Ultime immagine del Festival della gastronomia con qualche scatto preso nella Food Zone, l’area dei temporary restaurants, e tra i desk degli espositori dove quest’anno c’era un folto gruppo di aziende bio.
Nadia Moscardi
Bella serata quella organizzata dalla famiglia Moscardi (tre generazioni in grande forma) ed è stato bello vedere come tutto l’Abruzzo o quasi sia intervenuto ed abbia contribuito con prodotti, vini, ricette e allegria alla riuscita della serata. 40 anni che hanno visto cambiare l’Italia e soprattutto l’Italia della ristorazione, quest’ultima decisamente in meglio e fa notizia.
Gran finale giovedì sera al Cafè Les Paillotes!
Terminata la gara “Chef Emergente Abruzzo 2014” e brindato al vincitore Daniele D’Alberto, la serata è continuata con una cena preparata a 12 mani. In cucina, si potevano trovare nomi come, Nadia Moscardi, Arcangelo Tinari, Nicola Fossaceca, Valerio Centofanti, Mattia Spadone ed il padrone di casa, Matteo Iannaccone. Una sfilata di piatti accompagnati da ottime etichette di Masciarelli. Le serate al Cafè Les Paillottes non finiscono mai e questo è stato solo l’inizio di una lunga serie.
21simo congresso dei JRE con una bella esposizione dei programmi ed eventi svolti, che ha toccato il punto più alto nella descrizione delle varie iniziative dedicate alla solidarietà. Poi è arrivata la presentazione della guida particolarmente apprezzata per il taglio divertente delle fotografie (anche se la diffusione è rimandata al numero di AD di aprile, dove sarà allegata). Ultimo atto ufficiale la presentazione del nuovo JRE: un JRE a tutto tondo, Paolo Trippini e il convegno di sole donne, tema l’imprenditoria femminile, che probabilmente è carente, ma forse al maschile andiamo pure peggio in questi momenti. Poi tutti nello splendido Palazzo Lana per la cena di gala organizzata con tema: il pranzo di Babette. Anche qui sole donne chef con grembiule e crestina, e gli uomini a servire al tavolo. Tutto sotto l’occhio vigile delle due Cristine al comando: Cristina Ziliani padrona di casa e Cristina Parizzi perfetta organizzatrice. Insomma un Congresso veramente al femminile.
Si ammira lo sforzo di questa famiglia, non solo per far sentire a proprio agio il commensale, ma anche per cercare di offrire una ristorazione di alto livello. Ed è apprezzabile la crescita degli ultimi anni, grazie all’impegno di Antonello in sala e Nadia in cucina. Si mangia bene e ad un buon livello, ed è un posto che merita la sosta e anche una deviazione, ma manca ancora qualcosa da un punto di vista tecnico (negli equilibri del piatto, nel sottilineare un abbinamento, nel caratterizzare un ingrediente, nella finezza della presentazione). Però si avverte la passione e la dedizione che c’è dietro e con un piccolo ulteriore sforzo (e con qualche maggiore stimolo da parte della clientela) potremmo avere un’altra bella tavola legata alla montagna.
Tra boschi e frazioni di borghi un pò dimenticati, sotto l’occhio vigile del Gran Sasso, una struttura che non ti aspetti! Ampia, moderna, realizzata senza risparmio con un occhio ai particolari, si articola con parcheggio, giardino, sala conferenze, sala cerimonie, spettacolare cantina, camere sapziose e ovviamente un ristorante. Di quest’ultimo parleremo a parte. A gestire l’astronave la famiglia Moscardi.