Ancora ci dobbiamo andare, ma per quello che si capisce dalle immagini il Castello la Leccia è una vera gemma ancora poco nota, nel centro del Chianti in quel versante che scende dal Borgo di Castellina verso lo Scalo. Una proprietà ragguardevole (dell’imprenditore svizzero Rolf Sonderegger), con solo una piccola frazione, poco più di una dozzina di ettari, dedicati alla vigne e soprattutto al Sangiovese per un totale di 50000 bottiglie e 4 etichette. Ne abbiamo assaggiate 3 in una degustazione via web, come ormai si usa, particolarmente riuscita secondo noi e ringraziamo Riccardo Gabriele per averla così bene organizzata. I vini sono stati presentati dal direttore, l’esperto Guido Orzalesi e ci sono parsi interessanti e soprattutto con un ottimo potenziale. Un limite comune è l’eccessivo grado alcolico sul quale stanno lavorando per ridurne l’impatto, grazie anche al differente impianto di allevamento delle nuove vigne. I tre vini: il Vivaio del Cavaliere 2018, un IGT dalla polpa succosa ed invitante di frutta rossa matura è il vino base (sangiovese con syrah e malvasia nera). Poi ecco il Chianti classico 2017 più speziato e vario, con un finale leggermente chiuso ed amaro dovuto ad un’annata non molto felice, ma che comunque si fa apprezzare per la sua complessità. Infine il vino più interessante e di pregio, il Chianti Gran Selezione vigneto Bruciagna 2015 di bella struttura ampia e setosa, profondo con note di liquirizia e cuoio.
Riccardo Gabriele
Sempre più numerose e attive le donne del vino. Qui sopra Pia Berlucchi dei Fratelli Berlucchi, un vero esempio di vitalità straordinaria. E con Lei tante altre che ormai animano la scena del vino e di questa Fiera. Un Vinitaly che finisce con un segno postivo grazie anche a loro.
Al nome di Paolo Parisi accorrono in molti, considerando il periodo festivo, merito anche di Riccardo Gabriele che ha saputo presentare al meglio l’ evento.