Non è “Il Luogo”, ma è veramente un bel luogo questa Voce che vede sempre protagonista la squadra di Aimo e Nadia. Anzi è talmente bello e iconico (per via della posizione di fronte alla Scala) che secondo noi dovrebbe quasi qui essere “Il Luogo” di Aimo e Nadia e non nella periferia meneghina. Un locale a tutto tondo con un’elegante sala da tè, gelateria e pasticceria e con la sala del ristorante che si apre subito dopo. Bellissima la cucina sul fondo, esemplare l’accoglienza di Nicola Dell’Agnolo, fedele collaboratore di Aimo e Nadia, e del suo team giovane ed esperto con Federico De Luca in primo piano. La cucina sovraintesa da Alessandro Negrini e Fabio Pisani vede all’opera un’altra coppia di chef giovani: Dario Pisani (non parente) e Alessandro Laganà con in pasticceria Valerio Paoloni. L’impronta è quella di famiglia: grandi prodotti, ispirazione regionale, ricette non troppo manipolate, ricerca del gusto. Ed in effetti è tutto mediamente buono, con qualche eccellenza (l’alice in tempura e il petto d’anatra), e qualche difetto (la tartara troppo fine e il biscotto del dessert troppo duro), ma nel complesso da segnalare il buon rapporto prezzo qualità tenendo anche conto di dove siamo e del contesto.
Stefania Moroni
SI conclude Emergente Sala selezione nord a Merano con la grande cena di gala nel Salone delle Feste del Kurhaus e l’applauso di tutta la sala ai concorrenti saliti sul palco. Poi la premiazione ufficiale nel giorno successivo con la visita al Wine Festival. Ricordiamo i finalisti. Andranno a Roma: Jessica Rocchi, Alessandro Poletto e Filippo Billi. Premio speciale a Alessandro Marcialis e Tea Guerini.
Foodexp a Lecce, tre giornate intense di gare e contenuti con personaggi di spicco nei vari mondi della ristorazione, pizzeria, hotellerie, vino. E portare questa gente a Lecce che, anche se bellissima, è sicuramente un pò fuori mano, non è stato di certo facile. Complimenti quindi a Giovanni Pizzolante, ideatore e sognatore, a Sonia Gioia per l’impegno profuso. Anche noi siamo molto contenti del successo delle varie competizioni: Emergente Sala, Emergente Pizza, Emergente Chef seguitissime da tanti concorrenti che hanno aderito con entusiasmo. A evento finito con Giovanni, Sonia, Chiara andiamo a cena a Le Tre Rane, un locale minuscolo, di commovente intensità, gestito con passione e garbo da Maurizio Raselli, un piemontese innamorato del Salento. Sono con noi anche Gabriele Zanatta e Marco Baccanelli, Francesca Barreca (Mazzo) e Diego Rossi (Trippa) a celebrare Aimo Moroni, icona vivente della grande ristorazione italiana. Una bella serata che ci voleva dopo tanto lavoro.
40 anni de L’Espresso! e’ emozionante, soprattutto per chi l’ha vissuta, risentire le parole di Federico Umberto D’Amato del lontano 1977 che scrisse nella prefazione della prima edizione della Guida, con le quali Enzo Vizzari ha aperto la presentazione della nuova edizione della Guida. A quei tempi mi avvicinavo a questo mondo che conoscevo ancora poco, ma dal quale ero profondamente attratto. 5 anni dopo mi incontrai con Federico Umberto D’Amato e da quel giorno è indubbio che la mia vita è profondamente cambiata. Devo molto, come tanti, alla guida de L’Espresso e brindo con sincerità ed amicizia a Enzo Vizzari che da tanti anni porta avanti il testimone.
Aimo e Nadia da tempo ormai vengono raramente e comunque hanno ceduto alla figlia Stefania e a un gruppo di giovani e validi professionisti le responsabilità di questo storico locale. In cucina ci sono Alessandro e Fabio, mentre in sala si muovono con disinvoltura Nicola e Alberto Piras (sommelier). La cucina prosegue nel solco classico a suo tempo tracciato da Aimo Moroni seguendo una regionalità più ampia e composita di quella (toscana) originale. L’attenzione agli ingredienti è antico vanto del locale, ingredienti che vengono selezionati con cura, indicati con il nome del produttore, presentati nel modo migliore. Il nostro doveva essere un lunch breve e veloce, lo è rimasto nei tempi, ma non nel numero degli assaggi: un vero tourbillon servito in un’ora che ha confermato la qualità di una brigata indubbiamente coesa ed attenta. Un percorso gustativo vario ed interessante, con pochissime sbavature, ma con forse pochi picchi assoluti anche se il livello si è mantenuto notevole dall’inizio alla fine. Citiamo almeno l’intramontabile zuppa etrusca, la crema di cicerchie con cicoriella, il piccione e il cannolo dolce finale tra le cose migliori.
“La ristorazione è un settore portante dell’intera economia italiana” queste le parole di Lamberto Mancini dal palco di Cooking for Art di fronte ad una platea gremita di chef e ristoratori. L’ultima giornata di Cooking for Art ha fatto registrare un pienone da mattino alla sera grazie alla grande risposta della ristorazione del nord. Sono venuti in tanti, da Sella Nevea, Malga Montasio, che ringraziamo per la forma di formaggio, a ristoranti noti in tutto il mondo e qualcuno lo vedete nelle immagini seguenti. Un momento particolare? Paolo Lopriore con i due giovani chef, top di domani: Marco Ambrosino e Oliver Piras. Altro momento particolare: Antonio Santini con Raffaele e Massimiliano Alajmo che ci hanno parlato del progetto “tavola trasparente!
Gran finale con la parte più attesa dell’evento: i 10 pizzaioli convenuti da ben tre continenti. Un finale denso e movimentato dalla pioggia che improvvisamente ha fatto la sua comparsa, ma i pizzaioli hanno dimostrato che non si arrendono alle intemperie e sono riusciti comunque a portare a termine le loro pizze. Il tutto ha dato un pò di suspense non prevista, ed ha ulteriormente contribuito a rendere più piacevole e completo il ricordo di questa bella serata.
Si chiude così un omaggio importante e dovuto alla nostra ricetta più famosa. La Confagricoltura è riuscita nell’intento di focalizzare l’attenzione sull’intera filiera, dalla terra che produce gli ingredienti di base, alla capacità dei pizzaioli nel realizzare i loro elaborati. C’è stata grande attenzione da parte di tutti, protagonisti ed invitati e traspira la voglia di continuare la valorizzazione di questo “capolavoro universale”.
SIA Guest a Rimini, un appuntamento per gli albergatori. Gli stimoli non mancano, come gli spunti interessanti.