La Trota rappresenta un caso emblematico da osservare da vicino. Un’eccellenza fuori dalle rotte normali, che si evolve negli anni mantenendo salda la posizione. La novità è la seconda generazione, Amedeo e Michele, figli di Maurizio e Sandro e quindi cugini tra di loro, che sono sempre più presenti in sala. La famiglia quindi aumenta ed è prevedibile che ci saranno ulteriori evoluzioni. Ci abbiamo sempre mangiato bene, e la cucina è saldamente caratterizzata da alcuni punti fermi nel tempo: il pane ottimo declinato nelle varie forme, la gran selezione dei formaggi (questa volta con dei grandi caprini), l’attenzione ai dessert ed alle pralines finali, il pesce d’acqua dolce come motivo conduttore. Ed anche questa volta sono arrivate le puntuali conferme con il top toccato da una eccezionale anguilla laccata al miele, ma anche le rane e la quaglia spiccavano per indiscussa personalità. Meno ci sono piaciuti i tortelli con una lumaca caramellata in distonia. Ma nel complesso rimane sempre uno dei posti del cuore dove ci si ritorna sempre volentieri. Bravi i Serva ed ora vediamo cosa ci proporrà la nuova generazione.
maurizio serva
Due giorni di presentazioni e premiazioni della guida, iniziando dagli alberghi e continuando con i ristoranti nelle varie categorie: Buona Cucina, Cucina d’Autore, Olimpo della Ristorazione. A tutti e per tutti i presenti stessa visibilità e accoglienza sul palco. Alla fine i premi speciali del Touring grazie al contributo dei nostri sponsor che ringraziamo: Lavazza (Moreno Cedroni, miglior ricetta con il caffè), Agugiaro&Figna (Casa Vitiello, per il design innovativo della pizzeria), il Consorzio del Parmigiano Reggiano (Rosanna Marziale, miglior ricetta con il parmigiano reggiano), Villeroy&Bosh (Il Duomo miglior mise en place), Toscobosco (Giuseppe di Iorio di Aroma, miglior piatto con il tartufo), Unox (i Fratelli Serva per la brigata di cucina), Pastificio dei Campi (ristorante Nonna Rosa, miglior primo), Berto’s (Open Colonna per le attrezature in cucina).
E’ il momento più atteso della Festa a Vico, la cena dei grandi chef, e qui in effetti non mancano. Divisi in tre turni, gli aperitivi in terrazza, 7 piatti serviti ai tavoli e gran finale dolce di nuovo in terrazza. Anche se tutto è collaudato da anni, non è certo facile organizzare queste cene, ma ormai Gennaro si supera ogni anno. 7 piatti serviti in meno di due ore per 250 coperti (con un livello più che soddisfacente, anzi decisamente alto). Ma la cosa migliroe è il senso complessivo di serenità, di voglia di esservi e non di apparire. Insomma alla fine sono tutti contenti, gli chef che si sono sbattuti e non di poco, il servizio, gli sponsor e anche il pubblico pagante (ma il ricavato va tutto in beneficenza) che ad ogni edizioni sono sempre in numero maggiore.
Passano gli anni e le trattorie valide rimangono sempre sulla cresta. Come questo Capanno dove mancavamo da tanti anni, ma dove non è cambiato nulla: la serenità del posto, la sala rustica un pò squadrata ma accogliente, la cantina (questa sì non te l’aspetteresti), la cucina familiare. Lui, Mauro, è un pò il motore del tutto, seleziona i prodotti, gli ottimi affettati, propone i suoi non banali vini. Le donne della famiglia in cucina ci propongono la bontà delle paste fatte a mano (meglio gli strangozzi dei ravioli) e altre solide ricette tradizionali (meglio la frittata un pò “baveuse” alla francese, dell’agnello un pò troppo delicato). Ed è bello anche vedere ristoratori che si stimano come i Rastelli con i fratelli Serva.
Un grande show quello di ieri sera sulla piazza del WTC riservata per l’occasione. Oltre 400 invitati a celebrare l’Italian Food, quello vero, qui portato e realizzato da tanti chef che hanno insieme collaborato. Presenti anche le Autorità, con il Ministro Martina in prima linea, a sottolineare l’impegno del Governo a sostegno dell’alimentare italiano e la novità della Settimana di Cucina Italiana nel Mondo che si articolerà in oltre 1000 eventi, a partire proprio da questa serata che ne rappresneta il lancio internazionale. Un lavoro notevole quello realizzato da It-Chefs con Rosario Scarpato sempre attivo e infaticabile.
