Anni fa lanciamo con Berardino Lombardo l’Asta del Cappone, proprio sotto Natale, per stimolare il ritorno ad una tradizione che si stava affievolendo: quella del Cappone di Natale, con una bella festa qui a Terre di Conca. Dopo anni di pausa la Festa è tornata, domenica scorsa, sempre a Terre di Conca, grazie all’iniziativa di Albero Fiorito, associazione illuminata di produttori e ristoratori in difesa delle tradizioni (non solo gastronomiche) del territorio tra i quali citiamo gli amici Giuseppe Iaconelli, Fofò Ferriere e appunto Berardino Lombardo. Grande festa anche per la splendida giornata, con presenza di piccoli produttori d’eccellenza, tra i quali citiamo il buon panettone di Cascone, lo zafferano di Pietravairano e i distillati di frutti antichi. Folta la presenza di amici e appassionati grazie anche al richiamo di chef famosi, come Nino di Costanzo, Francesco Sposito, Paolo Barrale, Angelo D’Amico, Stefano Mazzone, Mimmo Di Raffaele, Franco Pepe (con la sua pizza fritta con guanciale) che hanno preparato alcune ricette variamente ispirate al cappone. I capponi erano invece nell’aia, un pò discosti, bellissimi e chi vuole li può prenotare a BerardinO lomabrdo a Terre di Conca. Non sono tanti, quindi affrettatevi e speriamo che il prossimo anno aumentino.
Paolo Barrale
La FIC da quando c’è Rocco Pozzulo ha moltiplicato le sue attività, sta motivando un numero crescente di cuochi, e compattando gli associati. Un bel lavoro che cerchiamo di seguire anche se ci fa fare i salti da un punto all’altro dell’Italia. Eccoci a Matera nell’anonimo (ma funzionale) Hilton Garden Inn, alla periferia della città e quindi lontano dal bellissimo centro storico. Tante le testimonianze sul palco, si parla di famiglia, di salute, di bambini, tutti temi importanti e basilari, ma con spirito conviviale, senza presunzione e molta chiarezza e semplicità. Insomma stare con questi chef che preferiscono chiamarsi cuochi, è un vero piacere.
Oltre 100 associati, una ventina di nuovi entrati e tante idee: questo in sintesi la presentazione di Raffaele Gemignani direttore della CHIC. Dopo due mandati Marco Sacco lascia la presidenza a Paolo Barrale, chef bravo e ben apprezzato da una larga schiera di colleghi. Di sicuro sarà una Presidenza importante. Si festeggia subito dopo con champagne e con una serie di piccoli assaggi preparati da alcuni associati nel bel resort di Aquapetra.
Mancavamo da tempo e ritorniamo con piacere approfittando di una splendida e luminosa giornata. Colpisce la struttura per la sua piacevolezza e le soluzioni allora originali che comunque sfidano il tempo e rimangono funzionali e moderne. Angelo Nudo ci accoglie con la sua grande passione dei formaggi e ci descrive mirabilmente una piccola selezione fatta al momento. In abbinamento i buoni vini della casa con una sorpresa, il nuovo Dubl a dosaggio zero. In cucina è sempre Paolo Barrale con la sua schiera di giovani cuochi che poi ogni anno si dimostrano vincenti e preparati. C’è molta attenzione al dettaglio, alla giocosità delle proposte in una linea di cucina campana moderna che si destreggia con destrezza lungo l’arco della lunga degustazione senza battute a vuoto. I piatti migliori? l’ottima spuma di ceci con il baccalà e gli eleganti fusilli, meno c’è piaciuto un risotto un pò appesantito e finale in salita con dei dessert curati. Nel tutto scorrono anche (e bene) i vini della casa, e c’è un ottimo carello dei formaggi che merita la segnalazione con possabilità di acquisto.
Altre immagini della ricca giornata del lunedì a Cooking for Art caratterizzata da ben due pranzi in parallelo con il Consorzio del Morellino e la cucina di Marco Bottega e degli Chef Blancs, e dalle esibizioni dei noti pizzaioli, come Salvatore Salvo, Simone Padoan, Pasqualino Rossi ed altri ancora. Mentre intanto al Mercato altre botteghe romane propongono i loro prodotti e i loro elaborati.
La giornata del lunedì di Cooking for Art vede sempre la premiazione dei migliori ristoranti secondo la guida del Touring Club e la consegna dei premi speciali grazie al contributo di alcuni sponsor. Un momento importante per noi, ma anche per il pubblico che vede transitare il fior fiore della ristorazione del Centrosud.
Calda giornata quasi estiva per il pienone degli chef per le vie di Taormina. Non era facile organizzare un evento dispersivo lungo i due chilometri del corso, portando cibo ed attrezzature nel centro storico, invadendo piazze e negozi. Ce l’hanno fatta e anche bene, quindi complimenti ai tanti che hanno lavorato all’evento. Una bella festa gastronomica che ha coinvolto i tanti turisti in transito, incuriositi, ma forse poco preparati. Il prossimo anno bisogna prevedere più interpreti o comunque spiegazioni anche in inglese.
Festa di (quasi) fine estare ad Ischia, nello spazio Indaco dell’Albergo della Regina Isabella. Un posto fantastico che conosciamo bene e dove torniamo sempre con grande piacere. Pasquale Palamaro con l’amico Nino Di Costanzo, ischitano ma pare in procinto di andare in costiera, ed Enzo Coccia, hanno ideato queesta festa chiamando gli amici artigiani dell’isola a raccolta, dal pescatore, al fornaio, dal pizzaiolo alla pizza fritta. E anche qualche illustre ospite da fuori: Paolo Barrale, Alfonso Pepe ed altri ancora. C’è musica, c’è allegria, c’è grande qualità di assaggi con una menzione speciale per gli spaghetti ai 6 pomodori di Nino Di Costanzo. Si ripeterà il prossimo anno, e cercheremo di esserci.
Maccaturo, questo il nome del tovagliolo, quello a scacchi bianchi e rossi, un pò grezzo e pesante, dove si usava mettere la polpetta, la parmigiana, l’avanzo del pasto del giorno precedente o la pietanza fatta espresso. In genere piccoli bocconi saporiti e sostanziosi , gustosi e corroboranti per gente che aveva lavorato duramente tutta la giornata e poi a sera doveva ritemprarsi.