Il lunedì è sempre stata la giornata di punta, di più alta frequenza e con la presenza di tanti chef oltre che operatori del vino. Difficile far 10 metri senza incontrarne uno. Difficile dire no ad un assaggio di vino, per altro in genere buono. E alla sera quando tutto sembra finito, si ricomincia!
Silvia Baracchi
Ne abbiamo saltati solamente due, siamo infatti giunti alla 24sima edizione. Parliamo del Wine Festival di Merano ed è infatti difficile resistere al fascino della Kurhaus, all’incontro con una selezione di produttori che non ha rivali, alla bellezza di Merano e dintorni, quest’anno in veste primaverile.
Elegante, ma anche modesto e bravo, Paolo Sacchetti, unico pasticciere tra tanti chef, ha tenuto alto il buon nome di Prato nella pasticceria. E a seguire i forti sapori della Lunigiana portati dai fratelli Poletti e si ricomincia la seconda giornata con Arezzo. Tra la selvaggina del Falconiere e i salumi di Fracassi, è un bell’inizio.
Tarlati, potente vescovo di Arezzo, viene ricordato ancora per le sue gesta e per la sua zuppa di gallina. A Lui è intitolato il premio dell’ Associazione Cuochi di Arezzo, giunto alla XX edizione.