Premiazioni con i botti si potrebbe dire, sì perchè alla fine ci sono stati anche i fuochi di artificio per festeggiare la torta finale, una specie di compleanno per i 10 anni del Premio IAT. Un bel successo per Italia a Tavola che ha visto il suo sondaggio crescere vertiginosamente negli anni e sabato sera su questa bella terrazza della Cantalupa c’era veramente il fior fiore delle Associazioni e dei cuochi. Tra grandi prodotti e qualche ricetta ben studiata (tra quelle assaggiate ottimo il tonno di Ciccio Sultano e il glacier di Chico Cerea), è stata una serata veramente densa e per giunta allietata da un clima finalmente primaverile. Insomma Albero Lupini le ha azzeccate tutte, complimenti!
Patrizio Roversi
Inizia con un importante Convegno affollato di personalità il Premio Italia a Tavola: una due giorni di eventi per celebrare il sondaggio che è ormai diventato un punto fermo nel panorama della ristorazione italiana. Si parla del servizio di sala, di accoglienza e di formazione. Soprattutto della necessità di avere un percorso di Alta Formazione che ancora manca qui da noi. Ne parlano esponenti che vengono dall’Università, dalle Istituzioni, dalle Associazioni di Categoria. Un intervento anche di Lorenza che manda il video dell’ultimo Emergente, quello di Merano, e descrive bene i nostri sforzi per cercare di stimolare i giovani professionisti di sala a confrontarsi liberamente. Solo così potranno crescere.
Un invito dall’Ente Fiere ci spinge a visitare il padiglione della Federalimentare. Un percorso un pò noioso e monotono di corner dedicati al meglio della nostra industria alimentare. Francamente ci aspettavamo qualcosa di più coordinato e stimolante. L’angolo dell’Ente Risi è comunque il migliore e poi al secondo piano ecco l’ampia sala del ristorante (bruttina anche questa, con il soffitto grezzo appena nascosto dai tendaggi) e una terrazza più gradevole. Risotti affidati al simpatico ed esperto Balin e quindi buoni, buono anche il gattinara e interessanti alcuni commenti e aneddoti sul riso raccontati da Patrizio Roversi aiutato da belle immagini tra le quali una formidabile citazione di Riso Amaro. Ospite d’onore Roberto Formigoni, forse si poteva scegliere meglio.