Tutte le strade portano a Roma, ma non quelle della mozzarella, ma questo è un bene perchè secondo noi più lontano si va, meglio si valorizza questo prodotto che attualmente ci distingue in modo così identitario, un pò come il tartufo bianco. Mentre quest’ultimo ha sfondato da anni nell’alta ristorazione del mondo, per la mozzarella di bufala c’è ancora tanto da fare epresentarsi al Four Seasons di Ginevra, con il fior fiore dei pizzaioli e tre grandi chef, pensiamo che sia il modo migliore. Peccato solo che ancora qualcuno storce il naso invece di capire che frequentare simili ambienti, chiamare a raccolta grandi chef e operatori, collocare i nostri prodotti nella fascia più alta, è l’unico modo per valorizzarli e difenderli dall’Italian Sound di tante mozzarelle di bassa o media lega che sempre di più si fanno in giro per il mondo. Che dire se non bravi a Barbara ed Albert che con il Consorzio della mozzarella di bufala hanno organizzato questa prima tappa del viaggio? Seconda tappa è Londra, lunedì e martedì prossimi.
Saverio Sbaragli
Seconda semifinale , molto più equilibrata della precedente, ma la spunta Alessandro Buffolino, un elegante giovane chef che lavora alla prestigiosa Terrazza dell’Eden, con due convincenti ricette (soprattutto bella ee equilibrata la seconda, trippa e patate). Abbiamo così i primi due finalisti di lunedì.
Apre il Salviatino di Firenze con grandi ambizioni anche da un punto di vista della ristorazione (che aprirà più avanti) dove Saverio Sbaragli, ex Colleggiata di San Gimignano, promette di sbaragliare la concorrenza.
Difficile non voler bene a Marco Dalla Bona, il suo ristorante, la Stella d’ Oro di Soragna, è meta preferita di tanti buongustai che qui trovano semplicità allegria e tanta qualità a prezzi correttissimi. Tutte cose che Marco ha portato a Carrara dove ci ha deliziato con il suo risotto.
Anche il secondo giorno di Cooking for Wine al Tirreno Trade inizia con un nome famoso, Stefano Paracucchi della Locanda dell’Angelo di Ameglia, figlio d’arte che ripropone, adeguandola all’attualità , la leggendaria cucina del padre.