Calda giornata quasi estiva per il pienone degli chef per le vie di Taormina. Non era facile organizzare un evento dispersivo lungo i due chilometri del corso, portando cibo ed attrezzature nel centro storico, invadendo piazze e negozi. Ce l’hanno fatta e anche bene, quindi complimenti ai tanti che hanno lavorato all’evento. Una bella festa gastronomica che ha coinvolto i tanti turisti in transito, incuriositi, ma forse poco preparati. Il prossimo anno bisogna prevedere più interpreti o comunque spiegazioni anche in inglese.
Rocco Pozzulo
Cibo Nostrum è una grande festa di cuochi supportata dalla FIC e da tante altre associazioni e sponsor. eccoci a Zafferana nel suo primo atto: aperitivo in piazza per accogliere i tanti chef arrivati da tutta Italia. Stasera cena a cura degli chef del gruppo “Tutti con la coppola”.
Assistiamo ad alcune gare nell’ambito dei Campionati di Cucina organizzati dalla FIC alla Fiera di Montichiari, in concomitanza con la manifestazione La Vita in campagna, seguitissima da tantissimi visitatori, con anche le famiglie al completo e tanti ragazzi desiderosi di apprendere. Un bel segno che l’agricoltura, quella di qualità, è ritornata al centro dell’interesse.
Cotoletta o costoletta alla milanese? Il dubbio amletico viene rigorosamente sciolto da Alan Bay che precisa: la costoletta è il taglio di carne, la cotoletta è il nome della ricetta. E proprio alla cotoletta alla milanese è dedicata la nona giornata dell’IDIC (International Day Italian Cuisine) che ogni anno dedica questa giornata ad una ricetta tradizionale che viene poi eseguita nei 5 continenti dalle migliaia di chef che aderiscono all’iniziativa. E proprio a Milano si celebra l’evento con collegamenti con una diecina di ristoratori da tutto il mondo mentre un’altra diecina cucina in diretta la cotoletta che viene poi assaggiata e commentata da un piccolo gruppo di giornalisti e chef, tra i quali il sottoscritto. L’iniziativa è bella e opportuna, noi l’abbiamo sempre seguita e la seguiremo con piacere, mentre ci complimentiamo ancora con Rosario Scarpato che l’ha ideata, e Maurizio Palazzo che ha organizzato l’evento all’Hotel lagare di Milano.
Da sempre siamo vicini alla FIC che rimane la più grande associazione di cuochi d’Italia. C’è un nuovo Presidente, Rocco Pozzulo, c’è voglia di fare e lo dimostra questo bel Congresso organizzato nei funzionali spazi della Stazione Leopolda. Una serie di interventi e cooking show animano la giornata in attesa della cena di gala. Partecipiamo anche noi e firmiamo con piacere il manifesto preparato dai cuochi in questa occasione.
E qui riproponiamo alcune immagini dell’ultima giornata, sicuramente la più densa di emozioni, con le premiazioni dei ristoranti meritevoli del centrosud (e ringraziamo veramente i tanti ristoratori arrivati anche da lontano), e poi la finale del Premio miglior Chef Emergente d’Italia 2015. Come sapete Olvier Piras dell’Aga di San Vito Cadore ha vinto su Gianfranco Bruno de La Masseria del Falco di Forenza e su Nikita Sergeev de L’Arcade di Porto San Giorgio. Ancora complimenti a loro e penso sia interessanti rivederli in queste foto.
Gli chef utilizzano i buoni prodotti? e quali sono i controlli? Ne parliamo con gli interessati, cioè i cuochi rappresentati dal vertice della FIC con Rocco Pozzullo neopresidente, e Alessandro Circiello; e sull’altro versante con molti altri relatori tra i quali citiamo almeno Amedeo De Franceschi direttore NAF sicurezza agroalimentare del Corpo Forestale quindi padrone di casa, e Alberto Manzo della Direzione Promozione Qualità Agroalimentare del MIPAAF.
14 anni di Capolavori a Tavola non sono pochi, sia per la continuità, che per il crescente successo. Borgo a Corsignano diventa ogni anno più piacevole e vivibile, ma non è facile portare in fondo al Casentino oltre 300 persone. Merito è di Simone Fracassi, grande macellaio, ma anche personaggio a tutto tondo, vero mattatore della serata. Ancora una volta ha riunito ottimi prodotti, vini eccellenti, ma soprattutto gente motivata. E c’è stata anche la ciliegina sulla torta, la raccolta dei fondi per un’Istituzione benemerita come l’ospedale dei bambini Meyer di Firenze.
Osteria del Teatro a Cortona
E’ sempre la trattoria di riferimento, per la gradevolezza dell’ambiente, il servizio curato, la clientela migliore (e in effetti al tavolo accanto è Lorenzo Jovannotti che ha anche casa qui a Cortona). Emiliano è chef appassionato, gli mancano basi affinate, supplisce con l’impegno, tendo a volte un pò a strafare esagerando a volte in condimenti e salse, ma alla fine ci si alza contenti e per quello che si è ricevuto si paga il giusto. Ottima questa volta la cipolla fondente in carta fata. Di fronte il primo locale dove Emiliano ha lavorato che adesso gestisce direttamente con una proposta più semplice e conveniente: La Fett’unta.