Ci si inerpica per un breve ma ripidissimo tratto salendo gli stretti tornanti che portano all’azienda a su un breve pianoro ecco la struttura elegante e solare di Fongaro. E’ il regno di Tanita Danese, giovane instancabile ed appassionata titolare, che segue con determinazione e coraggio la strada intrapresa: vini spumanti di solo metodo classico, vini praticamente biologici visto anche la posizione quasi eroica dei filari, vini che offrono attraverso 6 tipologie un percorso completo per chi ama le bollicine. Siamo amanti dal pas dosè che qui è ben rappresentato e brindando con Tanita e l’amico Riccardo Penzo si discute delle potenzialità della denominazione Monti Lessini, in sicura crescita, ma con un potenziale ancora tutto da scoprire.
Riccardo Penzo
Un piccolo locale senza pretese questo “Al Callianino” in val d’Alpone, però poi alla fine si scopre che il giovane chef Alberto Mori qualche carta da giocare ce l’ha. I suoi piatti tentano un percorso alternativo pur nella semplicità (e nei prezzi) di un bistrot, e se non fossero così necessariamente frettolosi, sarebbero sciuramente ancora più interessanti. Siamo qui ospiti di Papà Maurizio e figlia Tanita, grazie all’amico Riccardo Penzo che ci ha fatto scoprire questo posto poco conosciuto e un pò nascosto. Si beve, bene, grazie a Fongaro.
Il Veneto è forse la regione più effervescente e lo dimostra con una larghissima presenza di giovani chef. Qui ne vediamo 5, appassioanti e professionali, che lasciano un ottimo ricordo. Vince e va in finale l’unica donna di questo concorso, Silvia Moro del ristorante di famiglia, Moro a Montagnana.
Brucia le tappe Lorenzo Cogo, sostenuto da un conforto mediatico senza precedenti in Italia, e dalle sue indubbie capacità: in un solo anno è già famoso. E per celebrare il compleanno ha pensato bene di radunare un pò di amici, che non sono poi pochissimi. Pochi sono solo i suoi colleghi presenti, a parte Renato Rizzardi (Locanda di Piero) e Riccardo Antoniolo (Ottocento) a dare una mano.