Densa di contenuti la prima giornata di Cooking for Art: si fa fatica a stare dietro a tutti gli eventi. Dall’animata area della pizza dove si svolgono le esibizioni di pizzaioli famosi (da Piedimonte a Pappalardo, da Giancarlo Casa a Pino Arletto ed altri ancora) alle due cene che hanno visto la presenza di chef del calibro di Luigi Taglienti (del nuovo e già lanciatissimo ristorante Lume) e dei Fratelli Serva, una vera sicurezza per la loro affidabile e costante qualità. L’area del mercato, novità di questa edizione, ha visto la presenza di alcune tra le migliori botteghe di Roma che hanno qui proposto la loro migliore produzione anche per la degustazione immediata. Ma noi abbiamo più che altro vissuto il ritmo del palco principale dove si sono alternati chef ormai già ben conosciuti ma che con Emergente hanno trovato la loro prima notorietà. Oggi, dalle 12 alle 21 si replica con altri contenuti ed eventi. Inutile dire che Vi aspettiamo.
Abbiamo vissuto delle belle emozioni l’altra sera, grazie a 6 chef di grande cuore e nobiltà (ma con loro ce n’erano tantissimi ad aiutare), grazie a Noidisala che ha coordinato il servizio di oltre 80 ragazzi dell’Istituto e dei sommelier, ma grazie soprattutto ai 220 ospiti che non solo hanno versato il contributo richiesto, ma sono arrivati puntuali alle 20 e alla fine quasi non andavano più via nonostante il disagio per i più di dover fare anche molti chilometri per il rientro. Una bella serata perchè sentita da tutti, non solo per l’eccezionalità di aver nomi così famosi tutti insieme, ma anche per l’immediato riscontro con l’ambiente: siamo vicini all’epicentro del terremoto e, se anche ormai i riflettori, come ci ha ricordato il ministro Alfano, hanno abbassato le luci, chi viene qui sente da vicino e sulla pelle il dolore di chi ha sofferto e il sacrificio di chi ha dato. Ci portiamo un bel ricordo di questa serata che ci ricorda di non abbassare le luci e mantenere viva l’attenzione verso chi purtroppo soffre ancora.
Quanto sarebbe costato un menù di 42 chef del calibro di quelli di ieri sera, il meglio del meglio di Roma e del Lazio? Ed infatti gli ospiti hanno apprezzato l’occasione riuscendo ad esaurire le oltre 4000 prozioni preparate e servite in meno di due ore (altro record). Una grande serata, per la qualità e quantità delgi chef, ma anche per l’atmosfera che si è creata. Due tavoli erano stati riservati a coloro che si sono sacrificati nei soccorsi: La Protezione Civile, e i Vigili del Fuoco. Il preside dell’Istituto Alberghiero di Amatrice, visibilmente commosso, ha ringraziato lo sforzo che ha fatto tutta la Ristorazione a favore dei terremotati. Una sala piena ha confermato che la solidarietà riesce a far arrivare a Rieti il suo messaggio. Grande insomma la partecipazione di tutti, ed ora avanti per la terza ed ultima serata.
Prima delle tre serate organizzate per raccogliere fondi per l’Istituto Alberghiero di Amatrice ed è stato un bel successo che speriamo porti bene per le altre due serate. Una sala piena (circa 180 persone) ha salutato la presenza e lo sforzo dei 25 chef e pasticcieri presenti. Il meglio della ristorazione reatina per la prima volta insieme superando tradizionali rivalità e scoprendo che alla fine essere uniti dà stimolo, forza e che il risultato paga. C’era una bella atmosfera ieri sera, tutti hanno dato il massimo, e alla fine tutti erano contenti, non solo i tanti chef per la bella riuscita, ma anche il pubblico soddisfatto che quasi non voleva neppure lasciare la sala.
Presentazione alla stampa delle 3 cene che si svolgeranno a Rieti per raccogliere fondi destinati al ripristino dell’Istituto Alberghiero di Amatrice. Siamo a Eataly Roma che ringraziamo per la collaborazione, di fronte ad una platea di oltre 60 giornalisti. L’immancabile amatriciana viene preceduta da un assaggio di 4 grandi specialità: il parmigiano reggiano, la mozzarella di bufala, il culatello ed il tartufo. Ben 70 chef animeranno le 3 serate e invitiamo tutti ad aderire, ci sono ancora dei coperti disponibili per tre cene che saranno sicuramente di grande valore gastronomico e morale.