Premiazioni con i botti si potrebbe dire, sì perchè alla fine ci sono stati anche i fuochi di artificio per festeggiare la torta finale, una specie di compleanno per i 10 anni del Premio IAT. Un bel successo per Italia a Tavola che ha visto il suo sondaggio crescere vertiginosamente negli anni e sabato sera su questa bella terrazza della Cantalupa c’era veramente il fior fiore delle Associazioni e dei cuochi. Tra grandi prodotti e qualche ricetta ben studiata (tra quelle assaggiate ottimo il tonno di Ciccio Sultano e il glacier di Chico Cerea), è stata una serata veramente densa e per giunta allietata da un clima finalmente primaverile. Insomma Albero Lupini le ha azzeccate tutte, complimenti!
Rosanna Marziale
Le Colonne di Rosanna Marziale
Nulla è perfetto, come anche questo locale, ma di certo la regione e soprattutto la città dovrebbero fare un monumento a Rosanna Marziale che praticamente quasi da sola tiene alta la ristorazione della non facile zona. Direte: è facile di fronte ad una meta turistica come la Reggia di Caserta! ma non è così, qui ristoranti di un certo livello hanno sempre fatto fatica enorme a sopravvivere e nessuno è durato più di tanto. Rosanna invece con costanza e determinazione non solo è andata in giro ad apprendere il mestiere non contentandosi dell’ambiente familiare, ma è rientrata a casa, ha rivoluzionato la struttura, ed è riuscita anche ad esprimere una sua linea di cucina, personale e originale studiando in particolare la mozzarella di bufala, riuscendo a coniugarla in tutte le forme e colori con dei piatti molto riusciti che hanno fatto epoca, citiamo ad esempio “la pizza al contrario”. La conosciamo da sempre, ci sembrava allora una ragazzina magra e fragile, ha dimostrato di avere più stoffa di tanti uomini. Non tutto è perfetto, lo dicevamo all’inizio, così ad esempio c’è qualche eccesso di condimento (nei due primi e soprattutto nei tagliolini), un assemblaggio errato (lo straordinario agnello si spegne un pò nella salsa allo zafferano), ma nel complesso i sapori sono tanti, l’estetica a volte superba, l’originalità assicurata. Formale ma di ottimo livello anche la sala guidata da Gianluca e Michele.
Ci potevano venir fuori tranquillamente due cene di gala e un’extra per la pizza, ma all’Hotel Romeo piace far le cose in grande, ed eccoci a vivere la lunga serata comodamente accolti nella sala del Comandante al decimo piano e spettacolare vista sul porto compresa nella cena. Si mangia di classe, si beve anche bene (tutto sotto forma di magnum) e si apprezza il servizio anche per il buon ritmo delle nove portate che ci fanno finire la serata in tempi ancora umani. Lode agli chef, anche per il senso di appartenenza che hanno mostrato e che fa loro onore. Ecco nuovamente i loro nomi: Salvatore Bianco, chef resident, e ancoraRosanna Marziale, Giuseppe Stanzione, Vincenzo Guarino, Pasquale Palamaro, Crescenzo Scotti, Giuseppe Iannotti (o meglio il suo pasticciere). C’era anche un intruso, Fausto Arrighi che sempre volentieri rivediamo.
Il Summit si chiude per noi con la più bella serata che si potesse organizzare e quindi ci complimentiamo con Rosario ed Aira (instancabili organizzatori), con gli oltre 40 chef che hanno contribuito all’evento, e con lo staff del Marquis che ha realizzato il tutto con grandissima professionalità. Un centinaio i prodotti in assaggio, tra formaggi affettati ecc, una diecina i vini, tante le ricette degli chef, e anche la pizza presente, come la carne di Fracassi. Presente l’ambasciatore d’Italia qui a Dubai ed altre autorità, la festa ha avuto un ritmo veloce e piacevole, si è animata con le premiazioni, rilassata con la musica, ha mostrato lo stato di salute della cucina italiana anche in trasferta ad oltre 500 invitati di riguardo. C’è da esserne fieri. Ancora complimenti a tutti e in fondo anche a noi che abbiamo dato un piccolo contributo a questo bell’evento.
