Ed eccoci al giorno tanto atteso, mercoledì, quello della gara. I concorrenti sono arrrivati al mattino presto, ognuno ha cinque ore e mezzo per prepparare i 14 piatti di pesce e il vassoio dedicato alle porzioni della carne. Un duro lavoro di precisione, di costruzione, di bilanciamento tra ingrediente principale guarnizioni e salse, il tutto da elaborare e preparare di fronte al pubblico che incita con un suono assordante la squadra del cuore. Alle 13,30 esce il primo piatto e man mano seguono gli altri intercalando il pesce alla carne. Diego è preciso nei tempi come forse nessuno, i suoi piatti alla vista sembrano tra i migliori, per finezza e pulizia. Poi c’è ovviamente il gusto che è giustamente il fattore che pesa di più. I nordici sulla carne sembrano fortissimi, i paesi scandinavi sono i favoriti. Oggi i giochi sono stati fatti. Domani, anzi oggi ,giovedì altre dieci squadre. E stasera si conoscerà il nome del vincitore. Ma non siamo qui per salire sul podio, quanto per staccare il biglietto per Lione. Dobbiamo rientrare nel lotto delle prime 12 nazioni. Pensate sia poco e che sia facile? Per l’Italia sarebbe la prima volta!!!
Michel Magada
Ultimo test ad Alma: mesi di lavoro di Diego Rigotti affiancato dal team degli chef di Alma, come coach ufficiale Michel Magada, e ieri ci siamo riuniti per le ultime valutazioni. I due piatti, pesce e carne, sono ormai messi a punto. Ultimi commenti e ritocchi e complimenti al gran lavoro fatto da tutti con un particolare ringraziamento alla direzione di Alma che ha messo a disposizione attrezzature e uomini. Ormai inizia l’ultima parte, la più difficile: il viaggio a Stoccolma per la finale europea dove saranno scelte, il 7 e l’8 maggio, le 12 nazioni finaliste che andranno a Lione per la finale mondiale. Vi terremo informati, seguiteci e forza Diego!!!
Verso il Bocuse d’Or le buone notizie sono soprattutto due: l’impegno di Diego Rigotti con un allenamento continuo di due/tre giorni a settimana, e la collaborazione di Alma, la principale scuola di cucina italiana, che supporta in pieno Diego con la disponibilità degli spazi e delle attrezzature e inoltre con l’appoggio costante dei suoi uomini migliori. Da Luciano Tona a Corrado Coviello, senza dimenticare ovviamente il placet venuto dall’alto del Presidente Enzo Malanca e del direttore Riccardo Carelli. E a costoro si aggiungono gli apporti esterni degli esperti dello IED: Mauro Olivieri, Paolo Barichella; e Alessia Cipolla food architect per la progettazione del vassoio. Ultima buona notizia: il bravissimo chef Michel Magada, con la sua ampia esperienza di cucina francese e italiana, sarà il coach di Diego Rigotti in queste settimane finali verso la finale europea di Stoccolma di inizio maggio dove andremo con anche Giancarlo Perbellini presidente di Bocuse d’Or Italia che segue anche Lui da vicino questa importante fase.
Serata di ricordi e brindisi nel bellissimo Open Colonna. Non per gli 80 anni che devono ancora venire, ma per celebrare forse i tanti riconoscimenti che il Maestro ha ricevuto e sta ricevendo in questi giorni. Un menù rigorosamente marchesiano, con un buon pentapiatto e gli spaghetti serviti dopo il dolce, svolto con diligenza dai suoi vecchi e famosi allievi.