20 anni di Summa sono un bel traguardo, una manifestazione che ha conosciuto interesse e successo crescente per via dell’alta qualità dei produttori presenti e per l’incantevole cornice che la Famiglia Lageder riesce ad offrire aprendo le sue cantine al pubblico. Il ricavato viene devoluto per beneficenza. Quest’anno un’anteprima di eccezione con una serata speciale, con grandi chef venuti anche da lontano, vini di mezza Europa in abbinamento quasi tutti in versione magnum, e tanta tanta gente accorsa a dare il proprio contributo. Serata CARE, la formula portata avanti da Norbert Niederkofer, dove ritroviamo gli chef che lo seguono fedelmente come Giancarlo Morelli, i fratelli Costardi. Prima della cena vera e propria un lungo walking aperitivo con tre piatti, quello, ottimo, di Yoji, interessante anche il piatto di Thorsten Probost, conosciuto in uno delle curiose cene a 4 amni organizzate da Giuseppe Di Martino nel suo Pastificio dei Campi (e Thorsten si ricorda ancora gli spaghetti al limone di Peppe Guida). Ed infine ecco Anatoly Kazakov, del Selfie, felice per essere entrato tra i primi 100 del mondo nella guida 50 Best. Eravamo stati recentemente a Mosca nel suo ristorante.
Thorsten Probost
A tavola con i JRE presso il Pastificio dei Campi: è per noi la seconda volta, una conferma della validità dell’evento, e della curiosità che trasmette. E’ interessante vedere uno chef collaudato sui primi come Beppe Guida, che riesce comunque ad esprimersi ogni volta con una diecina di ricette originali (da applauso le trofiette in zuppa di origano e pomodoro). Ed è ancora più interessante vedere chef giovani d’oltralpe alle prese con le nostre paste. Questa volta era il turno di Thorsten Probost, del Burg Vital Resort a cinque stelle in Oberlech am Arlberg (in Austria ma al confine con la Germania). Uno chef che ama la natura, e che ci ha portato una carrellata di foglie raccolte nei suoi boschi dandoci comunque due ricette piene di sentori particolari. Serata completata dalla magistrale convivialità del padrone di casa, Giuseppe Di Martino, e dal fantastico bagno di champagne.