Prima volta di Albergatore Day, l’evento ideato da Federalberghi Roma, al Convention Center La Nuvola, ed è subito un grande successo di operatori e di pubblico. Merito degli organizzatori (con Federalberghi, Leoanrdo Stabile e Key Comunicazione) merito della bella location, merito degli oltre 140 espositori che hanno affollato il bel parterre. Due giorni di convegni e incontri e per noi due giorni intensi di gare e di talk show. Siamo molto orgogliosi del backstqage di gara, veramente bello e spettacolare, dove i forni Moretti (per la pizza) e Rational (per gli chef) hanno avuto modo di mettersi in bella mostra. Backstage dove abbiamo anche realizzato interviste in diretta molto apprezzate e seguite. Ma anche il nostro spazio centrale ha avuto un seguito eccezionale. Numerosissimo il pubblico che ha seguito le premiazioni e le gare, e che è stato coinvolto nel talk show continuo che ha avuto nei due giorni oltre 50 applauditi protagonisti, per cui è impossibile nominarli tutti. Ringraziamo almeno Sara De Bellis e Nerina Di Nunzio che hanno aiutato me e Lorenza nella conduzione. Molto apprezzati anche i nostri espositori per l’alto livello dei prodotti esposti. I vini di Vinea Domini, Azienda Pallavicini, Famiglia Cotarella. L’acqua di Filette in eleganti bottigliette di alluminio, i tartufi di Urbani tartufi e il pecorino sardo di montagna e il guanciale delicato di Cibaria. Protagonista di molte ricette la pasta del Pastificio dei Campi e l’olio dedicato di Olitalia, le farina di Agugiaro&Figna sono state la base degli impasti della pizza, e il pollo di Amadori è stato richiesto in alcune ricette. Nel nostro cuore il grande parmigiano reggiano di Giovanni Minelli, presente con alcune stagionature pazzesche in nome del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Nelle due giornate di gara sono stati selezionati 3 finalisti per la pizza, 3 per gli chef (nomi e ricette li ritroverete nelle immagini che seguono) che rivedremo a Roma per la Finale di Emergente 2020. Importante novità la finale di Emergente Ricevimento, ideata proprio per celebrare questo evento, che ha visto prevalere Simone Valestra sulla comunque bravissima Benedetta De Pascale. Premiazione che si è svolta alla presenza di Antonella De Gregorio e Gianluca De Gaetano di Federalberghi, in rappresentanza del Presidente Giuseppe Roscioli. Ultimo ringraziamento al nostro team, Daniela Giulia Charline e Lucrezia, che ha lavorato intensamente al funzionamento dei tanti contenuti che hanno animato il nostro programma.
Riccardo Di Giacinto
Sei cantine cooperative del vino: Valpolicella Negrar, Vald’Oca, Cantina Pertinace, Vignaioli del Morellino di Scansano, Frentana, CVA di Canicattì in rete per valorizzare meglio la propria immagine e rappresentare il meglio dell’Italia del vino. Si sono presentate in sei ristoranti romani ottenendo un largo riscontro e consenso.
Andiamo a conoscere meglio i sei ristoranti coinvolti nell’iniziativa di The Wine Net e che proporranno, nei giorni di 29-30-31 Ottobre, alcune delle migliori etichette di vino delle 6 cooperative che compongono la rete di The Wine Net. Questi vini verranno messi in degustazione e abbinati con un menù ad hoc ai piatti migliori dei ristoranti.
Partiamo da Madeiterraneo – Terrace Restaurant.
Un ristorante elegante con vista mozzafiato su Roma con una cucina che unisce la cucina italiana ai sapori della tradizione greca, medio orientale e spagnola. MadeITerraneo, il nuovo ristorante di Riccardo di Giacinto, chef patron del Ristorante All’Oro una Stella Michelin e Ramona Anello al sesto piano del palazzo Rinascente a via del Tritone. Progettato, su indicazione dello chef, dall’architetto Danilo Maglio, MadeITerraneo è elegante e raffinato. Un ambiente dal sapore retrò ispirato agli anni ’50 e ’60 in Italia. Linee nette e superfici lucide caratterizzano l’arrivo al ristorante che immediatamente si apre sulla città e sul cielo. Il ristorante, aperto dalle 10.00 alle 23.00, così come il bar, gioca sui sapori delle cucine del Mediterraneo accompagnando l’ospite in un viaggio tra tradizioni gastronomiche che inizia da quella romana passa per quella maiorchina fino ad accogliere i sapori greci. Madeiterraneo, Terrace Restaurant è stato pensato per incontrare i gusti della clientela internazionale di Rinascente, per i romani e per tutti i gourmand, appassionati di buon cibo e curiosi di scoprire nuovi modi di interpretare la cucina.
Alla Famiglia Tipa dobbiamo uno dei più interessanti raggruppamenti di aziende vinicole d’Italia: Grattamacco, Colle Massari, San Griogio e Poggio di Sotto. QUest’ultimo detiene forse il record del più alto prezzo pagato in Italia per attaro di vigneto. Ma li vale tutti e la conferma anche l’altra sera, nella bella terrazza della Rinascente dove Riccardo Di Giacinto gestisce con successo il Madeiterraneo, che ha visto convenire tanti bravi colleghi romani.
