Il tradizionale lunch della Pommery a premiare il piatto dell’anno è diventato ormai un evento a tutto tondo. D’altronde la formula: piatto dell’anno + risotto dell’anno + champagne Pommery + la classe del FourSeasons è un’equazione irresistibile. Ed infatti la bella sala del ristorante non ha un centimetro vuoto, ma nonostante il pienone il servizio (stellare) del Four Seasons si dimostra sempre all’altezza.
Complimenti a Mimma Posca, un evento che cresce e che è ormai un must.
Mimma Posca
10 anni di Pommery Italia, 10 anni di successi e si brinda veramente alla grande. Siamo all’Accademia di Francia a Villa Medici uno degli angoli più belli della Capitale in una serata bellissima ritagliata in un tempo incerto. Grande parterre e grande gioia, meritata, di Mimma Posca, che viene applaudita da tutti con a fianco M. Vranken, molto tranquillo e Mme Vranken, trascinante al microfono. Una serata dove c’è tutto al top: ambiente, compagnia, musica, cibo e vino, una serata da ricordare.
e’ ormai una (bella) consuetudine il pranzo in onore del piatto dell’anno secondo la Guida de L’Espresso. Quest’anno si premia Alessandro Dal Degan per il suo orzo terra e acqua (secondo noi merita tantissimo, ma questo non è il suo piatto migliore). Una bella festa grazie anche all’ambiente, al servizio perfetto, al livello dei commensali e anche all’ottimo abbinamento tutto basato sugli champagne selezione Cuvèe Louise, uno meglio dell’altro con un finale perfetto: la cuvèe Louise Nature Grand Cru!
Un gran piatto quello di Romito e un grande champagne in abibnamento. E’ stato l’acuto del lunch Pommery al Four Seasons, ma anche il resto non ha sfigurato, sia per gli altri champagne, sempre cuvèe Louise, la prestigiosa etichetta di Pommery, sia per i piatti pensati da Vito Mollica: molto buono ed elegante il suo farro autunnale.
Stagione delle Guide, nonostante il ritardo (in genere viene presentata ai primi di ottobre) è sempre prima la Guida dell’Espresso, che sarà seguita lunedì 24 da quella del Touring e da quella del Gambero Rosso, mentre per la Michelin bisognerà aspettare metà novembre. Senza voti, con soli 6 gradini da 0 a 5 cappelli. Cambio quindi di direzione e ragionamenti, come dire che si ritorna al passato, cioè a quello che ha sempre fatto la Michelin, con le sue stelle senza mai dare voti. In testa come percezione sale Uliassi, scendono Beck, Pinchiorri, Cerea. Il totale dei cappelli sfiora i 500 ristoranti, è questa quindi la consistenza della ristorazione italiana buona ed eccellente, anche in questo vicino a quanto dice la Michelin. Si presenta anche la guida dei Vini, completamente rinnovata rispetto al passato, a cominciare dai coordinatori, oggi Antonio Paolini e Andrea Grignaffini, per una guida che ci sembra alla prima vista comunque differente e comunque pratica e facile da consultare.
E, come è ormai una tradizione, si festeggia il piatto dell’anno della Guida de L’Espresso, al palagio del FourSeasons di Firenze grazie all’invito di Pommery, la ben nota maison che ci abbina il meglio della sua “collezione”. Si pasteggia con magnum di Cuvèe Louise 2000 (e già saremmo stati contenti), ma sul piatto dell’anno arriva l’ancora più eslcusivo Clos de Pompadour 2002. Ringraziamo e ci godiamo gli ottimi spaghetti con aglio e peperoncino, calamaretti croccanti e caviale dei fratelli Cerea una volta tanto insieme per l’occasione. Un pò debole abbiamo trovato il piatto di apertura, le verdure ripiene, mentre ottimo il dessert del bravo pasticciere del Palagio.
Appuntamento ormai obbligato, ma non per questo meno piacevole. C’erano quasi tutti i protagonisti del mondo della ristorazione alla Leopolda per la presentazione della nuova edizione della Guida dell’Espresso a dimostrare che poi alla fine qualcosa contano sempre (le guide stampate). tanti saluti ma anche tanti assaggi degli ottimi vini presentati nella grande degustazione aperta alla fine delle premiazioni. Tra i vini vince il trebbiano di Valentini, tra i ristoranti vincono in tanti, ma è Bottura (assente giustificato) quello che svetta da solo.
Grande folla, gran successo e piccolo buffet. In tanti abbiamo applaudito le condivisibili scelte di Enzo Vizzari e dei suoi tanti collaboratori riuniti alla Stazione Leopolda in una magnifica giornata di ottobre. Poche le novità, pochi gli aggiustamenti e poche le polemiche a conferma di una situazione tutto sommato solida nella continuità. Nonostante la crisi è un settore che si difende e che trascina avanti un’Italia zoppicante. Brindiamo all’amico Enzo. Lunedì 28 ci sarà la guida Touring a Roma e poi ai primi di novembre si chiude con la Michelin.
Ecco l’originale agenda che la Pommery Italia ha creato per il circuito della ristorazione. Simile a quanto già si è visto in giro, ma il valore aggiunto sono le foto di Rino Barillari, detto “king dei paparazzi”, che ci riportano agli anni della dolce vita e del fulgore di via Veneto. Presentazione che è avvenuta proprio in uno dei locali un tempo molto famoso e che comunque anche oggi mette a disposizione la classe del suo ambiente, un pò meno quella del cibo, visto che gli stuzzichini di accompagnamento erano surgelati. Meno male che una buona parmigiana ci ha permesso di apprezzare lo champagne.