Grande cena di gala con alcune decine di chef appartenenti all’Associazione schierati in varie file nei due saloni dell’albergo. Istituzioni, Produttori Giornalisti e invitati hanno arricchito l’evento e in certi momenti si faceva veramente fatica a passare. Ma la formula di tante postazioni affiancate è sempre la più funzionale per riuscire a smaltire senza troppi intoppi le aspettative. La presenza di Cannavacciuolo e Scabin è stata festeggiata dall’inesauribile gruppo di chef isolani che si sono mostrati sempre allegri, coesi e propositivi. Insomma una bella serata che ha dimostrato che la qualità della ristorazione siciliana c’è, ed è più ampia di quanto si possa pensare grazie ai molti giovani chef che stanno seguendo le orme dei conclamati maestri.
Roberto Beneventano
Una bella nuova ed originale iniziativa quella pensata dai fratelli Spigaroli, in particolare Luciano. Un’occasione per ritornare al Cavallino Bianco dove mancavamo da tempo. 10 Maison du Champagne, con tante buone etichette, in degustazione libera, ma anche guidata con abbinamenti originali e centrati di grandi prodotti come parmigiani lungamente stagionati o salmone particolari, ma anche con ricette di casa. Una bella idea e un bel successo fin dalla prima edizione. Complimenti.
Il titolo è a dir poco invitante: un mare di champagne! ….non si può resistere e infatti siamo venuti di corsa. All’inizio pensavamo di esserci sbagliati, abbiamo rischiato di affogare in un mare di acqua, cioè di pioggia. Poi però l’evento è riuscito a decollare, la pioggia ha continuato ad infastidire, ma non ha impedito che lo champagne facesse da protagonista assoluto. L’idea di questo evento è venuta a 7 ristoranti di Alassio che si sono uniti per realizzarla e si sono dati anche un nome: Macramè, foriero di altre iniziative. Presenti marchi notissimi e altri meno, un buon livello in generale e non mancavano alcune chicche e anche alcune bottiglie preziose. Insomma la risposta c’è stata e accanto allo champagne in buona evidenza i finger food dei 7 ristoranti, e la piacevole cornice: il restaurato Grand Hotel di Alassio che ha dato confort e ambiente più che degno all’evento.
Quando si parla di champagne la Francia mette a disposizione la sua ambasciata (uno dei palazzi più belli del mondo, Palazzo Farnese), l’ambasciatore in persona e non lesina sui contenuti (cerimoniale, coccarde, riconoscimenti e ovviamente tanto champagne). Un esempio da seguire se vogliamo anche noi non solo esportare in quantità, ma anche migliorare l’immagine e aumentare il livello dei vini venduti. In abito lungo e cravatta nera, sono state decantate le virtù del vino più amato forse al mondo e consegnati gli attestati ad un numero di estimatori, tra i quali Lorenza e il sottoscritto (al suo secondo attestato). E poi gran vino all’aperitivo e soprattutto durante la cena con impeccabili Roederer e Billecart Salmon, e soprattutto un elegante jeroboam di Deutz.
Organizzata dal CIVC, la giornata dello Champagne è sbarcata quest’anno a Roma. Bella la location, il Complesso Monumentale di Santo Spirito di Roma, un centinaio le etichette presentate.