Erano anni che non salivamo a Civitella del Lago, che, come dice il nome domina dall’alto il lago e tutta la valle con un bellissimo panorama. Qui da tre generazioni sono i Trippini , prima Giuseppe, poi Adolfo e, da qualche anno Paolo, che giustamente prima di prendere la responsabilità della cucina è andato in giro, sia con Vissani (poco distante), ma anche Gaetano Trovato e Enrico Bartolini. La sua cucina è rimasta fedele all’impronta originale, qualche piatto si è affinato nel tempo, ma la sostanza non manca mai. Il suo piatto più famoso è forse il “bosco umbro” (c’è anche la versione dolce della “foresta”), e tutta la sua cucina esprime sapore e genuinità. Trattoria quindi ormai evoluta, senza l’ossessione della leggerezza (financo negli stuzzichini o nella piccola pasticceria), ma qua e là qualche virtuosismo appare. Inoltre ringraziamo Chiara Comparozzi e Fabio Cancelloni per il gentile invito, per la compagnia e per averci fatto ritornare in un locale che è rimasto piacevole e fedele a se stesso.
Paolo Trippini
Ed è Andrea Giuseppucci, chef del Gattabuia di Tolentino, chiuso per via del terremoto e quindi alla ricerca di una nuova identità, il vincitore della seconda selezione. Tre romani e un marchigiano, e ha vinto proprio quest’ultimo con un bel piatto di trottole contrastate tra blù di vacca e melograno. Un plauso agli altri che gli sono andati molto vicini: sia Giacomo Zezza del Bistrot con un elegnate merluzzo, sia Gianluca Ricci de Le Tamerici con un ottimo lavoro sulla melanzana vegana, e bravo anche il giovanissimo Andrea Fugnanesi del Settembrini che ha dimostrato un’ottima professionalità.
Due giovani chef insieme è sempre un bello spettacolo, Federico Delmonte da poco arrivato al Settembrini e Paolo Trippini ristorante storico di Civitella, due stili differenti accumunati dalla passione per questo lavoro e dalla voglia di non fermarsi mai. Il primo si presenta con una serie di stuzzichini di ottima creatività, il secondo che lo ricordavamo per una cucina di gran sapore ma un pò pesante, sfodera invece una serie di ricette estive e trova perfino un convincente megatartufo estivo. Il tutto accompagnato dai vini selezionati da Luca Boccoli, uno che è difficile che sbagli un’etichetta.
Riviera Food Festival alla sua prima edizione. Organizzato da Sanremo Promotion vuole presentare il meglio dell’agroalimentare ligure a 360 gradi. C’è l’area convegni, la scuola di cucina, la ristorazione affidata agli agriturismi, la sala dei piccoli produttori e un angolo di Cooking Show che abbiamo coordinato. Qui ci sentiamo quasi a casa e ormai conosciamo bene prodotti e produttori eppure non ci si stanca dietro agli straordinari profumi di questo mare e degli orti di queste colline. Si parte con la sardenaira, dallo street food, ma si sale con le ricette di alcuni bravi chef che vedrete qui di sotto (ci dispiace che non sia venuta quella di Paolo Masieri).
21simo congresso dei JRE con una bella esposizione dei programmi ed eventi svolti, che ha toccato il punto più alto nella descrizione delle varie iniziative dedicate alla solidarietà. Poi è arrivata la presentazione della guida particolarmente apprezzata per il taglio divertente delle fotografie (anche se la diffusione è rimandata al numero di AD di aprile, dove sarà allegata). Ultimo atto ufficiale la presentazione del nuovo JRE: un JRE a tutto tondo, Paolo Trippini e il convegno di sole donne, tema l’imprenditoria femminile, che probabilmente è carente, ma forse al maschile andiamo pure peggio in questi momenti. Poi tutti nello splendido Palazzo Lana per la cena di gala organizzata con tema: il pranzo di Babette. Anche qui sole donne chef con grembiule e crestina, e gli uomini a servire al tavolo. Tutto sotto l’occhio vigile delle due Cristine al comando: Cristina Ziliani padrona di casa e Cristina Parizzi perfetta organizzatrice. Insomma un Congresso veramente al femminile.
Congresso JRE: la prima serata è quella che preferiamo, informale e allegra come si conviene tra giovani professionisti. Allietati dalla musica e dai vini, si assaggiano alcuni stuzzichini preparati da Paolo Trippini, nuovo ingresso nei JRE e da Grazia e Maurizio Rossi dell’Osteria della Villetta di Palazzolo, 4 generazioni di osti e la quinta (Jacopo) è in arrivo! che ci deliziano con delle ottime polpette e uno stracchino da ricordare. Grazie d’obbligo alla padrona di casa, Cristina Ziliani, che ha accolto con grande ospitalità la comitiva (compreso Ganache che ha debuttato con una pipì al centro del salotto!) e grazie a Cristina Parizzi al solito infaticabile organizzatrice.
Carne di Cazzamali, limoni della Certosa di Maggiano, sale grosso e spuma di Tequila, questo il Pere e Musso di Paolo Lopriore che, non dimentichiamo, ha mamma di Acerra e quindi profonda conoscenza delle tradizioni campane. Un Paolo sereno, quello che troviamo alla festa di Villa a Sesta, che chiude in questi giorni l’importante esperienza a Siena, e si prepara al trasloco e alla nuova avventura a Como. Auguri grande e magnifico Paolo! Per la cronaca è anche abile a fare i cartoccetti, ben 400 tutti a mano!
Un piccolo borgo in mezzo a vigne (famose), poche case, la metà sono ristoranti di vario genere (dalla pizza alla stella Michelin) e tutti, sotto la spinta di Elisa e Senio de l’Asinello (uno dei 5 ristoranti, delizioso) si sono organizzati per dar vita a una giornata di festa. E ieri la festa c’è stata ed anche con un riscontro maggiore del previsto (dopo tre ore era tutto soldout). Buono il livello delle tante proposte con qualche punta di grande qualità grazie anche alla presenza come guest star di due chef del calibro di Antonio Guida e Paolo Lopriore.
Serata dei giovani chef al Bikini. Giovani? qui nessuno ti controlla il passaporto e la flessibilità è la parola d’ordine accanto all’allegria, quindi diciamo che erano tutti giovani per voglia di fare e partecipare. E anche tra gli ipermaturi c’era voglia di allegria e di godersi la serata graziata dalla pioggia che è comparsa solo a metà giornata, proprio quando ci doveva essere la gita in barca poi annullata per il terremoto. Come dire che Gennaro non solo è bravo, ma anche fortunato: le azzecca tutte. (continua)
Un giorno a Perugia a discutere di formazione e poi alla fine un aperitivo da ricordare, all’Hotel Brufani, e un bistrot che, al momento, è un’occasione perduta, T2 di Trippini….Paolo dove sei con i tuoi prodotti, i tuoi formaggi, il tuo ambiente?