Nuovamente a Roma e sempre in un albergo, una sistemazione che oggi dà sicuramente maggior fiducia e garantisce comunque uno zoccolo duro di clientela. Il Viva Voce del Gran Melià funziona già da qualche tempo ma ieri sera c’è stata l’inaugurazione con la famiglia Iaccarino al gran completo, tanta gente che si è accalcata dentro non potendo usufruire della veranda esterna.
Maurizio Cortese
E la sera in piazza Marconi, dove un tempo si stendevano gli spaghetti ad asciugare, sabato sera si sono accesi i fornelli. Un cerchio attorno alla fontana, con al centro una diecina di cuochi famosi e qualcuno locale, a proporre assaggi di pasta a prezzo simbolico. Una conferma: la pasta è l’ingrediente più versatile che ci sia, un’altra conferma: costa poco e di questi tempi è senz’altro un bene. Una serata popolare ma vera, grazie a Stefano Bonilli e Maurizio Cortese, ideatori dell’evento. Qui sopra Antonio Pisaniello sala l’acqua.
Due secoli fa (grossomodo) nasceva la pasta a Gragnano, nascevano maccheroni e spaghetti e poi ogni anno la creatività di quella popolazione creava forme e prodotti che ancora oggi riempono d’allegria e bontà la nostra tavola. Semplice, e quindi da lodare, l’idea di Gazzetta Gastronomica: fare un evento sulla pasta nel luogo dove la pasta è nata. E così ci ritroviamo in bel chiostro impreziosito da tanti formati e produttori di pasta e animato dal profumo del ragù.
La pizza: Napoli sfida Tramonti
E la pioggia colpisce duramente i pizzaioli, ma non li disarma!!! Armati di pala e coraggio resistono impavidi e il pubblico pure. Toto e Gino Sorbillo si alternano ai Giordano di Tramonti. Interessante di questi ultimi la pizza con il “ruoto” intorno che fa da corona al cornicione. Maurizio Cortese giudice della sfida è a riposo in quanto la sfida viene annullata e sostituita da una degustazione libera, ma anche lui poi trova lavoro: da pizzaiolo!
E arriva il giorno della finale! che coincide anche con l a pioggia. Monica Piscitelli presenta la sua guida sulle migliori pizzerie di Napoli e stretti dentro ai gazebi gli chef subiscono un pò di disagi, ma la legge (cioè la pioggia) è uguale per tutti. E nonostante il condimento inaspettato (di acqua piovana), i piatti escono veloci, pieni di sapori e colori. Colpisce il giovane Luca Abbruzzino con la sua spontanea eleganza, preciso e attento Mirko Balzano, ma forse erano meglio i suoi piatti del giorno prima, la lotta si capisce subito che si concentra tra Felice Sgarra dell’Umami di Andria e Andrea Napolitano del Buco di Sorrento.
Ciro Salvo e Stefano Callegari, due grandi piazzioli e due idee di pizza a confronto. Quella napoletana, classica e tradizionale, con l’impasto leggero molle che a volte sembra quasi poco cotto e che poi in bocca si scioglie soave; quella romana dove l’impasto è leggermente più croccante, la cottura più pronunciata fino quasi al bruciato per aggiungere una nota d’amaro alla dolcezza del condimento. E con loro Enzo Coccia e Gino Sorbillo, ad alternarsi al magico forno Ferrara tra la gente entusiasta. E a proposito di forno, vedete: http://youtu.be/yAc9_tclp40
Nasce a Testaccio la Gazzetta Gastronomica di Bonilli. Nasce in un giorno bagnato dalla pioggia, e quindi sarà fortunata; nasce pure con tanta Passione Gourmet nel corpo. Si brinda con zuppe famose, noi arriviamo tardi, giusto in tempo per raccattare un boccone prezioso (panettone e quinto quarto, firmato Bottura). Auguri.
Sfidando il caldo torrido (c’era una piscina, ma la cosa era stata accuratamente nascosta) e la mancanza di parcheggio, la Comunità di Dissapore ha civilmente bivaccato sul prato di casa Cortese, che, dato il nome, è ovviamente bella grande e accogliente.
L’ unica donna in gara, Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto non è entrata in finale (per un pelo), ma con la Sua grazia ha conquistato il pubblico di Cooking for Wine. Ma tutti sono stati veramente bravi, una selezione quest’anno di grande qualità. Ecco i concorrenti di Sicilia e Campania.