A colpi di nobiltà, tanta roba dal Castello ai vini. Partiamo dal borgo, Trevinano, al confine con la Toscana, un piccolissimo borgo senza negozi, con soli 60 abitanti, casette costruite su un imponente blocco di roccia, dominato da un Castello grande quanto tutto il paese. A dicembre è un piccolo presepe, e il Castello si ammanta di suggestione e di leggenda. Da oltre mille anni esiste, come anche (anzi di più) la famiglia che da un secolo è proprietaria: Boncompagni Ludovisi. Che ci accoglie e ci presenta i suoi vini, le mitiche etichette di Fiorano, antesignano del Sassicaia grazie alla lungimiranza di Alberico, nonno dell’attuale Principe. desideroso di voler bere bene e che alle porte di Roma, nella sua estesa e storica azienda, piantò quasi ottanta anni fa i vitigni francesi (cabernet sauvignon, merlot, semillon) che Lui amava. Lunga ed emozianante è la storia che ci porta ora a questa più recente produzione che punta a rinnovarne i fasti. Contempliano le dieci annate, e non è solo contemplazione: si assaggiano con partecipazione e concentrazione, si ammira la capacità del vino ad essere diverso ad ogni annata, quasi a volerci confermare che la qualità ha mille facce, quando il terroir ha tanto da raccontare. Annate preferite? il 2010, il 2007, il 2006.
rosanna ferraro
Vitigni autoctoni dai nomi strani, ma (quello che conta) interessanti nel bicchiere dimostrano le antiche radici della cultura enologica in Romania. Oggi cominciano ad affacciarsi fuori e a cercare quel confronto che è indispensabile per crescere ulteriormente. Dobbiamo a Marinela Vasilica Ardelean (rumena di nascita residente in Italia) aver organizzato questa presentazione così completa, con un’introduzione sul territorio, la presenza delle istituzioni e dei produttori, la degustazione di tutte le etichette e l’approfondimento verticale di alcune. Seguirà anche un libro e speriamo altre iniziative che ci faranno conoscere meglio questa nazione di antica storia che è sempre stata vicina alla nostra cultura come testimonia il nome, la lingua e l’immediata intesa che si crea tra noi e loro quando si parla di vino e di cibo.
Grande festa e grande folla ieri al Westin a via Veneto. Si brinda con tante bollicine quelle che Cucina & Vini, edita e diretta da Francesco D’Agostino, ha decretato le migliori. Un’occasione per fare gli auguri di Natale a tanti amici e colleghi a cominciare proprio da Francesco, visibilmente soddisfatto dell’ottima riuscita dell’evento.
Fabrizio Darini con due giovani e bravi cuochi, Francesco Pesce e Gabriele Terralavoro, porta avanti con successo “Culinaria” a Roma. Quest’anno si svolgerà il prossimo weekend in un posto molto bello, il mercato di San Teodoro, sede abituale di Campagna Amica, sotto l’egida della Coldiretti. Tanti produttori e tanti chef si alterneranno e pensiamo che sia un bene che a Roma si svolgano eventi di qualità.
La cantinetta di Roscioli è sempre affollata. Questa volta con i vini di Rocca delle Macie.
E’ sicuramente una vera goduria un invito del genere. Così grazie all’ azienda Monterossa, siamo al San Lorenzo a goderci i magnifici crudi di pesce freschissimo che arriva da Ponza.
La maratona del risotto (in onore della Festa della Cucina Italiana nel Mondo ideata e sostenuta dai Cuochi che aderiscono al GVCI) ha avuto inizio all’ Open Colonna per concludersi al ristorante Imago dell Hassler.