Non siamo in pochi a cui piace questo locale, il Quinto. In estate grazie al prato esterno ed al lago è difficile trovare posto e in inverno alla bella e grande sala hanno aggiunto gli originali igloo nel dehor che viaggiano ormai con prenotazioni di 3 o 4 settimane! L’occasione è una cena a 4 mani tra due amici pizzaioli lontani: Ivano Veccia qui ormai residente, e Massimiliano Prete venuto da Torino, ma di origini campane. Ognuno ha preparato per l’occasione due pizze che più diverse non si può: più tradizionali la fritta e la pizza dedicata a Roma di Ivano Veccia, più gourmet contemporaneo quelle di Prete che utilizza un impasto croccante. Tra l’uno e l’altro 4 assaggi notevoli dove è difficile dire il migliore. Dovendo scegliere quella alla seppia di Prete e la fritta di Veccia.
Tania Mauri
Siamo in tanti convenuti qui per la 42sima edizione della guida Espresso, tanti anni a testimoniare un percorso ricco di contenuti. Secondo Enzo Vizzari, il curatore da tanti anni, viviamo un periodo meno scintillante di qualche anno fa, con meno “geni” e un buon talento medio, insomma sono sempre gli stessi i primi della classe. Forse io sono più ottimista: vedo tanti giovani in gamba affacciarsi e fare i primi passi in questo settore. Però è indubbio che il successo dipende non solo dal talento e dalle caratteristiche individuali, ma anche dalle circostanze favorevoli. E sono meno ottimista sul percorso della nostra Italia di questi anni.
Si è svolto l’altro ieri il gran galà dei Pizzaiuoli napoletani nel bel Palazzo della Piscina alla Mostra d’Oltremare alla presenza di numerosi imrenditori del settore, personalità politiche, associazioni. Un momento significativo per celebrare il significativo traguardo d’essere diventati Patrimonio dell’Unesco, ma anche porsi la domanda: e adesso cosa dobbiamo fare? La risposta è univoca: aumentare il livello qualitativo, grazie alla formazione e alla cultura, essere coesi, promuovere tutti insieme quello che ormai risulta essere un vero proprio stile di vita alimentare peculiare.
Oggi 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, protettore dell’agricoltura, degli animali e dunque della cucina, la celebrazione continua con la giornata mondiale dedicata appunto al pizzaiuolo e alla sua arte. Nel nostro piccolo coincide anche con il compleanno e a maggior ragione ci uniamo alla festa! W il 17 gennaio!
Oggi chiude Vinoforum, ma ieri sera in extremis siamo riusciti a fare un salto. Un evento che si ripete anno dopo anno con successo, sia per il buon vino, che per il piacere di godersi una serata nel verde della pineta. Bravi gli organizzatori a ideare sempre qualcosa di nuovo. L’evento continua in settimana con la birra che prenderà il posto al vino.
Un pò cotto, dopo la tre giorni di Rieti, ma non potevo mancare ad un evento che ho sempre seguito dall’inizio, da più di nove anni! Ed eccoci così all’Hotel Regina Baglioni, per presentare il bel libro di Tania e Luciana, due giovani giornaliste sveglie e sempre presenti. Stefano ci ha allietato con i suoi trapizzini e tutti eravamo sulla stessa linea: la pizza più che “gourmet” deve essere “buona”. Poi Mattia Spadone, tra i più bravi giovani chef,ma anche tra i più modesti e riservati, ha fatto la sua idea di parmigiana trasparente, che è piaciuta molto.