Per anni siamo stati convinti sostenitori della classe di Mauro Buffo, chef di grande esperienze maturata tra oriente ed occidente, per qualche anno poi al Virgilius a Lana, ma sempre rimasto lontano dall’onda mediatica nonostante le sue indubbie doti e capacità. Finalmente l’arrivo ai 12 Apostoli di Verona, uno dei più belli locali storici d’Italia, e qui finalmente è stato scoperto anche da un più vasto pubblico. A Roma non era praticamente mai venuto ed è quindi un’occasione per gli appassionati della Capitale poter assaggiare qualche sua ricetta. Complimenti anche a questa iniziativa del Radisson che ha scelto per la serie di cene a 4 mani con lo chef resident Giuseppe Gaglione, alcuni chef molto bravi ma relativamente poco noti, privilegiando di sicuro la qualità rispetto alla notorietà.
Mauro Buffo
Il locale nasce attorno al 1750 ma in realtà la storia inizia molti secoli prima come testimoniano i ruderi ai quali si accede dalla bella cantina. Siamo al centro di Verona a poca distanza da piazza delle Erbe, ma siamo anche al centro di quella che era la Verona romana. Una storia lunga e ricca, ma solo limitandoci all’attuale famiglia dei titolari dobbiamo risalire a quasi un secolo fa, a quando nel 1928 i Gioco sono arrivati. Da allora varie generazione e le ultime sono ancora presenti: Iole e Giorgio Gioco di 92 e 94 anni! e fisicamente presenti nella nostra visita Antonio e Simonetta Gioco, che seguono da vicino il ristorante. Importante è la nuova generazione, quella sui 30 anni, con in evidenza Filippo. Soprattutto a lui, che è andato in giro, si deve il cambiamento di rotta. L’ultima volta che eravamo venuti qui era a metà degli anni ottanta, come dire un’altra epoca. Non eravamo più tornati perchè il magnifico locale era diventato più museale che reale, più arroccato nelle sua storicità che aperto alle nuove esigenze gastronomiche. Il rientro di Filippo ha dato il via ad un cambiamento che è stato giudiziosamente non traumatico, ma comunque radicale. Nel giro di circa un anno è cambiato tutto: si è alleggerito l’ambiente, modernizzate le tavole, cambiate le luci. Oggi il locale conserva il suo splendore architettonico, le pareti affrescate, ma le sale sono moderne e ariose. Ma la cosa che più ci tocca da vicino è il cambiamento in cucina. Qui è arrivato uno degli chef ai quali siamo più legati, e che crediamo sia stato finora largamente sottostimato. Mauro Buffo ha un’esperienza internazionale alle spalle, una notevole cultura gastronomica basata su un’ampia tavolozza di ingredienti, una base tecnica più che ragguardevole. Insomma i 12 apostoli si presentano oggi, al termine del periodo di transizione, con uno spirito e una brigata completamente rinnovata e il menù che propongono, come testimoniano le foto e il nostro parere, è di gran livello. Da seguire con attenzione!
Una domenica entusiasmante alle Officine Farneto: Cooking for Art ha letteralmente portato la montagna in città. Dalla Carnia alla Val Gardena, da Merano all’Altopiano di Asiago passando per Cortina d’Ampezzo e la Val di Fiemme. La prima parte della giornata ha visto protagonisti esponenti dei vari territori che grazie all’aiuto di rinomati chef hanno deliziato e affascinato il curioso pubblico e non solo.
Cooking X Art 2013 – I territori di montagna della prima giornata
A Cooking X Art la montagna è la protagonista indiscussa. La montagna rappresentata dalla buona cucina che, grazie a brillanti chef, riesce a manifestarsi in cucina. La seconda parte di sabato ha visto protagoniste regioni diverse, dal Friuli all’Abruzzo, passando per il Veneto e il Trentino. Un vero e proprio itinerario attraverso i territori di montagna più affascinanti d’Italia.
Bellissimo è l’ambiente e di livello la cucina di Mauro Buffo. Oltre 4 anni da Ferran Adrià e prima e dopo altre esperienze di livello ed interessanti fanno sì che siamo di fronte ad uno chef maturo e completo, che ci fa arrivare un serie di assaggi dagli antipasti ai dessert, serviti con un buon ritmo e che ne confermano la base tecnica. Le cose migliori? le due variazioni di baccalà e fragole alla rapa rossa. Un pò troppo condito e con troppo zenzero il piccione. Curiosità: Mauro eccelle anche nei piatti per allergie particolari e ha approfondito le ricette per celiaci ai quali sono dedicati numerosi piatti e un reparto della prima colazione.
Vigilius Mountain Resort a Lana
Un albergo che ci piace, e anche molto. Originale l’architettura, ispirate alle antiche case ladine. Ben integrato nel paesaggio, offre grande comodità, funzionalità e una vacanza diversa. Ci si arriva in funivia dimenticando l’auto e il mondo. L’unico problema è tornare giù.
Siamo stati un pò travolti dalla gente e dai tanti contenuti dell’evento. Un susseguirsi di chef bravi che pochi si aspettavano perchè perlopiù poco noti alla gran parte della gente. Ci siamo anche divertiti e questo è un bel segnale.
L’effetto partita (nel vicino Stadio Olimpico) ha complicato un poco la giornata, che comunque ha avuto un pubblico attento che ha apprezzato straordinari protagonisti, una serie di ricette belle ed eleganti, a conferma che la cucina di montagna oggi è molto più evoluta di quello che la gente pensa.