Quando passiamo per Venezia è difficile saltare l’amico Mauro Lorenzon. Da lui non ci si annoia mai, c’è sempre una novità, una notizia interessante da cogliere al volo tra un calice e l’altro. E poi c’è anche il figlio da seguire, Andrea, nel più piccolo ristorante di città, al Covino (poco distante dal celebre Covo), una saletta angusta con vari tavoli , dove è difficile perfino muoversi, ma dove c’è indubbiamente calore e colore.
Mauro Lorenzon
“El bel del bever: che no serve mastegar. Anca perchè se ‘l vin avesse le spine, in pansa avriè un rosè (roseto). (detto di nonna Maria Lorenzon)”. Insomma il DNA non mente e Mauro Lorenzon è cresciuto bene. Lui il vino lo produce, lo vende, ma soprattutto lo beve. L’avevamo conosciuto tantissimi anni fa a Jesolo, ma è in questa Mascareta che ha trovato la sua giusta dimensione. Vi farà assaggiare , oltre ai suoi vini, etichette poco conosciute prese da una cantina fornitissima, abbinerà cose semplici, ma corrette, per chiudere poi, se gli siete simpatici, nel Sancta Santorum, il piccolo tinello sul retro, dove il bere scorre a fiumi e le ore si fanno piccole.
Con il cambio degli chef al Metropole e al Bauer la ristorazione veneziana ha sicuramente perso di immagine, rimane per fortuna il Quadri, e intorno tanti locali dove comunque si fa un’ottima cucina tradizionale. Pensiamo a Fiore, al Covo, alle Testiere e altri ancora. Rara è invece una proposta più contemporanea e dobbiamo lodare l’impegno di Gianni Bonaccorsi al riguardo, in questo piccolissimo Ridotto, che grazie ad un intelligente e bellissimo arredo sembra anche più grande, dove si propongono ricette a volte anche rischiose e innovative. Gianni è anche titolare dell’adiacente e famosa enoteca Aciugheta, frequentatissima e si avvale della grande cantina per proporci abbinamenti altrettanto intriganti. A complemento al tavolo troviamo Andrea Lorenzon, figlio del celebre Mauro, una promessa della sala.
Vigna Loreto Ovello, poche centinaia di bottiglie di pochi filari nobili di Barbaresco. Dopo vari anni le riassaggiamo a casa Bleve a Roma in occasione di una presentazione dei vini dell’azienda curata da Daniela Rocca figlia di Angelo recentemente scomparso. Angelo era un personaggio straordinario che Marco Sabellico ha stupendamente tracciato.