Tre interventi in sequenza per avere una conferma: i nostri chef più rappresentativi sono in gamba e desiderosi di far bella figura e proporre cose intelligenti. Primo con Oliver Glowig e la sua elegante ricetta, poi con la forza del gusto siciliano di Ciccio Sultano ed infine con l’inesauribile fantasia di Rosanna Marziale che questa volta ha puntato sulla convivialità.
Grazie all’invito della Ferrarelle eccoci a vedere dove sono le sorgenti. Conosciamo molto bene la provincia di Caserta ma a Riardo non eravamo mai andati. Con la collaborazione del FAI, la Ferrarelle ha creato un parco naturale anche per difendere le sorgenti da qualsiasi possibile inquinamento. Qui non solo tutto è biologico, ma non si usano nemmeno i prodotti consentiti perchè naturali come il letame (che potrebbe inquinare le acque). Praticamente solo acqua, per difendere l’acqua sottostante. Per ora c’è una piccola produzione di olio e di miele, presto arriverà il grano e intanto funziona su prenotazione un piccolo ristorante che propone semplici piatti della tradizione ad un prezzo irrisorio. Oggi però c’è Rosanna Marziale, che per l’occasione presenta un piccolo menù che si apre con un originale “pane e acqua” raccontato e descritto dalla cuffie che vengono fornite al tavolo e seguito da una pizza al contrario, decisamente buona ma impegnativa (per la quantità di mozzarella che viene utilizzata) e si finisce con una leggerissima mousse alla mozzarella. Ma di passaggio il pancotto di friarielli, ottimo, che Rosanna, conoscendo la nostra passione, ci ha dedicato. Brava Rosanna che anno dopo anno si conferma tra gli chef più determinati e continui nel portare avanti la ricerca sul territorio e grazie alla Ferrarelle, rappresentata dal titolare Michele Pontecorvo, che ci ha descritto di persona il recupero di questo bell’ambiente.
Ben sette sono le nuove stelle in Campania. Una sola donna, Rosanna Marziale del solo ristorante indipendente premiato. Gli altri sono sono tutti ristoranti d’albergo a conferma di una tendenza nella guida Michelin a privilegiare questa tipologia di ristorazione che rispetto a quella classica garantisce una solidità maggiore e la garanzia di uno zoccolo duro di coperti.
Il 24 settembre alle 20.30 presso la Città del gusto di Roma una serata di solidarietà dedicata agli amanti del buon cibo e non solo.
5 grandi chef, foodblogger e volti del web tra i più rinomati del panorama enogastronomico italiano insieme per sostenere la ricerca sulla SM.
Roma. Iside De Cesare (La Parolina, Acquapendente), Patrizia Mattei (Antico Arco, Roma), Rosanna Marziale (Le Colonne e San Bartolomeo, Caserta), Daniela Onorato (Il Granchio, Terracina), sotto la regia organizzativa di Cristina Bowerman (Hostaria Glass, Roma) e Laura Mantovano, vice direttore del Gambero Rosso, saranno le protagoniste assolute di un menù dedicato alla lotta contro la Sclerosi Multipla.
AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360° sulla sclerosi multipla per promuovere, indirizzare e finanziare la ricerca scientifica, promuovere ed erogare servizi sanitari e sociali, rappresentare e affermare i diritti delle persone colpite dalla malattia affinché siano pienamente partecipi e autonomi
Un piacere ed un onore essere stati scelti dalle Donne del Vino per la loro serata di gala. Sulla terrazza del Circolo Savoia dalle 20,30 in avanti si sono alternate numerose donne chef, una donna pasticcera, tante donne produttrici del vino, di fronte ad altre donne e ovviamente tanti uomini a festeggiare la quota rosa del mondo del vino e non solo.
Il riflesso del neon copre un poco l’ Ipad incastonato nello speciale “piatto di supporto” che sostiene il dessert. Il video racconta illustra e spiega il non semplice dessert che Antonino Maresca, il bravissimo pasticciere del Mosaico, ha preparato e servito accanto all’Ipad.