Quanto sarebbe costato un menù di 42 chef del calibro di quelli di ieri sera, il meglio del meglio di Roma e del Lazio? Ed infatti gli ospiti hanno apprezzato l’occasione riuscendo ad esaurire le oltre 4000 prozioni preparate e servite in meno di due ore (altro record). Una grande serata, per la qualità e quantità delgi chef, ma anche per l’atmosfera che si è creata. Due tavoli erano stati riservati a coloro che si sono sacrificati nei soccorsi: La Protezione Civile, e i Vigili del Fuoco. Il preside dell’Istituto Alberghiero di Amatrice, visibilmente commosso, ha ringraziato lo sforzo che ha fatto tutta la Ristorazione a favore dei terremotati. Una sala piena ha confermato che la solidarietà riesce a far arrivare a Rieti il suo messaggio. Grande insomma la partecipazione di tutti, ed ora avanti per la terza ed ultima serata.
Pino Caprioli
Taste of Stars italiane a Leuven, e grande performance di Mauro Uliassi, uno degli chef più amati sia in Italia che all’estero. Con la sua brigata compatta e scanzonata ha conquistato tutti qui in città: 6 giorni sempre pieni a pranzo e a cena grazie anche all’infaticabile lavoro di Carla e Pino Caprioli, titolari dell’Officina Clandestina, che è una specie di ambasciata del gusto italiano in Belgio. Alla sua seconda edizione l’evento si è ampliato, alla Trota si sono aggiunti La Tradizione di Vico e appunto Uliassi e già si lavora per continuare a crescere. Auguri a Pino che se lo merita e intanto noi, in compagnia di Hanne Grégoire, che cerca di unire e stimolare i giovani chef fiamminghi sulla strada della qualità (e speriamo di fare anche qualcosa assieme nel futuro), ci godiamo i piatti di Mauro, alcuni formidabili altri più piacioni, ma quando si lavora in trasferta e bisogna accontentare tutti non si può di certo rischiare. Insomma un bel successo, con la gente che esce tutta contenta: è l’Italia che va avanti.
La scorsa settimana siamo stati a Leuven in occasione della seconda edizione di Taste of Stars. Ecco l’inizio con a presentazione al Rathaus (bellissimo) di Leuven. Pino Caprioli, l’organizzatore, presenta alla stampa locale gli chef protagonisti: Mauro Uliassi al completo con la sua brigata, Salvatore De Gennaro che allieterà con i suoi straordinari prodotti campani, mentre i fratelli Serva della Trota non ci sono ma arriveranno a seguire per ripetere il grande successo dello scorso anno.
Siamo a Leuven, cittadina piacevole e storica, che comunque non è certo Bruxelles, anche se vanta vari ristoranti stellati. Eppure arriva l’Italia con le due stelle della Trota ed è grandissimo successo, al limite della capienza del ristorante ospitante, Officina Clandestina, di circa 50 posti portati fino a 60 per accontentare se non tutti qualcuno di più. Sei giorni con oltre 100 coperti tra pranzo e cena e altrettanti mandati via testimoniano la potenzialità e l’indice di gradimento della nostra cucina all’estero. Successo dovuto al bravo Pino Caprioli, titolare dell’Officina e personaggio conosciuto e benvoluto qui in Belgio che ha saputo ben comunicare l’evento che aveva organizzato richiamando il fior fiore della sua clientela e la televisione che ne ha allargato il ritorno mediatico. Lode ovviamente anche ai due fratelli Serva e alla loro brigata, che si aspettavano forse un impegno minore e che invece si sono trovati un sold out a pranzo e cena e che hanno dovuto lavorare senza risparmio di forze e prender fiato. La cucina dei Serva non è certo facile, è basata sul pesce di acqua dolce che è materia difficile, ma proprio per questo convince e stupisce la clientela forse all’inizio dubbiosa, ma poi subito conquistata dall’eleganza e dai sapori non scontati e attesi. E ci fa sempre pensare, quando poi torniamo in Italia, sul grande potenziale che esiste all’estero e che non riusciamo a sfruttare forse come potremmo fare.