La pizza a taglio è sempre stata una specialità romana, nobilitata da alcuni grandi pizzaioli e in primis da Garbiele Bonci. Arriva anche Renato Bosco con questo nuovo locale che forse è il primo di una lunga, speriamo, serie.
Renato Bosco
Dai 25 anni delle Donne del Vino, ai tanti incontri lungo i padiglioni. Tanta gente, e, per essere di domenica, tanta gente interessata a detta dei produttori. Ma il Vinitaly si giudica il lunedì, vedremo. Intanto apprezzabile l’evento pizza con l’insolita chiusura con il tango, tutto questo la sera al Palazzo della Gran Guardia. U giorno allegro finito con una brutta notizia: è morto Franco Biondi Santi, un uomo che per immagine, anima, pensiero ha rappresentato per quasi un secolo l’Italia migliore del vino. L’avevamo incontrato a gennaio a Siena, in una fredda giornata, dritto come un fuso. Un bel sorriso , una stretta di mano, la mano di un gran signore.
Il lievito madre appassiona gli esperti e gourmet in misura crescente, pane e pizza sono sempre più argomento di discussione e differenziazione, e si allunga ogni giorno la schiera dei fans. Uno dei protagonisti di questo scenario è senza dubbio Renato Bosco, cresciuto in una terra eletta (infatti a Verona è ben radicata la cultura del lievito madre anche se più ai fini dei dolci tradizionali che della pizza e della focaccia). Renato si esercita su ambedue i versanti, il dolce e il salato ed offre un menù interessante ai clienti del suo locale posto alla periferia orientale di Verona. Ci siamo andati a mezzogiorno, quando l’offerta non è completa come la sera, ma è bastato per accorgersi che questo è un indirizzo da tenere bene a mente.