking di vari chef. Dalla Confagricoltura alla Comunità del Velino, dal Gargano alla Val d’Ossola, dal Gal del Vulture alla Slovenia è stata una festa di tanti sapori diversi.
Un pubblico oltre ogni previsione ha testimoniato il successo di questa prima giornata. Da Heinz Beck che ha inaugurato il programma del palco, alle seguite degustazioni, alla scuola di cucina, ai tanti espositori letteralmente circondati dagli appassionati, alla pizza chic e per finire alla zona forse più gremita: la Food Zone. Oggi si replica dalle 17 in avaanti con altri interpreti prestigiosi. Vi aspettiamo numerosi, pazienti e desiderosi di vivere l’evento in allegria e tanta passione, proprio come ieri.
La Famiglia Pennati è attivissima: non solo sta dietro a qualche centinaio di mucche, per produrre una linea di tome e formaggi famosi (e anche molto buoni), ma ha anche diversificato la produzione ed ora ha iniziato a proporre gelati e dessert con base latte di propria produzione. Altro plus: le giovani e belle figlie (Lara e Silvia) sono orgogliose di aiutare i genitori fianco a fianco.
Il paesino dai tetti aguzzi fa da corona a questa bella locanda acccogliente e per certi versi sorprendente: nessun lusso, ma sicuramente ben più curata di quanto si possa immaginare di trovare da queste parti così remote. Anche la cucina di Matteo Sormani non è da meno, si basa fedelmente sui pilastri del territorio (gran latte e grandi formaggi) e ripropone alcune ricette classiche di montagna con stile a volte perfino elegante (pensiamo al baccalà e polenta e alle crespelline di polenta concia). Da non perdere l’assortimento dei celebri formaggi, e infine la cantina offre un buon assortimento di vini piemontesi con qualche buona bollicina.