Paolo Parisi
Brucia le tappe Lorenzo Cogo, sostenuto da un conforto mediatico senza precedenti in Italia, e dalle sue indubbie capacità: in un solo anno è già famoso. E per celebrare il compleanno ha pensato bene di radunare un pò di amici, che non sono poi pochissimi. Pochi sono solo i suoi colleghi presenti, a parte Renato Rizzardi (Locanda di Piero) e Riccardo Antoniolo (Ottocento) a dare una mano.
Carrellata senza fine di chef da tutto il mondo (qui sopra Paolo Lopriore) e sempre più ampia anche la presenza di espositori e di pubblico con gli spazi aumentati come la ressa dei visitatori. L’Identità perde l “identità” in questa crescita? Forse, ma sempre di più diventa luogo d’incontro: c’erano veramente tutti, o quasi, nonostante le pesanti condizioni meteo.
Ci siamo andati spesse volte nel passato. La Rotta del Vino mescola la regata e la passione del mare, con il buon vino e cibo. Ad ogni barca viene abbinato uno chef e fa da cornice il nuovo porticciolo di Rossignano. Questa volta c’era solo Lorenza, che mi passa queste belle foto e il ricordo di tanti buoni piatti assaggiati a confermare il buon livello della manifestazione. Vincitore: Cristiano Tomei dell’Imbuto, complimenti!
A seguire dal post precedente, ecco i piatti di Lorenzo Cogo da noi assaggiati a El Coq a Marano vicentino. Aggiungiamo che per lanciare il locale i prezzi dei due menù Poussin 4 portate e Coq 6 portate sono rispettivamente 35 e 50 euro! Approfittatene.
Ieri è stata a Vico la giornata degli chef emergenti. Una parata di tanti giovani (e meno giovani) cuochi provenienti un pò da tutta Italia. Siamo al B ikini, proprio sulla spiaggia, ed è un bel vivere! Con allegria si parla si brinda e ci si gode il tramonto.
Chef emergenti a Squisito, è la volta di Antonia Klugmann dell’ Antico Foledor di Pavia Udine e Nicola Fossaceca al Metrò di San Salvo. Ambedue bravissimi nel fare meraviglie con l’ orto di casa, che nel caso di Nicola è l’ orto dimare, infatti si presenta con un intrigante e interessante risotto alla lattuga di mare.
Firenze si sta indubbiamente animando da un punto di vista gastronomico. Tra le novità è questo Ossi di Seppia, un bel nome ripreso da Eugenio Montale (poesie giovanili).
Sfilano cuochi di vari continenti, qui sopra Paolo Marchi con Ezio Santin e Yoshihiro Narisawa. Grande interesse in genere per gli spaghetti, grandissimo per la pizza. Un tempo qui si veniva per apprendere l’ arte del sifone e della cucina molecolare, ma i tempi cambiano.