Una bella location, all’aria aperta (ideale con questo caldo) tanti prodotti e tanti chef in azione per raccogliere fondi per la charity. Capolavori a Tavola è un bell’evento che attira l’attenzione di tanti sul Casentino, una delle aree più interessanti d’Italia sia pe ril paesaggio che da un punto di vista gastronomico. Simone Fracassi lo anima con misura ed estro e sono tanti gli amici che vengono anche da lontano per partecipare a questa gioiosa kermesse.
Saverio Sbaragli
Ieri prima giornata di gara. Molto bello ci è sembrato il piatto di pesce della Norvegia, nazione gran favorita, meno il suo vassoio. Ma belle cose le hanno mostrate anche alcune nazioni “minori” di questo Concorso, come ad esempio l’Islanda e l’Estonia. Insomma il livello medio aumenta e con queato anche i pericoli per il piazzamento italiano in gara. Vedremo domani cosa succederà, le prime undici nazioni (su venti) passeranno il turno. Metterei la firma sull’undicesimo posto.
Il team, Marco Acquaroli, Marco Leandri, Fabio Tacchella, si ricompatta a Budapest per le ultime battute prima della gara di mercoledì. Siamo nell’ospitale Pomo d’Oro, ristorante di riferimento della comunità italiana a Budapest, dove i due Marco si appoggeranno per l’ultimo allenamento. Più che un ristorante, è una “via Italia” dove Gianni Annoni, il brillante titolare, ha creato una serie di locali ispirati al buon food&wine italico: gelateria, wine bar, gastronomia, scuola di cucina, pizzeria e ristorante…in attesa di ampliarsi ancora! Bella buona e calda l’accoglienza da parte dello staff di casa, a cominciare dal bravo chef Rosario, che si presenta con una cena di livello. Con i due Marco ne approfittiamo per pianificare le ultime mosse. Ormai ci siamo!
Indubbiamente un successo LSDM, perchè non sarebbe stato facile ottenerlo nemmeno in una grande città, e a maggior ragione in una località bella, ma non comodissima come Paestum. Abbiamo iniziato con le loro foto, di Barbara e Albert, i due organizzatori, ma indubbiamente grande è stato l’apporto di Luciano Pignataro con la forza della sua comunicazione. Un altro indubbio vincitore è Peppino Pagano, imprenditore e titolare dell’Azienda San Salvatore e dell’Hotel Savoy che ha rischiato appoggiando l’evento, e che penso stia cominciando a raccoglierne i frutti. E poi una carrellata dei tanti sponsor, molti ben noti, tutti di livello.
14 anni di Capolavori a Tavola non sono pochi, sia per la continuità, che per il crescente successo. Borgo a Corsignano diventa ogni anno più piacevole e vivibile, ma non è facile portare in fondo al Casentino oltre 300 persone. Merito è di Simone Fracassi, grande macellaio, ma anche personaggio a tutto tondo, vero mattatore della serata. Ancora una volta ha riunito ottimi prodotti, vini eccellenti, ma soprattutto gente motivata. E c’è stata anche la ciliegina sulla torta, la raccolta dei fondi per un’Istituzione benemerita come l’ospedale dei bambini Meyer di Firenze.
All’ultimo piano del Four Seasons c’è anche questo nuovo ristorante giapponese. Due salette deliziose, una con una gran vista, l’altra nella biblioteca ovale (una piccola bomboniera), dove con uno stile contemporaneo vengono serviti piatti di stile giapponese e gusto occidentale. Piacevole e intrigante, merita la sosta.
In cucina Saverio Sbaragli e Andrea Mazzoni costituiscono un team formidabile, due chef toscani che conosciamo da anni, il primo incontrato all’Hotel Continental di Siena anni fa, il secondo visto crescere tra Montecatini e Firenze. Ora sono qui riuniti con un grande bagaglio di esperienza alle spalle e si giovano di una sala altrettanto valida ed esperta: Fabio Masi, è qui da molti anni, e oggi con lui il bravo Ciro Sorrentino (ex Romeo di Napoli) e sempre dalla Campania Feliciano Ronga (ex 4 Passi) con il sommelier Yann Hangouet. Insomma una brigata di rispetto, come lo è questo bel ristorante che si articola in due sale: la blu, classica e francesiggiante, la verde con un omaggio al golfo di Napoli. Tutto scorre con ritmo preciso, senza pause, in modo piacevole. Ricette dedicate al tartufo nero che in questo perioso trova il suo vertice e che qui è particolamente amato. Ricette che non sfigurerebbero in Italia in un ristorante stellato, con forse ogni tanto qualche leziosità o salsa di troppo, ma siamo anche in pieno territorio di cucina francese e quindi sono concessioni opportune ed inevitabili. Fini ed eleganti gli stuzzichini iniziali e i dessert finali (di gran classe). Nel lungo percorso da citare l’ottimo astice, lo spettacolare risotto, la sogliola.
Un bell’albergo di gran classe che ha sempre guardato all’Italia con attenzione. A lungo è stato qui Ezio Indiani, uno dei direttori d’albergo più noti al mondo, poi Josè Silva che ha chiamato chef dall’Italia del calibro di Marco Garfagnini, Saverio Sbaragli, Andrea Mazzoni per fare del ristorante italiano il Lago uno dei migliori ristoranti italiani all’estero. Anche il bel buffet della prima colazione è da loro gestito.
LSDM, secondo atto dell’evento a Ginevra: gran serata della pizza da KItaly, un originale nuovo locale molto piacevole ideato da Cristina Bortesi che speriamo abbia successo e che si replichi anche altrove. Su più livelli, fronte e retro, con diverse alternative e offerte, questa sera è tutto dedicato al gruppo della mozzarella e ai suoi pizzaioli. Pizza a gogò fino a tardi, e grande flusso di persone che possono così assaggiare un prodotto di alto livello.