Presentazione ufficiale del libro “Le Logge”, un’occasione per ritornare a Siena e salutare tanti amici, un’occasione per ricordare quello che quest’Osteria ha rappresentato: in due parole la presa di cultura e coscienza che il mangiare non è solo nutrimento per lo stomaco. Gianni Brunelli aveva capito tutto questo, consapevolmente o inconsapevolmente, prima di tutti, e a lui dobbiamo tante cose. Un precursore che giustamente ora lodiamo e ricordiamo con tanti amici. Mancavano solo le istituzioni: possibile che Siena non si ricordi dei suoi cittadini benemeriti soprattuto in tempi come questi quando le sue antiche certezze vengono meno? Ma le Logge non è un museo, vive (e bene) il presente e Nico Artigna, lo chef, ce lo ricorda con un bel menù dove il piccione e il millefoglie meritano l’applauso (il tutto ben accompagnato ovviamente dai vini altrettanto buoni dell’azienda). Dormiamo a Siena e il risveglio è dolce: alla Pasticceria Peccati di Gola.
Nico Atrigna
Le Logge, è anche un bel libro
E’ molto bello il libro appena uscito sull’Osteria Le Logge, con anche un mio piccolissimo contributo. Racconta la storia di questa affascinante Osteria che per sempre avrà il timbro datole da Gianni Brunelli. Un personaggio unico, un oste di straordinaria perspicacia che aveva saputo anticipare mode e tendenze condendo insieme cibo sano, ottimi vini, un pizzico di mondanità e tanta simpatia. Oggi l’Osteria prosegue grazie a Mirco Vigni in sala e Nico Atrigna in cucina, due ottimi professionisti come la cena servita ci conferma. Ma è anche l’occasione di brindare, con il brunello di Gianni e ora di Laura, a questo bel libro, gradevole nella forma, piacevole da sfogliare, pieno di belle foto (quasi tutte del bravo Lido Vannucchi) e di ricette appetitose.
Dopo l’elezione di Marco Martini come Miglior Chef Emergente del Centro Italia le ultime quattro filiere toscane si sono esibite in gustosi cooking show. In ordine cronologico abbiamo visto Nico Atrigna del ristorante “Le Logge” per la filiera della Viticoltura, Riccardo Peruzzi del ristorante “Da Delfina” con la filiera della caccia, Cristiano Tomei de “L’imbuto” con quella della Multifunzionalità e Paolo Tizzanini di “Acquolina” che rappresentava l’Olivicoltura.
Da una costola de Le Logge di Siena nasce “Un Tubo”, www.untubo.it, enoteca con musica e sfiziosità per ora aperta come club. Sono le grotte che aveva acquisito Gianni Brunelli per riporci i suoi vini preferiti. Oggi Mirco e Nico (maitre e chef de le logge) le hanno rimesse a posto e aperte al pubblico. Sono suggestive,profonde e piene di etichette particolari, il tutto a un passo da Le Logge e da piazza del Campo.
Grande serata a Le Logge per festeggiare i circa 10 anni di Nico Atrigna , per l’appunto chef del locale, e di Paolo Lopriore alla Certosa di Maggiano. I due sono amici e il sottoscritto non poteva mancare in quanto ho avuto in larga parte il merito se questi due chef sono per l’appunto in questi due diversissime, ma splendide, location di Siena. Paolo è molto noto, ma anche Nico è serio bravo e preparato (allievo di Vissani).
Quante volte siamo qui venuti per mangiare brindare e soprattutto parlare con Gianni Brunelli! Uno dei personaggi più singolari che abbiamo conosciuto in questo eterogeneo mondo dell’ enogastronomia.
Luigi Cremona e Marco Stabile, chef di Ora d’Aria a Firenze
Â
Â
Si susseguono di ora in ora le esibizioni degli chef.
Nella prima giornata di Cooking for Wine Tirreno due grandi nomi: lo ‘stellato’ Marco Stabile di Ora d’Aria a Firenze e Nico Atrigna de Le Logge di Siena.
Â
La particolarità ? Abbiamo visto delle brigate con un tocco d’Oriente!
Â
Sarà Alessandro Circiello, qui a sinistra, giovane chef abituato ai riflettori televisivi ad aprire la kermesse dei Cuochi a Carrara in occasione di Cooking for Wine Tirreno CT. I due piatti che Alessandro preparerà davanti al pubblico dell’evento toscano saranno Orzo perlato con succo di rape rosse ed Insalatina di baccalà . Il leit motiv della manifestazione è dimostrare come sia possibile mangiare bene senza spendere cifre eccessive: tutti gli chef dovranno eseguire le proprie ricette scegliendo fra i prodotti “poveri†della propria regione e dichiarando il costo della pietanza.