Luigi Salomone è ancora molto giovane, ma ha il piglio e la presenza di uno chef maturo. Idee chiare su come impostare il locale, il team, la proposta avendo preciso nella mente l’obbiettivo che alla fine quello che conta è soddisfare il cliente e far quadrare i numeri. Siamo quindi di fronte ad un locale nuovo, ma che sembra funzionare già da tempo, sia per la qualità del lavoro che per il giro della clientela. D’altronde Luigi Salomone si era già fatto notare e bene nelle sue precedenti esperienze e in particolare ad Emergente Chef dove qualche anno fa è passato lasciando il segno. Re Santi e Leone è un bel ristorante per come è stato pensato, arredato e costruito dall’accueil alla cucina in fondo che gode di ampi spazi e iena funzionalità. In sala accolgono Silvana Di Domenico (ex Hotel Romeo) e Michele Beneduce ambedue esperti con Stella Vecchione e Vincenzo Scognamiglio, in cucina con Luigi Salomone il suo storico braccio destro, Vincenzo Oliva, con Salvatore D’Apice e Alessio Iodice alla pasticceria. Abbiamo fatto un ottimo pranzo con solo due piccole sbavature (una nota sapida a volte ricorrente, e i tortelli tecnicamente non perfetti), ma per il resto un livello molto interessante con alcune ricette da citare: l’ottima tartare perfettamente bilanciata con la sua nota affumicata che fa la differenza, un elegante baccalà reso originale dall’abbinamento con il gelato di friggitielli, ed al vertice mettiamo gli spaghetti e vongole che qui vivono un orizzonte gustativo ben più ampio ed elegante grazie alle sfumature organolettiche dell’aglio nero e del tè affumicato. I dolci sono buoni e golosi, esteticamente migliorabili.
Michele Beneduce
Le Colonne di Rosanna Marziale
Nulla è perfetto, come anche questo locale, ma di certo la regione e soprattutto la città dovrebbero fare un monumento a Rosanna Marziale che praticamente quasi da sola tiene alta la ristorazione della non facile zona. Direte: è facile di fronte ad una meta turistica come la Reggia di Caserta! ma non è così, qui ristoranti di un certo livello hanno sempre fatto fatica enorme a sopravvivere e nessuno è durato più di tanto. Rosanna invece con costanza e determinazione non solo è andata in giro ad apprendere il mestiere non contentandosi dell’ambiente familiare, ma è rientrata a casa, ha rivoluzionato la struttura, ed è riuscita anche ad esprimere una sua linea di cucina, personale e originale studiando in particolare la mozzarella di bufala, riuscendo a coniugarla in tutte le forme e colori con dei piatti molto riusciti che hanno fatto epoca, citiamo ad esempio “la pizza al contrario”. La conosciamo da sempre, ci sembrava allora una ragazzina magra e fragile, ha dimostrato di avere più stoffa di tanti uomini. Non tutto è perfetto, lo dicevamo all’inizio, così ad esempio c’è qualche eccesso di condimento (nei due primi e soprattutto nei tagliolini), un assemblaggio errato (lo straordinario agnello si spegne un pò nella salsa allo zafferano), ma nel complesso i sapori sono tanti, l’estetica a volte superba, l’originalità assicurata. Formale ma di ottimo livello anche la sala guidata da Gianluca e Michele.