Dopo la claura ricompare il ponentino e ringraziamo la Moet Chandon per l’invito a goderselo dalla terrazza della Rinascente dove opera cone stro Riccardo Di Giacinto. Sono serate che ti riconciliano con la città, tra i gustosi appetizers e le originali coppe di champagne servito alla giusta temperatura.
Curiosi gli ultimi anni di Ramona e Riccardo, una delle coppie più rappresentative della nostra ristorazione. Dopo essere stati fermi a lungo nel cambio di sede, quasi improvvisamente hanno aperto un albergo, The Hall, il nuovo ristorante All’oro, il ristorante distaccato Madre (consulenza) e il nuovo ristorante all’ultimo piano della Rinascente. Questo è l’anno del consolidamento, e ci sembra stiano puntando soprattutto sul MadelTerraneo (Rinascente) e ovviamente sul ristorante originale, quell’All’oro che li ha portati alla ribalta. E ci troviamo appunto in quest’ultimo, un’elegante bomboniera che sembra di stare in un club inglese, ma a riportarci a Roma sono i sapori che Riccardo ci propone. E lo troviamo in piena maturità, fedele ai suoi principi (meno male) e cioè il gusto come obbiettivo principale, con in più una certa giocosità che non fa male e un lodevole servizio di sala che interagisce con il cliente. Piccole sfumature da evitare come il formaggio troppo ripetuto e i tortelli troppo coperti dall’intingolo, ma per il resto è una carrellata di piatti buoni, che si fanno per giunta facilmente apprezzare e questo va a vantaggio del consumatore. Forse non acconteranno i palati difficili di qualche gastronomo errante, ma siamo dell’opinione che non sempre a tavola si devono per forza fare elucubrazioni che finiscono il più delle volte per essere senza alcun profitto.
Inaugurazione l’altro ieri di Taste nel clima tropicale di questo umido settembre. Il meglio della Ristorazione romana in grande spolvero e forze distribuita nell’arco di 500 metri intorno all’Auditorium. gli ampi spazi aumentano la godibilità dell’evento e per gli appassionati è un indubbio piacere trovare riuniti tanti nomi celebri. E’ previsto un gran pienone.
Nonostante il caldo il luglio è denso di presentazioni, incontri. Ruffino è un marchio storico, oltre un secolo di vita ed un’etichetta, la Riserva Ducale Oro che appartiene alla storia del vino italiano. Ne abbiamo ancora qualche vecchia annata che custodiamo gelosamente. Adesso è gran selezione, la riserva superiore del chianti classico, e viene presentata assieme agli altri vini dell’azienda che ricordiamo è stata acquistata dalla Costellation Brands, l’azienda numero 1 al mondo per fatturato.
Una cantina sociale attiva e con una bella immagine quella di San Marzano che si presenta a Roma alla Rinascente. I vini sono accattivanti e la location ideale con una terrazza strepitosa che si affaccia sul centro storico. Serata dedicata soprattutto al Tramari, un rosato leggero ma non banale, elegante con chiusura un filo troppo dolce. Ci è piaciuto, in meglio, l’Edda, un vino bianco che non ti aspetti in Puglia, anche questo elegante con note aromatiche interessanti e buona struttura per finire con il possente primitivo 60 anni da uve ad alberello. In abbinamento le sfiziosità di Riccado Di Giacinto servite con puntualità e professionalità da una brava brigata di sala.
11 anni di lavori, dei quali solo la metà di cantiere effettivo, il resto per motivi burocratici. Ci vuole tanta pazienza e tanti soldi (260 milioni, dei quali un decimo, ben 25 milioni, versati al Comune per oneri urbanistici, …….vorremmo sapere quali). Ma alla fine Sudhitham Chirathivat, il ricco e paziente propietario del Thai Group che controlla la Rinascente, può dirsi soddisfatto: ha creato il department store forse più bello del mondo. Il basement è straordinario, con un intero lato occupato dall’antico acquedotto romano che racconta attraverso un magnifico gioco di luci e parole, la sua millenaria storia. Gli altri piani si alternano con un design perfetto che richiama quello del Colosseo quadrato, ospitando i migliori e più noti brand del lusso. L’ultimo piano è quello delle delizie gastronomiche. 4 lati, il primo affidato alla Pasticceria Bompiani, il secondo cucina salutare e ristorazione veloce, il terzo pizza e wine bar con ampia area formaggi affidata a Feudi di San Gregorio, e la parte più importante affidata a Ramona e Riccardo Di Giacinto di All’oro. C’è il bar, il bistrò, il ristorante sulla veranda e le terrazze superiore per un totale di oltre 700 mq. Ne vedremo delle belle! Il tutto coniugato con un design superbo, una serie di soluzioni architettoniche di effetto che ritagliano gli spazi e motiplicano il piacere. Insomma nel centro di Roma una vera attrazione da vedere e godere e che tra l’altro dà lavoro a 700 persone.