In gara per la seconda batteria Pietro Massano del Piano 35 di Torino, e 3 chef lombardi: Lorenzo Vecchia del Volm (chiuso, ma riaprirà a breve), Nicolo Boveri di 810 in provincia di Pavia, e Andrea Lombardi dei Fontanili di Gallarate. Gara meno combattuta di quella del mattino, con Andrea Vitali che viene scelto dalla giuria per la Finale.
Pietro Massano
Nota bene, pochi giorni dopo la nostra visita abbiamo appreso che lo chef è andato via.
Solo quando ti affacci al 35simo piano (e vale la pena) ti ricordi che sei a Torino. Un locale internazionale che aggiunge pregio alla città e che è un piacere visitare per l’insolita location (da non perdere anche un cocktail all’utimo piano, il 37simo, e il giro della serra. Un valente servizio si prende cura di te al piano terra, e, se hai un cane, ti fa evitare le scale mobili, ti accompagna all’ascensore e ti porta su. Su sei quasi in Paradiso, peccato soloche il tempo non era proprio al meglio, ma il servizio, sempre efficiente ti mette a proprio agio nonostante che abbia un bel da fare (il locale è sempre pieno). Anche in cucina ovviamente hanno un bel da fare, anche perchè è divisa su due livelli (in modo da gestire al piano di sotto la sala eventi). Questo complica un poco la vita, ma comunque si avverte poco o nulla in sala. Ivan Milani non lo conoscevamo, ne avevamo sentito parlare e bene quando era al Resort San Quintino di Busca ed ora lo ritroviamo qui per altro ben circondato (con Fabio Macrì sous chef ed esperienze da Adrià e Fat Duck, e Pietro Massano, passato a Villa Crespi). Ottimo l’inizio con due piatti dove il green era protagonista in modo incisivo ed elegante: il sashimi di fassone e una bella interpretazione dell’asparago in varie temperature e consitenze. Poi un piatto un pò piacione ma indubbiamente succulento e di effetto: l’uovo d’oro, e un altro piatto molto convincente di indubbia forza e spessore: lo sgombro affumicato. Meno ci è piaciuto il proseguio con i due primi (pesante il risotto, un pò coperti i tortelli) e leggermente troppo sapido il piccione. Ci rimane quindi qualche dubbio, ma magari siamo stati anche sfortunati, e ci ripromettiamo di tornare perchè siamo curiosi, e convinti che una così bella brigata ci farà mangiare bene dall’inizio alla fine.