Sta nascendo nella piana sotto Naro una bella azienda a tutto tondo. Un antico baglio che la famiglia Bonsignore sta completando di ristrutturare con fedeltà del disegno originario, e che sarà presto aperto all’accoglienza. Intorno le vigne (alcune di recupero, altre appena piantate) daranno vita ad un’azienda vinicola non priva di ambizione. Sono già tre le etichette presenti, un nero d’avola in purezza, un grillo e un blend di nero d’avola e syrah dedicato al Cubburo, l’antica struttura di vedetta posta in alto a dominare la valle. Un’azienda biologica che cura l’impatto ambientale con grande attenzione al recupero dell’acqua. I vini sono alle prime battute ma già convincenti, in particolare il blend Cubburo fruttato e speziato si apprezza per equilibrio e piacevole bevibilità.
Tonino Guzzo
Avevamo conosciuto questa azienda vinicola cooperativa a Wine Net, la rete appunto di cooperative del vino messa a punto da Lavinia e Fabio Piccoli. Erano venuti ai nostri eventi e ci aveva colpito la qualità dei vini. In viaggio ad Agrigento eccoci a visitare questa bella cantina, accolti da Salvatore Messina, il bravo direttore commerciale. CVA è innanzi tutto una bella storia, nasce da un antico latifondo ed ora si appoggia su circa 300 conferitori per quasi 900 ettari di vigne. In pochi anni si è fatta notare, grazie alla lungimiranza del Presidente Giovanni Greco che ha saputo coinvolgere nel progetto uno dei migliori conoscitori del nero d’avola, Tonino Guzzo, lunghi anni da Tasca d’Almerita. Il risultato è convincente, i vini destinati perlopiù all’horeca hanno un rapporto prezzo qualità davvero notevole. Il covid e l’inevitabile calo della ristorazione, ha spinto a realizzare una linea di etichette anche per la GDO.