Nuova edizione di Host, forse la più grande fiera del mondo dedicata all’Horeca con migliaia di espositori e chilometri di stand. C’è la ristorazione al completo in vetrina, c’è la tecnica innovativa di tante nuove apparecchiatura, c’è l’eleganza di nuove soluzioni d’arredo, c’è il divertimento di nuove forme e stili per presentare cibi e prodotti, c’è insomma il mondo variegato affascinante e infinito delle mille forme che la ristorazione è capace di assumere per inseguire la qualità. La ricetta non è un’unica, da qui il suo grande fascino.
Paolo Serani
Ed ha avuto un buon successo l’idea di far improvvisare gli chef che volevano esibirsi. D’altronde avevano a disposizione una serie di prodotti di altissimo livello, completati da un banco frutta e verdure allestito per l’occasione. E ci siamo così divertiti fino al brindisi finale. In conclusione un ottimo inizio per un evento che voleva essere limitato, esclusivo, di qualità. E pensiamo che sia andato bene oltre le previsioni.
Papille Esigenti, un titolo curioso inventato da Paolo Serani, che vuole essere di richiamo per chi ci si ritrova in questa dizione. E non sono pochi quelli che arrivano, perlopiù ristoratori, che hanno approfittato della giornata di beltempo dopo il diluvio del sabato. La location è bellissima, siamo al Castello della Castelluccia, al centro dell’Azienda agricola di Giansanti Di Muzio, tra boschi pascoli e prati. La selezione dei prodotti è alta, la presenza dei produttori nobilità ulteriormente l’evento, e noi seguiamo da vicino la jam session di cucina improvvisata: gli chef che si mettono a disposizione girano tra i vari desk e inventano la ricetta al momento con gli ingredienti fantastici che trovano sui desk degli artigiani espositori. Ci divertiamo e poi la giornata si chiude con l’interessante degustazione di formaggi presentata da Enrico Panzarasa e Hervè Mons, celebre affinatore d’Oltralpe.
I funghi dell’Atlas Coelestis
E ci accingiamo ad illustrare un altro evento nel quale siamo stati coinvolti: Papille Esigenti, da un’idea di Paolo Serani, agente della Selecta su Roma. E Paolo Serani riceve i primi produttori invitati ed arrivati a Roma con una cena romana all’Atlas Coelestis, un’inusuale ristorante in zona Trionfale, un pò fabbrica della birra, un pò ristorante di riferimento soprattutto degli abitanti del quartiere. Un ristorante che si basa su un’ottima selezione dei fornitori, e quanto vediamo ce lo conferma ancora una volta. Porcini e ovoli freschissimi in quantità e di rara qualità per far felice la sala (al completo).
Paolo Serani da oltre 30 anni rappresenta su Roma i prodotti d’eccellenza. Eccolo riunire alcuni tra i più noti “Bottegai” di Roma per la presentazione di una linea di salumi dell’azienda Santa Camilla del Molise. Prodotti ottimi, allietati dallo champagne e dagli spaghetti di Alessandro e Francesca, chef del Moma, dirimpettaio dell’albergo che da qualche tempo seguono nella ristorazione, in attesa della profonda ristrutturazione dovuta al passaggio di proprietà.
In perfetta coincidenza con la prima giornata di gran caldo arriva come sempre il cocktail dell’Aldrovandi. Un’occasione per riassaggiare la cucina di Olivier Glowig, per incontrare e brindare con qualche collega ed amico, e per sperare che la prossima stagione sia bella davvero: siamo ottimisti!
30 anni di Quinzi e Gabrieli
30 anni fa nasceva questo locale che ha contribuito non poco al successo della cucina di pesce in città. Eleganza e buone maniere, pesce freschissimo e bollicine di qualità hanno accompagnato negli anni la crescente schiera di fedelissimi. All’inizio erano due amici, Alberto Quinzi e Enrico Gabrieli, originari di Amatrice, comune simbolo della ristorazione laziale, dove comunque (specie allora) il pesce era un perfetto sconosciuto.
Non c’è solo il pangasio che arriva dall’ Oriente, ma anche pesce di prima classe, pescati all’amo, filetti diliscati e nobili che viaggiano in aereo e arrivano a noi integri: Ce li fa assaggiare la Selecta con la collaborazione dell’ Ambasciatore di Sri lanka in una conviviale riunione nella sua ospitale abitazione romana. In cucina due giovani chef emergenti romani, e il risultato è apprezzabile.
Su iniziativa di Francesco Apreda (Imago di Roma) tantissimi cuochi stellati ( e non) si sono ritrovati sulla Scalinata simbolo della Capitale per vivere un momento comune e brindare ai 150 anni dell’Unità d’Italia. La ristorazione romana crediamo viva un ottimo momento, probabilmente non si è mai mangiato così bene negli ultimi 150 anni, è bene quindi farlo sapere in giro, e queste iniziative aiutano di sicuro!