39 anni non sprecati. Luca ne ha fatta di gavetta! Da Enzo de Prà agli Alajmo e da Cracco, per poi andare all’estero, in Giappone, in Inghilterra (da Blumenthal), in Lussemburgo (da Mosconi), in Francia (all’Hostellerie de Plaisance). Dopo tanti giri eccolo a Padova per realizzare finalmente il suo progetto, che è anche sicuramente ambizioso: un’intera palazzina di fronte all’Hotel Milano, dove un tempo era una vecchia osteria, è stata completamente rifatta da sopra a sotto, e offre ora varie alternative (e si sta pure completando il dehore sul retro). Al primo piano, con una cucina completamente a vista, Luca può esprimersi con il suo stile e la non poca professionalità che ha acquisito con il suo girovagare. E’ appena partito e ci siamo arrivati forse fin troppo presto. Con tale curriculum e vedendo questo investimento ovviamente avevamo grandi aspettative. E dobbiamo dire che ci siamo trovati bene, ben serviti da Irina, con una serie di piatti che confermano l’alto potenziale di Luca. Forse ci aspettavamo già qualcosa di più, soprattutto sul fronte della leggerezza ed estetica dei piatti, ma forse ha ragione Lui che con calma vuole impostare bene la sua cucina e verificarla con le reazioni della clientela. Ci ritorneremo ancora più avanti e nel frattempo segnaliamo tra le cose migliori l’orto di Tola Rasa e i ravioli ricotta e spinaci che ricordano quasi gli gnudi.
Nadia Nicoli
Ljubica, Liù per gli amici, ha sempre apportato nelle nostre gare di chef emergenti la sua competenza di giudice internazionale WACS, (unica donna italiana!). Da un paio di mesi ha deciso di lanciarsi direttamente nella ristorazione rilevando questo bel locale di Caorle, lo Sporting, dove finalmente può esaudire completamente la sua passione e professionalità. Il locale indubbiamente merita e si presta con le sue varie sale, dehor, verande e terrazze, ad offrire varie alternative alla clientela. Inoltre Liù è particolarmente preparata e competente non solo sulle tecniche di cottura, ma anche sulle varie allergie, diete, e aspetti legati alla salubrità degli ingredienti che sempre più stanno diventando importanti nella ristorazione odierna. Ben venga quindi un locale come questo in una zona che tra Venezia e Trieste non offre poi tante alternative di rango. E quanto abbiamo assaggiato, ci conferma, in termini di sapore, leggerezza e digeribilità, la cultura di Liù al riguardo.