Asparagus, in nome e per conto dell’asparago bianco di Bassano, una delle grandi produzioni contrallate d’Italia che fa la differenza con il resto de mondo. Si celebra la rassegna dedicata all’asparago bianco e noi come tema libero (ci potevamo inventare qualsiasi cosa), abbiamo scelto: “contaminazioni” ovviamente con l’asparago di Brassano protagonista. Intanto, in attesa dei cuochi, ci godiamo la bella rassegna ambientata nel Museo Civcio di Bassano.
Paolo Massobrio
Fare sistema in Italia è sempre difficile, ci prova il Piemonte con Piemonte Land, una specie di Consorzio dei consorzi con tutti i vini. E’ tanta roba: oltre 43000 ettari, 2,5 milioni di ettolitri, 18000 aziende vinicole, 1 miliardo di euro in export; cercando di superare le diversità di immagine tra il barolo e il barbaresco e gli altri, cercando di superare le differenze tra i 50 milioni di bottiglie dell’Asdti e e le 50000 del Carema. Se ne parla a Palazzo Brancaccio con tutti i Consorzi presenti e poi si continua a tavola confortati dalla cucina di Maurilio Garola e ovviamente dai vini piemontesi. Comunque ci sembra un buon inizio di un tour internazionale che porterà queste etichette nelle grandi capitali del mondo. Domanda: ma i consorzi dei prodotti perchè non ne fanno parte?
Ne abbiamo saltati solamente due, siamo infatti giunti alla 24sima edizione. Parliamo del Wine Festival di Merano ed è infatti difficile resistere al fascino della Kurhaus, all’incontro con una selezione di produttori che non ha rivali, alla bellezza di Merano e dintorni, quest’anno in veste primaverile.
Il Vinitaly non è una fiera internazionale del vino, ma una grandissima fiera del vino italiano. Italiani sono il 99% degli espositori, ma non mancano le chicche e le sorprese di vini che vengono da lontano grazie a qualche importatore e in questo caso grazie a Riccardo Cotarella, il più noto dei nostri enologi, la cui fama è arrivata per l’appunto anche in Giappone. Ed ecocci quindi ad assaggiare tre vini, un bianco (vitigno Koshu) e due rossi (merlot). Aromatico e piacevole il vino bianco, di ottima trama uno dei due merlot, e interessante davvero l’introduzione sulle problematiche delle vigne in un ambiente così lontano e diverso.
Vinitaly all’impronta dell’ottimismo con il dollaro svalutato e l’Expò alle porte. I politici poi hanno scoperto da tanto che il vino alla fine fa immagine e cassa, e qui a Verona non manca nessuno di quelli che contano nel settore. Curiosamente il via e il brindisi ufficiale vengono fatti nell’Oltrepò Pavese, un territorio ad altissimo potenziale finora poco espresso. Un brindisi pieno di aspettative, sperando che l’Expò le confermi, ma questo lo sapremo a breve.
Avendo casa in Maremma, all’interno tra i boschi, amiamo questo tratto d’Italia per i suoi straordinari paesaggi e non ultimo per gli ottimi prodotti. Qualche anno fa era nata Maremma Wine Shire a celebrarne i vini, che però rappresentano una Maremma recente e non antica. L’anno scorso si è affiancata Maremma Food Shire, che però da sola rischiava di naufragare. Ora i due eventi vanno giustamente insieme in questa fiera di Grosseto che offre bei padiglioni in ampi spazi, un pò come la Maremma.
Si stringe l’alleanza tra Podere Forte e Enrico Bartolini che curerà la ristorazione nella sede dell’ azienda in Val d’Orcia, senza lasciare il Devero Hotel. L’altra sera il binomio ha funzionato bene mettendo in mostra la serie dei prodotti di Casa Forte. Un’azienda che si distingue dalle altre perchè in piccolo, ma non tanto (parliamo di qualche centinaio di ettari) , cerca di riproporre le migliori eccellenze gastronomiche.
E’ in arrivo Squisito, l’ evento che ogni anno ci porta a San Patrignano. Forse l’ evento più vario e piacevole dell’ anno, perchè l’ atmosfera che vibra su questa magica collina è coinvolgente come poche.
Quali sono le personalità più conosciute ed influenti del mondo del cibo e del vino? Italia a tavola con il suo sondaggio ha dato una risposta precisa: Elisa Isoardi categoria opinion leader e Emanuele Scarello categoria chef.
Il trono più meritato è loro: un maggio ai ragazzi di San Patrignano che hanno reso possibile Squisito.