Uno dei due titolari di Toscobosco, David Rossi, ha ancora vivo il ricordo della nonna, che durante la guerra, nel paese occupato dai nazisti, riusci a salvare un gruppo di bambini nascondendoli nel bosco e sopravvivendo per due settimane con solo quello che riusciva a raccogliere tra gli alberi e i rovi. E a casa sua le radici hanno sempre occupato un posto importante nella tavola di tutti i giorni. Da qui nasce il progetto Roots, cercare di ritrovare e riproporre in forma moderna questi ricordi.
Roberto Burroni
Roots, radici. I bistrattati tuberi alla riscossa. Chi pensava che fossero poveri, brutti, incolori e insapidi si è dovuto ricredere. Merito di Toscobosco, l’azienda di David Rossi e Roberto Burroni, che dopo aver trovato il successo con i tartufi, non si sono fermati, e nel bosco sono penetrati fino in fondo, o meglio anche sottoterra. Eccoli presentare la loro nuova linea di prodotti “Roots” e per farlo non hanno lesinato: una location suggestiva in mezzo al bosco, un megaschermo con effetti speciali, sui quali torneremo con un altro post. Intanto godiamoci questi aperitivi e stuzzichini (vini ottimi di Tenuta D’Alessandro).
Rispetto allo scorso anno c’è stato un forte incremento nel numero degli espositori con presenze un pò da tutta Italia e questa cosa ha sicuramente arricchito la manifestazione, e ha aumentato l’interesse del pubblico che si è fermato lungamente ad assaggiare e ad approndire la provenienza delle tante “chicche” presenti. Qui qualche immagine in una sintesi largamente non esaustiva.
Accettiamo l’invito di David Rossi e Roberto Burroni a visitare la loro azienda, Toscobosco. Siamo nel periodo del tartufo nero e non del bianco migliore, ma è sempre un bel vedere e annusare i profumi che il loro campionario emette. Il prodotto è invitante e loro sono ben assortiti, il primo, David, ha solida conoscenza della materia, il secondo Roberto creatività che lo stimola a percorrere percorsi innovativi di comunicazione. Insomma, non ci si annoia.