Tante le nuove stelle, tutte condivisibili, meno condivisibile è che ne mancano sempre tante altre all’appello, soprattutto tra le due stelle. Tutti ci aspettavamo poche novità al vertice, Zero 3 stelle soprattutto, ed infatti zero sono state. Speravamo nelle due stelle, un’area largamente sottostimata dalla Michelin italiana. Purtroppo ce ne sono solo 3 (al netto due visto che un due stelle è stato declassato). Però almeno sono di spessore, Davide Oldani che nemmeno ricordavo ne avesse solo una, dandone scontate le due, e a buon contorno due ex Emergente Chef di lusso: Matteo Metullio (che le ha riconquistate, quindi doppio merito) e Rocco De Santis, la vera sorpresa di questa edizione. Ma complimenti anche agli altri e ai vari nostri ex Emergente, come Luigi Salomone con il suo bellissimo nuovo ristorante e Juan Quintero, al quale non era stata data lo scorso anno, ma puntualmente questa volta non ha fallito.
Rocco De Santis
Tutti a Piacenza per onorare le stelle Michelin. Tante le novità, alcune dolorose, come la perdita (da due a una stella) per due ristoranti storici come il Sorriso di Soriso e Vissani di Baschi. A loro va il nostro primo pensiero. Poi il secondo a chi ha trinfato: Enrico Bartolini, il nuovo che avanza a tutta velocità, secondo noi meritatamente. Il terzo pensiero è per le due stelle in Italia: dovrebbero rappresentare tra l’alta fascia della ristorazione italiana e sono un numero limitato. Erano già poche prima, ora sono anche di meno, doppi complimenti quindi a Mammoliti e a Doanto Ascani che hanno centrato l’importante traguardo. Chiudiamo salutando i tanti ex emergenti che hanno ottenuto la stella quest’anno, Gorini, De Santis, Puleio, Griffa, Raciti un grande abbraccio a tutti voi.
Una bella domenica quella passata a Vertine: un borgo piccolo, ma perfetto, con tanti angoli caratteristici ognuno occupato ed animato da un cuoco, da un prodotto, da un vino. E c’erano tanti bravi chef stellati e del territorio e anche qualche pizzaiolo. Un bel connubio tra Chianti e Campania, ….Campania? sì, perchè l’idea è di Vincenzo Guarino chef al Castello di Spaltenna di Gaiole che qui ha chiamato a raccolta amici vicini e lontani. Ed è venuta una bella festa alla quale volentieri abbiamo partecipato.
Ed ha avuto un buon successo l’idea di far improvvisare gli chef che volevano esibirsi. D’altronde avevano a disposizione una serie di prodotti di altissimo livello, completati da un banco frutta e verdure allestito per l’occasione. E ci siamo così divertiti fino al brindisi finale. In conclusione un ottimo inizio per un evento che voleva essere limitato, esclusivo, di qualità. E pensiamo che sia andato bene oltre le previsioni.
E qui riproponiamo alcune immagini dell’ultima giornata, sicuramente la più densa di emozioni, con le premiazioni dei ristoranti meritevoli del centrosud (e ringraziamo veramente i tanti ristoratori arrivati anche da lontano), e poi la finale del Premio miglior Chef Emergente d’Italia 2015. Come sapete Olvier Piras dell’Aga di San Vito Cadore ha vinto su Gianfranco Bruno de La Masseria del Falco di Forenza e su Nikita Sergeev de L’Arcade di Porto San Giorgio. Ancora complimenti a loro e penso sia interessanti rivederli in queste foto.
Vistamare all’Hotel Fogliano
Deve seguire tutto Rocco De Santis, il nuovo e giovane chef, in questo bell’Hotel: dalle colazioni al mattino al pranzo (sulla spiaggia e in terrazza), al ristorante gourmet serale. C’è da fare soprattutto in estate, ma lui lavora sodo e con grande impegno. E’ arrivato da pochi mesi, ha già preso le giuste misure e siamo convinti che l’anno prossimo con migliore e più maturata esperienza e consocenza della zona, riuscirà a darci una tavola di ottimo profilo. Ma già oggi si passa una bella serata in questa terrazza sul mare (per l’inverno c’è la bella sala tutta a vetri sempre con vista mare), ben serviti da Carmine, sotto l’occhio vigile dei titolari. Rocco si esprime con tecnica evoluta affrontando con slancio un’ampia varietà di ingredienti. Il suo menù è una vera cavalcata di sapori con giudizio finale positivo, che potrebbe essere a nostro giudizio maggiormente convincente, limando qua e là qualche orpello superfluo che distrae l’attenzione dall’ingrediente di riferimento e abbassando il livello delle sfumature dolci (il coulis di pesca, la confettura di albicocche, l’uvetta, la marmellata di cipolle, le mele ecc..) presenti in molte delle sue ricette. I piatti migliori: i due primi, un pò “piacioni” ma di gusto pieno e centrato.
Fa piacere scoprire su questo litorale che è sempre stato avaro di novità interessanti, una bella e funzionale struttura. Il vecchio edificio, l’ultimo della schiera che da Latina Mare si allunga verso Sabaudia, è stato completamente ed intelligentemente ristrutturato. Ora le camere sono belle e funzionali, gli spazi comuni molto grandi, il tratto di spiaggia adiacente lungo e ben attrezzato. Da qualche mese in cucina è arrivato Rocco De Santis, ma della ristorazione parliamo in altro post, per ora ci godiamo la terrazza, il relax e la Jacuzzi al terzo piano. Complimenti però a Paolo ed Erica Gargiulo, i due titolari, ambedue preparati professionisti che sanno come accogliere la clientela.
Serata dedicata ai clienti top dell’American Express, con lezione di cucina inclusa, e che lezione! Docenti Gennarino Esposito e Oliver Glowig, come dire passione e precisione, temperamento e professionalità a braccetto. E la successiva cena è esemplare, con poche ma mirate ricette che non hanno sbavature.