In occasione di LSDM, il Congresso di Barbara Guerra e Albert Sapere che si è svolto al Grand Hotel Savoy di Paestum, siamo stati a Gli Oleandri Resort. I due alberghi sono in un certo senso collegati per vincoli familiari (famiglia Pagano e Desimone), due nuclei familiari alti, prestanti, belli, di imprenditori capaci. E sia il bel buffet serale, che la prima colazione al mattino, lasciano un bel ricordo positivo di ordine, qualità e pulizia.
Stefano Carboni
Ed eccoci a Castel dell’Ovo in occasione di Vitigno Italia, la più importante rassegna di vini del Meridione. Perchè tanto successo? Per molti motivi: i vini del Meridione hanno saputo posizionarsi in alto, la location scelta è spettacolare, la selezione delle aziende e la comunicazione dell’evento è altamente professionale grazie rispettivamente ai due responsabili, Maurizio Teti e Stafono Carboni. Per questi motivi abbiamo voluto essere presenti con Emergente Sala Sud che domani vivrà il suo grande momento nelle sale del secondo piano. Stasera anteprima di gara al Pasta Bar di Di Martino in piazza del Municipio dalle 19,30 in avanti.
Conferenza stampa a Spiazzo, una pizzeria relativamente nuova e particolarmente piacevole sia per la qualità delle pizze (e non solo) proposte, ma anche per la location curiosa e accattivante (ex Mulini Biondi) specie in estate. Un locale pulito, ben arredato, con un servizio particolarmente cortese. Qui abbiamo brindato con alcuni pizzaioli e colleghi invitati dall’instancabile Stefano Carboni (come diavolo fa a seguire tutto e bene?). Città della Pizza è un progetto di Vinoforum, ma vede anche noi partecipi con le nostre gare di Emergente Chef e Pizza centrosud. VI aspettiamo quindi dal 12 al 14 aprile nel nuovo spazio Ragusa a Roma.
Si presenta a Roma Alte Terre, un’associazione di produttori e imprese legate al turismo gastronomico dell’Alto Reatino. Ci sono agriturismi, produttori di formaggi, latte, birre artigianali, confetture ecc… che hanno il privilegio di abitare in una delle zone più belle e intatte d’Italia, ma la preoccupazione della fragilità che questi territori hanno fatto vedere specie negli ultimi anni. A loro va quindi il nostro plauso e incoraggiamento: solo facendo rete di imprese si può aspirare a far arrivare più lontano il messaggio che queste Alte Terre vogliono lanciare e anche ad attirare i tanti visitatori che non sanno che ad un’ora di distanza da Roma c’è un piccolo Paradiso.
Si presenta la seconda edizione de La Città della Pizza che ondrà in onda il fine settimana dopo Pasqua al Guido Reni District. Un evento relativamente nuovo, che sembra ormai parte integrante del calendario romano. Ormai la pizza è nel cuore di tutti e dei romani da sempre. Pier Daniele Seu mostra orgoglioso a tutti il suo nuovo pulito e moderno locale, assaggiamo la pizza: eccellente.
Bella festa davvero ieri sera al piano superiore del Mercato Centrale di Roma. Sotto le suggestive volte in mattoni tre livelli di qualità, dai tanti banchi delle eccellenze alimentari al ristorante di Oliver Glowig e sopra in alto un piccolo spazio (non poi tanto piccolo) aperto appunto agli eventi e infatti abbiamo festeggiato il compleanno. Organizzato in modo corretto e funzionale, con 5 postazioni dai formaggi di Beppe, ai fritti e agli hamburgher, dalla pizza di Bonci ai carciofi, per finire con il risotto fatto in diretta da Oliver Glowig. Al banco tanti vini e soprattutto bollicine. Tutti hanno gradito la bellezza del contesto e ringrazio di essere venuti in tanti. Grazie poi a Umberto per l’ospitalità e la realizzazione dell’evento, e soprattutto per la sua presenza ed elogio, e a tutti i ragazzi dello staff che si sono prodigati. Gran finale con la megatorta di Bonci (uno splendido millefoglie con frutta e chantilly) e ultimo calice giù al piano terra da Luca Boccoli. Un compleanno da incorniciare e da ricordare!
Quanto sarebbe costato un menù di 42 chef del calibro di quelli di ieri sera, il meglio del meglio di Roma e del Lazio? Ed infatti gli ospiti hanno apprezzato l’occasione riuscendo ad esaurire le oltre 4000 prozioni preparate e servite in meno di due ore (altro record). Una grande serata, per la qualità e quantità delgi chef, ma anche per l’atmosfera che si è creata. Due tavoli erano stati riservati a coloro che si sono sacrificati nei soccorsi: La Protezione Civile, e i Vigili del Fuoco. Il preside dell’Istituto Alberghiero di Amatrice, visibilmente commosso, ha ringraziato lo sforzo che ha fatto tutta la Ristorazione a favore dei terremotati. Una sala piena ha confermato che la solidarietà riesce a far arrivare a Rieti il suo messaggio. Grande insomma la partecipazione di tutti, ed ora avanti per la terza ed ultima serata.
Presentazione alla stampa delle 3 cene che si svolgeranno a Rieti per raccogliere fondi destinati al ripristino dell’Istituto Alberghiero di Amatrice. Siamo a Eataly Roma che ringraziamo per la collaborazione, di fronte ad una platea di oltre 60 giornalisti. L’immancabile amatriciana viene preceduta da un assaggio di 4 grandi specialità: il parmigiano reggiano, la mozzarella di bufala, il culatello ed il tartufo. Ben 70 chef animeranno le 3 serate e invitiamo tutti ad aderire, ci sono ancora dei coperti disponibili per tre cene che saranno sicuramente di grande valore gastronomico e morale.
Tutti felici, l’Enoteca Achilli per la stella appena ricevuta (e perfino il taciturno Massimo Viglietti è riuscito ad esprimersi al riguardo) e Gianluca Bisol per l’ottima annata dei suoi vini. Lui è un pò il Gaja del prosecco, parla poco della sua azienda, porta avanti sempre il territorio, per far rispuntare con falsa modestia poi i suoi vini tra le righe. Vini che sono comunque buoni, soprattutto secondo noi i due metodi classici, il prosecco Relio dalla curiosa bottiglia e il Cartizze. Ad accompagnarli le proposte dissacranti di Viglietti, che non bada alla presentazione, non bada alla sequenza (due ricette con il formaggio sopra le righe in sequenza), ma ci sorprende con una maggior ricerca della succulenza (i due piatti di pesce) a scapito delle sue abituali asperità.
B&B non bed and breakfast, ma birra e bufala. Si può? l’abbinamento è classico e anzi collaudatissimo, se pensiamo alla pizza margherita ad esempio, o ad altre preparazioni dove la mozzarella viene cucinata (in carrozza altro esempio). I problemi nascono a crudo, quando la bufala da (secondo noi) il massimo di sè, ma è anche un “massimo” molto delicato, elegante, che rischia di essere sopraffatto da un abbinamento invadente.