Con coraggio Emiliano De Venuti ha realizzato la nuova edizione di Vinoforum. Una manifestazione che da tanti anni ha un forte riscontro di interese e di pubblico e proprio per questo non facile da realizzare di questi tempi. Eppure, superati con pazienca i vari doverosi controlli, eccoci nuovamente a brindare con tanti operatori che magari si vedono raramente in giro e che è un piacere incontrare. Si percepisce la voglia di ripartire, e se seguiremo scrupolosamente le regole, riusciremo nell’impresa di convivere con la Covid, sperano sempre che arrivi il vaccino per poter finalmente fare a meno delle mascherine. Tra i vari assaggi, menzione speciale per gli gnocchi di Pennestri.
Tommaso Pennestri
Da due anni un successo più che giustificato. Questa è una vera trattoria che onora il genere: non parla uno scadente vernacolo, ma, senza abbandonare dialetto e tradizioni, riesce a proporsi con un’immagine più attuale e in linea con le aspettative di una clientela che vuole i sapori, ma anche digerire bene e ritrovarsi in un contesto pulito e funzionale. Le ricette sono quelle di sempre, ma pur nella (giusta) cautela dei condimento vibrano di sapore per quel tocco in più quasi sempre azzeccato, pensiamo soprattutto alla ricotta salata che esalta una magnifica coratella, ma anche allo zenzero della caponata, al coriandolo della salsiccia. Non tutto è perfetto, ad esempio la colatura e il pecorino aumentano troppo la sapidità della pajata e al contrario il guazzetto del baccalà e patate è fin troppo poco contrastato. Ma nel complesso è una bella esperienza, resa ancora più piacevole dal prezzo contenuto e da un servizio completamente al femminile preciso e cortese che fa la differenza con quello approssimato di tante trattorie.